Celiac disease (CD) is a chronic inflammatory disorder of the small intestine triggered by gluten exposure, in association with environmental cofactors, in genetically predisposed subjects. The clinical presentation of this disorder is very variable, going from the asymptomatic forms to the evident clinical manifestation. CD is a multi-system disorder that leads to different combinations in the clinical presentation. In recent times there seems to be a change in the clinical presentation of the CD from the classical malabsorption to one of the non-classical forms of presentation with mild, non-specific symptoms such as fatigue, hematological changes, constipation and/or abdominal distension. To date it is clear that CD is an autoimmune condition where the triggering factor (gluten) and the autoantigen (tissue transglutaminase) are both known, making it the only one of this type. CD is the most frequent form of food intolerance in the Western world with great clinical importance. Although there is sufficient consensus in the international scientific community in examining patients with IDA, it remains to investigate the usefulness of screening in the general population that has levels of ferritin below normal values in the absence of anemia and other signs or symptoms suggestive of CD. In the subgroup of donors with subclinical iron deficiency examined in the present thesis the prevalence of celiac disease is greater than that observed in the population taken as a reference in previous studies. This data is important because it justifies the execution of essays for celiac disease in all non-anemic donors with iron deficiency. Iron deficiency in the absence of anemia is clearly a strong predictor of positivity to serological investigations for celiac disease. The predictive value of the low levels of ferritin seems to further increase in the male subjects, given that usually they have significantly higher ferritin values than female.

La celiachia (CD) è un disordine infiammatorio cronico dell’intestino tenue scatenato dall’esposizione al glutine associato a cofattori ambientali in persone geneticamente predisposte. La presentazione clinica di questo disordine è molto variabile andando con forme asintomatiche o gravi quadri clinici chiaramente evidenti. La CD è un disordine multi sistemico che porta a differenti combinazioni nella presentazione clinica. Negli ultimi tempi sembra che ci sia un cambiamento nella presentazione clinica della CD virando dai quadri classici di malassorbimento ad una delle forme non classiche di presentazione con sintomi tenui, non specifici come stanchezza, alterazioni ematologiche, stipsi e/o distensione addominale. Ad oggi viene universalmente accettato che la CD è una condizione autoimmune in cui il fattore scatenante, il glutine e l’autoantigene, la transglutaminasi tissutale, sono entrambi conosciuti rendendo tale condizione l’unica di questo tipo. La CD è la più frequente forma di intolleranza alimentare nel mondo occidentale di grande importanza clinica. Nonostante c’è abbastanza consenso nelle comunità scientifiche internazionali nell’esaminare i pazienti con anemia da carenza di ferro, rimane da investigare l’utilità dello screening nella popolazione generale che presenta livelli di ferritina al di sotto dei valori normali in assenza di anemia e altri segni o sintomi suggestivi di CD. Nel sottogruppo di donatori con carenza di ferro subclinica presi in esame, la prevalenza di celiachia è maggiore di quella che si osserva nella popolazione presa come riferimento negli studi precedenti. Questo dato è importante perché giustificherebbe vista l’alta prevalenza, l’esecuzione di saggi per la celiachia in tutti i donatori non anemici che presentano carenza di ferro. La carenza di ferro in assenza di anemia è chiaramente un forte fattore predittivo di positività alle indagini sierologiche per celiachia. Il valore predittivo dei livelli bassi di ferritina sembrerebbe aumentare ulteriormente nei soggetti di sesso maschile, visto che sono in media nella popolazione generale proprio quelli che presentano valori di ferritina significativamente superiori rispetto alla femminile.

Prevalenza della celiachia in una popolazione di donatori di sangue non anemici con carenza di ferro / Ceka, Artan. - (2019 Mar 27).

Prevalenza della celiachia in una popolazione di donatori di sangue non anemici con carenza di ferro

CEKA, ARTAN
2019-03-27

Abstract

Celiac disease (CD) is a chronic inflammatory disorder of the small intestine triggered by gluten exposure, in association with environmental cofactors, in genetically predisposed subjects. The clinical presentation of this disorder is very variable, going from the asymptomatic forms to the evident clinical manifestation. CD is a multi-system disorder that leads to different combinations in the clinical presentation. In recent times there seems to be a change in the clinical presentation of the CD from the classical malabsorption to one of the non-classical forms of presentation with mild, non-specific symptoms such as fatigue, hematological changes, constipation and/or abdominal distension. To date it is clear that CD is an autoimmune condition where the triggering factor (gluten) and the autoantigen (tissue transglutaminase) are both known, making it the only one of this type. CD is the most frequent form of food intolerance in the Western world with great clinical importance. Although there is sufficient consensus in the international scientific community in examining patients with IDA, it remains to investigate the usefulness of screening in the general population that has levels of ferritin below normal values in the absence of anemia and other signs or symptoms suggestive of CD. In the subgroup of donors with subclinical iron deficiency examined in the present thesis the prevalence of celiac disease is greater than that observed in the population taken as a reference in previous studies. This data is important because it justifies the execution of essays for celiac disease in all non-anemic donors with iron deficiency. Iron deficiency in the absence of anemia is clearly a strong predictor of positivity to serological investigations for celiac disease. The predictive value of the low levels of ferritin seems to further increase in the male subjects, given that usually they have significantly higher ferritin values than female.
27-mar-2019
La celiachia (CD) è un disordine infiammatorio cronico dell’intestino tenue scatenato dall’esposizione al glutine associato a cofattori ambientali in persone geneticamente predisposte. La presentazione clinica di questo disordine è molto variabile andando con forme asintomatiche o gravi quadri clinici chiaramente evidenti. La CD è un disordine multi sistemico che porta a differenti combinazioni nella presentazione clinica. Negli ultimi tempi sembra che ci sia un cambiamento nella presentazione clinica della CD virando dai quadri classici di malassorbimento ad una delle forme non classiche di presentazione con sintomi tenui, non specifici come stanchezza, alterazioni ematologiche, stipsi e/o distensione addominale. Ad oggi viene universalmente accettato che la CD è una condizione autoimmune in cui il fattore scatenante, il glutine e l’autoantigene, la transglutaminasi tissutale, sono entrambi conosciuti rendendo tale condizione l’unica di questo tipo. La CD è la più frequente forma di intolleranza alimentare nel mondo occidentale di grande importanza clinica. Nonostante c’è abbastanza consenso nelle comunità scientifiche internazionali nell’esaminare i pazienti con anemia da carenza di ferro, rimane da investigare l’utilità dello screening nella popolazione generale che presenta livelli di ferritina al di sotto dei valori normali in assenza di anemia e altri segni o sintomi suggestivi di CD. Nel sottogruppo di donatori con carenza di ferro subclinica presi in esame, la prevalenza di celiachia è maggiore di quella che si osserva nella popolazione presa come riferimento negli studi precedenti. Questo dato è importante perché giustificherebbe vista l’alta prevalenza, l’esecuzione di saggi per la celiachia in tutti i donatori non anemici che presentano carenza di ferro. La carenza di ferro in assenza di anemia è chiaramente un forte fattore predittivo di positività alle indagini sierologiche per celiachia. Il valore predittivo dei livelli bassi di ferritina sembrerebbe aumentare ulteriormente nei soggetti di sesso maschile, visto che sono in media nella popolazione generale proprio quelli che presentano valori di ferritina significativamente superiori rispetto alla femminile.
celiachia; carenza di ferro; donatori di sangue
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