The purposes of this dissertation are the analysis of the wage effects of temporary jobs in Italy and the dynamic estimate of the probability of being a temporary worker using the Survey of Italian Households' Income and Wealth (SHIW) conducted by the Bank of Italy. The former target is addressed using different econometric techniques: the starting point is a cross-section analysis using the 2002 wave of the SHIW, then we add the longitudinal dimension and, exploiting the 2000 and 2002 waves of the SHIW we carry out a panel data econometric analysis. Finally, using the 2000, 2002, and 2004 waves of the SHIW we estimate some dynamic unobserved effects probit models to test the hypothesis of state dependence of temporary jobs, to understand their determinants, and to realize the inter-related dynamics of unemployment, temporary employment, and permanent employment. As far as wage differentials are concerned, the main empirical results show that in Italy temporary workers are worse paid than permanent employees. Taking into account of individual- and job-specific unobservable components results in an estimated wage penalty for temporary workers of about 12-13%. Furthermore, there is evidence of higher wage returns to tenure for temporary workers, generating a reduction in the wage gap by about 2.3 percentage points after one year of tenure. When we move on to the analysis of the transitions from unemployment to temporary employment and from the latter to permanent employment, the main findings suggest that, given observable and unobservable characteristics, temporary jobs are both a channel out of unemployment and a "stepping stone" into regular employment: they increase the likelihood of finding a permanent position (the stepping stone effect) and they decrease the probability of unemployment.

Gli obiettivi di questa tesi sono l'analisi degli effetti salariali del lavoro temporaneo in Italia e la stima dinamica della probabilità di essere un lavoratore temporaneo, utilizzando l'Indagine sui bilanci delle famiglie italiane (SHIW) condotta dalla Banca d'Italia. Il primo di questi è affrontato utilizzando differenti tecniche econometriche: il punto di partenza è un'analisi cross-section utilizzando l'ondata del 2002 della SHIW; dopodiché, sfruttando le ondate del 2000 e del 2002 della SHIW e quindi la dimensione longitudinale, un'analisi econometrica panel è condotta. Infine, facendo ricorso alle ondate del 2000, 2002 e 2004 della SHIW, modelli dinamici probit ad effetti inosservati sono stimati per testare l'ipotesi di dipendenza di stato del lavoro temporaneo, per comprenderne le determinanti e per dedurre le dinamiche interrelate della disoccupazione, occupazione temporanea e occupazione permanente. I principali risultati empirici riguardanti i differenziali salariali mostrano che in Italia i lavoratori temporanei soffrono una penalità in termini salariali. Prendendo in considerazione componenti non osservabili individuali e tipiche dell'attività lavorativa svolta, il divario salariale è attorno al 12-13%. Inoltre, si riscontrano più elevati ritorni salariali dall'esperienza lavorativa maturata all'interno della stessa impresa per i lavoratori temporanei: il differenziale salariale si riduce, perciò, di 2.3 punti percentuali all'anno. Dall'analisi delle transizioni da disoccupazione ad occupazione temporanea e da quest'ultima ad occupazione permanente, si evince che, a parità di caratteristiche osservabili e inosservabili, il lavoro temporaneo è un canale di uscita dalla disoccupazione e un trampolino di lancio verso un'occupazione permanente: incrementa la probabilità di ottenere una posizione permanente (effetto ``stepping stone'') e riduce la probabilità di disoccupazione.

Temporary jobs in Italy: wage differentials and their dynamics / Picchio, Matteo. - (2007 Mar 05).

Temporary jobs in Italy: wage differentials and their dynamics

Picchio, Matteo
2007-03-05

Abstract

The purposes of this dissertation are the analysis of the wage effects of temporary jobs in Italy and the dynamic estimate of the probability of being a temporary worker using the Survey of Italian Households' Income and Wealth (SHIW) conducted by the Bank of Italy. The former target is addressed using different econometric techniques: the starting point is a cross-section analysis using the 2002 wave of the SHIW, then we add the longitudinal dimension and, exploiting the 2000 and 2002 waves of the SHIW we carry out a panel data econometric analysis. Finally, using the 2000, 2002, and 2004 waves of the SHIW we estimate some dynamic unobserved effects probit models to test the hypothesis of state dependence of temporary jobs, to understand their determinants, and to realize the inter-related dynamics of unemployment, temporary employment, and permanent employment. As far as wage differentials are concerned, the main empirical results show that in Italy temporary workers are worse paid than permanent employees. Taking into account of individual- and job-specific unobservable components results in an estimated wage penalty for temporary workers of about 12-13%. Furthermore, there is evidence of higher wage returns to tenure for temporary workers, generating a reduction in the wage gap by about 2.3 percentage points after one year of tenure. When we move on to the analysis of the transitions from unemployment to temporary employment and from the latter to permanent employment, the main findings suggest that, given observable and unobservable characteristics, temporary jobs are both a channel out of unemployment and a "stepping stone" into regular employment: they increase the likelihood of finding a permanent position (the stepping stone effect) and they decrease the probability of unemployment.
5-mar-2007
Gli obiettivi di questa tesi sono l'analisi degli effetti salariali del lavoro temporaneo in Italia e la stima dinamica della probabilità di essere un lavoratore temporaneo, utilizzando l'Indagine sui bilanci delle famiglie italiane (SHIW) condotta dalla Banca d'Italia. Il primo di questi è affrontato utilizzando differenti tecniche econometriche: il punto di partenza è un'analisi cross-section utilizzando l'ondata del 2002 della SHIW; dopodiché, sfruttando le ondate del 2000 e del 2002 della SHIW e quindi la dimensione longitudinale, un'analisi econometrica panel è condotta. Infine, facendo ricorso alle ondate del 2000, 2002 e 2004 della SHIW, modelli dinamici probit ad effetti inosservati sono stimati per testare l'ipotesi di dipendenza di stato del lavoro temporaneo, per comprenderne le determinanti e per dedurre le dinamiche interrelate della disoccupazione, occupazione temporanea e occupazione permanente. I principali risultati empirici riguardanti i differenziali salariali mostrano che in Italia i lavoratori temporanei soffrono una penalità in termini salariali. Prendendo in considerazione componenti non osservabili individuali e tipiche dell'attività lavorativa svolta, il divario salariale è attorno al 12-13%. Inoltre, si riscontrano più elevati ritorni salariali dall'esperienza lavorativa maturata all'interno della stessa impresa per i lavoratori temporanei: il differenziale salariale si riduce, perciò, di 2.3 punti percentuali all'anno. Dall'analisi delle transizioni da disoccupazione ad occupazione temporanea e da quest'ultima ad occupazione permanente, si evince che, a parità di caratteristiche osservabili e inosservabili, il lavoro temporaneo è un canale di uscita dalla disoccupazione e un trampolino di lancio verso un'occupazione permanente: incrementa la probabilità di ottenere una posizione permanente (effetto ``stepping stone'') e riduce la probabilità di disoccupazione.
Temporary employment, wage differentials, single equation GMM, dummy endogenous variable model, wage returns to tenure, individual effects, job-fixed effects, propensity-score matching estimators, dynamic unobserved effects probit model, feedback effects, stepping stone.
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