Introduzione Gli antibiotici sono tra i farmaci maggiormente prescritti nelle unità di Terapia Intensiva Neonatale (TIN), in particolare nei neonati ≤ 28 setti- mane di età gestazionale e con peso alla nascita ≤ 1.000 g. In questi pazienti, la terapia antibiotica è frequentemente somministrata empirica- mente o come profilassi già nelle prime ore di vita e prolungata per di- verse giornate, anche in assenza di una chiara diagnosi d’infezione. Lo scopo di questo studio è analizzare la prevalenza di utilizzo di questa terapia antibiotica precoce e prolungata e le variabili ad esso associate. Materiali e metodi Sono stati analizzati retrospettivamente i dati della sorveglianza attiva condotta sui neonati transitati presso la TIN dell’A.O. Ospedali Riuniti di Ancona dal 2008 al 2018. Sono stati selezionati pazienti nati fino alla 28° settimana di gestazione e con peso alla nascita ≤ 1.000 g (Extremely Low Birth Weight, ELBW). Si è definita precoce (Early) la terapia anti- biotica iniziata entro 72 h dalla nascita e prolungata (Prolonged) quella proseguita per almeno 5 giorni. Sono state analizzate le prevalenze dei soggetti che hanno ricevuto Early and Prolonged Antibiotic Therapy (EaPr) nei vari anni in studio e sono state ricercate possibili associazioni tra EaPr e altre variabili, tramite analisi bivariate e multivariate. Il livello di significatività statistica è stato fissato a 0,05. Risultati Sono stati inclusi nel campione in studio 276 neonati. La percentuale complessiva di pazienti che ha ricevuto EaPr è stata del 30,8%, regi- strando tuttavia negli anni ampie oscillazioni (MIN 9,1% nel 2014, MAX 53,3% nel 2018). Solo il 5,9% dei pazienti che ha ricevuto EaPr è deceduto contro il 18,3% di chi non l’ha ricevuta (p < 0,05). EaPr è stata più frequente nelle femmine (37,7%) rispetto ai maschi (29,9%) (p < 0,05). Tramite regressione logistica, aggiustando per presenza di evento infettivo, utilizzo di ventilazione meccanica e device vascolari, la somministrazione di EaPr è risultata protettiva (OR 0,24; IC95% 0,07- 0,84; p < 0,05), così come il sesso femminile (OR 0,37; IC95% 0,14- 0,98; p < 0,05) rispetto all’outcome decesso. Conclusioni Questo studio ha permesso di quantificare il ricorso alla terapia antibio- tica precoce e prolungata, mostrando, in questa fascia di pazienti parti- colarmente a rischio, un’associazione tra essa e una diminuzione della mortalità globale. Sarebbe opportuno condurre ulteriori studi per meglio valutare questa associazione e pesare l’importanza della precocita’ e del prolungamento della terapia antibiotica presi singolarmente.

Terapia antibiotica precoce e prolungata: focus su un campione di neonati estremamente prematuri in un’unità di Terapia Intensiva Neonatale nel periodo 2008-2018 / Biardi, LUDOVICO GIULIO BENEDETTO; Arsego, D.; Bellini, Martina; Mariotti, Andrea; Lombardi, Marco; Ciotti, Matteo; Luciani, A.; Carnielli, V. P.; COMPAGNONI 2, L.; BELLAGAMBA 2, M. P.; Barbadoro, P.; D’Errico, M. M.; WORKING COLLABORATIVE, T. I. N.. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 2421-4248. - ELETTRONICO. - 60:(2019), pp. 254-254.

Terapia antibiotica precoce e prolungata: focus su un campione di neonati estremamente prematuri in un’unità di Terapia Intensiva Neonatale nel periodo 2008-2018

BIARDI, LUDOVICO GIULIO BENEDETTO
Membro del Collaboration Group
;
D. ARSEGO
Membro del Collaboration Group
;
BELLINI, MARTINA
Membro del Collaboration Group
;
MARIOTTI, ANDREA
Membro del Collaboration Group
;
LOMBARDI, MARCO
Membro del Collaboration Group
;
CIOTTI, MATTEO
Membro del Collaboration Group
;
A. LUCIANI
Membro del Collaboration Group
;
V. P. CARNIELLI
Membro del Collaboration Group
;
P. BARBADORO
Methodology
;
M. M. D’ERRICO
Conceptualization
;
2019-01-01

Abstract

Introduzione Gli antibiotici sono tra i farmaci maggiormente prescritti nelle unità di Terapia Intensiva Neonatale (TIN), in particolare nei neonati ≤ 28 setti- mane di età gestazionale e con peso alla nascita ≤ 1.000 g. In questi pazienti, la terapia antibiotica è frequentemente somministrata empirica- mente o come profilassi già nelle prime ore di vita e prolungata per di- verse giornate, anche in assenza di una chiara diagnosi d’infezione. Lo scopo di questo studio è analizzare la prevalenza di utilizzo di questa terapia antibiotica precoce e prolungata e le variabili ad esso associate. Materiali e metodi Sono stati analizzati retrospettivamente i dati della sorveglianza attiva condotta sui neonati transitati presso la TIN dell’A.O. Ospedali Riuniti di Ancona dal 2008 al 2018. Sono stati selezionati pazienti nati fino alla 28° settimana di gestazione e con peso alla nascita ≤ 1.000 g (Extremely Low Birth Weight, ELBW). Si è definita precoce (Early) la terapia anti- biotica iniziata entro 72 h dalla nascita e prolungata (Prolonged) quella proseguita per almeno 5 giorni. Sono state analizzate le prevalenze dei soggetti che hanno ricevuto Early and Prolonged Antibiotic Therapy (EaPr) nei vari anni in studio e sono state ricercate possibili associazioni tra EaPr e altre variabili, tramite analisi bivariate e multivariate. Il livello di significatività statistica è stato fissato a 0,05. Risultati Sono stati inclusi nel campione in studio 276 neonati. La percentuale complessiva di pazienti che ha ricevuto EaPr è stata del 30,8%, regi- strando tuttavia negli anni ampie oscillazioni (MIN 9,1% nel 2014, MAX 53,3% nel 2018). Solo il 5,9% dei pazienti che ha ricevuto EaPr è deceduto contro il 18,3% di chi non l’ha ricevuta (p < 0,05). EaPr è stata più frequente nelle femmine (37,7%) rispetto ai maschi (29,9%) (p < 0,05). Tramite regressione logistica, aggiustando per presenza di evento infettivo, utilizzo di ventilazione meccanica e device vascolari, la somministrazione di EaPr è risultata protettiva (OR 0,24; IC95% 0,07- 0,84; p < 0,05), così come il sesso femminile (OR 0,37; IC95% 0,14- 0,98; p < 0,05) rispetto all’outcome decesso. Conclusioni Questo studio ha permesso di quantificare il ricorso alla terapia antibio- tica precoce e prolungata, mostrando, in questa fascia di pazienti parti- colarmente a rischio, un’associazione tra essa e una diminuzione della mortalità globale. Sarebbe opportuno condurre ulteriori studi per meglio valutare questa associazione e pesare l’importanza della precocita’ e del prolungamento della terapia antibiotica presi singolarmente.
2019
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