Accidents have been part of the maritime industry since its beginning. Early attempts to eliminate or reduce accidents were engineering in nature; however, accidents are often not due to equipment malfunctioning but increasingly to human error. Therefore, since the early 1990s the focus has progressively shifted on the role of human behavior and how that behavior factors into casualties. But, casualties still occur at an alarming rate in spite of all the laws, regulations, best practices and training that have been in place to guarantee safety improvements for more than a decade. Maritime accidents are rarely the result of a single massive error, so maritime safety has to be addressed on a systemic basis at all levels, regulatory, organizational, managerial and individual. On this vein, this dissertation approaches the human factor issue in an original way, proposing and discussing the application of a new emergency management model that consider human interactions among individual, organizational and managerial level, to give the regulatory level a new instrument to improve safety. Analyzing the Costa Concordia disaster, the first step towards the new model is the identification of the multilevel interactions that leaded to the accident and characterized the entire emergency. The analysis of the testimonies of the officers working on the Costa Concordia the night of the accident, highlights that errors and omissions at all levels determined the failure of the command and control model and a consequent crisis of communications. The second step is to deep the analysis of the leadership failure and measure its impact on communications. Through the combination of text analytics measures with social network analysis, it is possible to measure the emergence of an informal leadership structure on the Costa Concordia that partially confined the lacks in communications. Third step consist in identifying a possible alternative and more horizontal leadership structure that can be combined with the command and control vertical model. Mariners living the maritime system everyday are addressed to have real and useful indications on how to combine horizontal and vertical leadership in the maritime environment. Combining all the finding of these consequent steps the new model aims at improving safety at sea by introducing a semi-vertical leadership model in the maritime environment.

Gli incidenti hanno fatto parte dell’industria marittima sin dal suo inizio. I primi tentativi di eliminare o ridurre gli incidenti erano di natura ingegneristica; tuttavia, gli incidenti spesso non sono dovuti a malfunzionamenti delle apparecchiature, ma sempre più a errori umani. Pertanto, sin dai primi anni ‘90, l’attenzione si è progressivamente spostata sul ruolo del comportamento umano e su come tale comportamento si traduce eventi avversi. Tuttavia, tali eventi avversi si verificano ancora a un ritmo allarmante nonostante tutte le leggi, i regolamenti, le migliori pratiche e la formazione che sono state messe in atto per garantire miglioramenti della sicurezza per oltre un decennio. Gli incidenti marittimi sono raramente il risultato di un unico enorme errore, pertanto la sicurezza marittima deve essere affrontata su base sistemica a tutti i livelli, a livello normativo, organizzativo, gestionale e individuale. Su questa linea, questa tesi affronta la questione del fattore umano in modo originale, proponendo e discutendo l’applicazione di un nuovo modello di gestione delle emergenze che considera le interazioni umane a livello individuale, organizzativo e gestionale per dare al livello normativo un nuovo strumento per migliorare la sicurezza. Analizzando il disastro della Costa Concordia, il primo passo verso il nuovo modello è l’identificazione delle interazioni multilivello che hanno portato all’incidente e hanno caratterizzato l’intera emergenza. L’analisi delle testimonianze degli ufficiali a bordo della Costa Concordia la notte dell’incidente, evidenzia che errori e omissioni a tutti i livelli hanno determinato il fallimento del modello di comando e controllo e una conseguente crisi di comunicazioni. Il secondo passo è approfondire l’analisi del fallimento della leadership e misurare il suo impatto sulle comunicazioni. Attraverso la combinazione di misure di analisi del testo con la social network analysis, è possibile misurare l’emergere di una struttura di leadership informale sulla Costa Concordia che ha parzialmente limitato le carenze nelle comunicazioni. Il terzo passo consiste nell’identificare una possibile struttura di leadership alternativa e più orizzontale che può essere combinata con il modello verticale di comando e controllo. A tal fine sono i marinai che vivono il sistema marittimo ogni giorno sono stati intervistati per avere indicazioni reali e utili su come combinare la leadership orizzontale e verticale nell’ambiente marittimo. Combinando tutte le conclusioni di questi passi conseguenti, il nuovo modello mira a migliorare la sicurezza in mare introducendo un modello di leadership semi verticale nell'ambiente marittimo.

Improving Safety at Sea through the Implementation of a New Maritime Emergency Management Model / Casareale, Cristina. - (2019 Mar 05).

Improving Safety at Sea through the Implementation of a New Maritime Emergency Management Model

CASAREALE, CRISTINA
2019-03-05

Abstract

Accidents have been part of the maritime industry since its beginning. Early attempts to eliminate or reduce accidents were engineering in nature; however, accidents are often not due to equipment malfunctioning but increasingly to human error. Therefore, since the early 1990s the focus has progressively shifted on the role of human behavior and how that behavior factors into casualties. But, casualties still occur at an alarming rate in spite of all the laws, regulations, best practices and training that have been in place to guarantee safety improvements for more than a decade. Maritime accidents are rarely the result of a single massive error, so maritime safety has to be addressed on a systemic basis at all levels, regulatory, organizational, managerial and individual. On this vein, this dissertation approaches the human factor issue in an original way, proposing and discussing the application of a new emergency management model that consider human interactions among individual, organizational and managerial level, to give the regulatory level a new instrument to improve safety. Analyzing the Costa Concordia disaster, the first step towards the new model is the identification of the multilevel interactions that leaded to the accident and characterized the entire emergency. The analysis of the testimonies of the officers working on the Costa Concordia the night of the accident, highlights that errors and omissions at all levels determined the failure of the command and control model and a consequent crisis of communications. The second step is to deep the analysis of the leadership failure and measure its impact on communications. Through the combination of text analytics measures with social network analysis, it is possible to measure the emergence of an informal leadership structure on the Costa Concordia that partially confined the lacks in communications. Third step consist in identifying a possible alternative and more horizontal leadership structure that can be combined with the command and control vertical model. Mariners living the maritime system everyday are addressed to have real and useful indications on how to combine horizontal and vertical leadership in the maritime environment. Combining all the finding of these consequent steps the new model aims at improving safety at sea by introducing a semi-vertical leadership model in the maritime environment.
5-mar-2019
Gli incidenti hanno fatto parte dell’industria marittima sin dal suo inizio. I primi tentativi di eliminare o ridurre gli incidenti erano di natura ingegneristica; tuttavia, gli incidenti spesso non sono dovuti a malfunzionamenti delle apparecchiature, ma sempre più a errori umani. Pertanto, sin dai primi anni ‘90, l’attenzione si è progressivamente spostata sul ruolo del comportamento umano e su come tale comportamento si traduce eventi avversi. Tuttavia, tali eventi avversi si verificano ancora a un ritmo allarmante nonostante tutte le leggi, i regolamenti, le migliori pratiche e la formazione che sono state messe in atto per garantire miglioramenti della sicurezza per oltre un decennio. Gli incidenti marittimi sono raramente il risultato di un unico enorme errore, pertanto la sicurezza marittima deve essere affrontata su base sistemica a tutti i livelli, a livello normativo, organizzativo, gestionale e individuale. Su questa linea, questa tesi affronta la questione del fattore umano in modo originale, proponendo e discutendo l’applicazione di un nuovo modello di gestione delle emergenze che considera le interazioni umane a livello individuale, organizzativo e gestionale per dare al livello normativo un nuovo strumento per migliorare la sicurezza. Analizzando il disastro della Costa Concordia, il primo passo verso il nuovo modello è l’identificazione delle interazioni multilivello che hanno portato all’incidente e hanno caratterizzato l’intera emergenza. L’analisi delle testimonianze degli ufficiali a bordo della Costa Concordia la notte dell’incidente, evidenzia che errori e omissioni a tutti i livelli hanno determinato il fallimento del modello di comando e controllo e una conseguente crisi di comunicazioni. Il secondo passo è approfondire l’analisi del fallimento della leadership e misurare il suo impatto sulle comunicazioni. Attraverso la combinazione di misure di analisi del testo con la social network analysis, è possibile misurare l’emergere di una struttura di leadership informale sulla Costa Concordia che ha parzialmente limitato le carenze nelle comunicazioni. Il terzo passo consiste nell’identificare una possibile struttura di leadership alternativa e più orizzontale che può essere combinata con il modello verticale di comando e controllo. A tal fine sono i marinai che vivono il sistema marittimo ogni giorno sono stati intervistati per avere indicazioni reali e utili su come combinare la leadership orizzontale e verticale nell’ambiente marittimo. Combinando tutte le conclusioni di questi passi conseguenti, il nuovo modello mira a migliorare la sicurezza in mare introducendo un modello di leadership semi verticale nell'ambiente marittimo.
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