Il successo dei prodotti tessili e dell’abbigliamento made in Italy ha trainato lo sviluppo delle imprese localizzate nei distretti industriali italiani negli ultimi decenni del secolo ventesimo; tali imprese hanno attuato strategie di diversificazione produttiva ed hanno sostenuto la crescita dell’export fino alla fine degli anni novanta. Per fronteggiare la concorrenza internazionale, che induce a vendere a prezzi più bassi, molte imprese produttrici di articoli finiti hanno sostituito le aziende subfornitrici distrettuali italiane con fornitori di altri Paesi dell’Europa Orientale e dell’Asia. La crisi economica ha colpito, non soltanto le aziende subfornitrici, ma anche quelle distrettuali che fabbricano e vendono prodotti finiti sui mercati internazionali privi di un brand affermato. Le trasformazioni rilevate nei distretti di Carpi e di Prato sono significative per illustrare le strategie delle PMI dei settori tessile e dell’abbigliamento. Ma la globalizzazione economica si è manifestata, non soltanto nelle attività svolte dalle imprese italiane in altri paesi (export, outsourcing, IDE), ma anche nello sviluppo di nuove aziende manifatturiere gestite da imprenditori cinesi nei distretti tradizionali del tessile-abbigliamento. Una sfida competitiva per le imprese distrettuali riguarda attualmente, non soltanto i prodotti made in Italy nei mercati internazionali, ma anche le fabbriche con imprenditori e manodopera cinesi che operano nei distretti italiani.

Evoluzione dei distretti industriali del Tessile/Abbigliamento in Italia: un'analisi di raffronto con la realtà campana / Silvestrelli, Sergio; Bellagamba, Aldo. - In: SINERGIE. - ISSN 0393-5108. - STAMPA. - Rapporto di ricerca n. 32:(2011), pp. 111-143.

Evoluzione dei distretti industriali del Tessile/Abbigliamento in Italia: un'analisi di raffronto con la realtà campana

SILVESTRELLI, SERGIO;BELLAGAMBA, Aldo
2011-01-01

Abstract

Il successo dei prodotti tessili e dell’abbigliamento made in Italy ha trainato lo sviluppo delle imprese localizzate nei distretti industriali italiani negli ultimi decenni del secolo ventesimo; tali imprese hanno attuato strategie di diversificazione produttiva ed hanno sostenuto la crescita dell’export fino alla fine degli anni novanta. Per fronteggiare la concorrenza internazionale, che induce a vendere a prezzi più bassi, molte imprese produttrici di articoli finiti hanno sostituito le aziende subfornitrici distrettuali italiane con fornitori di altri Paesi dell’Europa Orientale e dell’Asia. La crisi economica ha colpito, non soltanto le aziende subfornitrici, ma anche quelle distrettuali che fabbricano e vendono prodotti finiti sui mercati internazionali privi di un brand affermato. Le trasformazioni rilevate nei distretti di Carpi e di Prato sono significative per illustrare le strategie delle PMI dei settori tessile e dell’abbigliamento. Ma la globalizzazione economica si è manifestata, non soltanto nelle attività svolte dalle imprese italiane in altri paesi (export, outsourcing, IDE), ma anche nello sviluppo di nuove aziende manifatturiere gestite da imprenditori cinesi nei distretti tradizionali del tessile-abbigliamento. Una sfida competitiva per le imprese distrettuali riguarda attualmente, non soltanto i prodotti made in Italy nei mercati internazionali, ma anche le fabbriche con imprenditori e manodopera cinesi che operano nei distretti italiani.
2011
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/63674
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact