INTRODUZIONE: Le infezioni del sito chirurgico (ISC) sono tra le più comuni infezioni acquisite in ospedale (15-20%) e costituiscono a tutt’oggi un problema rilevante, in termini di morbosità, mortalità, prolungamento della degenza ospedaliera e incremento dei costi delle cure. Mentre è piuttosto consolidato iI ruolo di alcune condizioni nell’incrementare il rischio di sviluppare ISC, quali ad esempio la durata dell’intervento, la classe di contaminazione e le comorbosità presenti, per altre la questione è ancora dibattuta, come nel caso dell’utilizzo di drenaggi chirurgici. L’obiettivo di questo studio è stato identificare i fattori di rischio associati ad ISC, con particolare attenzione all’impiego dei drenaggi. MATERIALI E METODI: Nel periodo 2010-2012 è stata condotta un’indagine di sorveglianza su pazienti sottoposti a procedura chirurgica in due reparti di chirurgia generale degli Ospedali Riuniti di Ancona. I dati raccolti includevano caratteristiche relative al paziente: età, sesso, comorbosità, American Society of Anestesiology (ASA) score) e all’intervento chirurgico: tipo di procedura, durata, classe di contaminazione, urgenza, somministrazione di profilassi antibiotica perioperatoria, posizionamento di drenaggio e giornate di degenza con drenaggio in sede. La diagnosi di infezione del sito chirurgico è stata posta secondo i criteri diagnostici dei Centers for Disease and Control e caratterizzata come infezione superficiale,dell’incisione profonda o localizzata in sede di organo-spazio. Le variabili associate (p<0,2) all’insorgenza di ISC all’analisi bivariata sono state incluse nel modello di regressione logistica. Il livello di significatività è stato fissato a p<0,05. RISULTATI: E’ stato sorvegliato un totale di 872 procedure di chirurgia addominale, coinvolgenti 498 maschi (57,1%); l’età media (±DS) era di 59,5±17,9 anni. Il drenaggio è stato posizionato nel 37% (n=323) dei pazienti e nel 13,4% (n=117) di essi è stato lasciato in sede per più di sette giorni; il valore medio (±DS) del numero di giornate con drenaggio in sede era pari a 6,8±6,6. Nel 72,1% (n=629) delle operazioni è stata somministrata profilassi antibiotica. Nel 6,4% (n=56) dei casi si è registrata una ISC. I più alti tassi di infezione si sono riscontrati nella chirurgia del colon (13,9%), in quella gastrica (12,5%), in quella bilio-epato-pancreatica (11,8%) e nelle laparotomie esplorative (25%). Dai risultati dell’analisi multivariata i drenaggi (OR 5.14, 95%CI 2.63-10.08) sono risultati essere un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di ISC, unitamente alla durata prolungata dellaprocedura chirurgica (OR 1.98, 95% CI 1.09-3.59) e ad un ASA score pari a 3 (OR 6.13, 95%CI 2.33- 16.11); la somministrazione di profilassi antibiotica si è dimostrata invece un fattore protettivo (OR 0.53, 95% CI 0.29-0.99). CONCLUSIONI: Questo studio evidenzia quanto il posizionamento di drenaggi chirurgici sia un fattore di rischio per lo sviluppo di ISC, indipendentemente dal periodo in cui esso viene lasciato in sede. Altresì, sono stati confermati come fattori di rischio una durata prolungata della procedura chirurgica e un ASA score pari a 3, e come elementi protettivi la somministrazione di profilassi antibiotica perioperatoria. Questi risultati suggeriscono, quindi, di definire il ruolo dei drenaggi nelle dinamiche associate all’insorgenza di ISC, con l’obiettivo generale di ridurre il rischio infettivo attraverso interventi preventivi mirati.

Infezioni del sito chirurgico: il ruolo dei drenaggi in chirurgia addominale / Recanatini, C; Mazzarini, G; Marmorale, Cristina; Barbadoro, Pamela; Rasori, S; Prospero, Emilia; D'Errico, Marcello Mario; Drenaggi Collaborative Working, Group. - (2014), pp. 620-621.

Infezioni del sito chirurgico: il ruolo dei drenaggi in chirurgia addominale

MARMORALE, CRISTINA;BARBADORO, Pamela;PROSPERO, Emilia;D'ERRICO, Marcello Mario;
2014-01-01

Abstract

INTRODUZIONE: Le infezioni del sito chirurgico (ISC) sono tra le più comuni infezioni acquisite in ospedale (15-20%) e costituiscono a tutt’oggi un problema rilevante, in termini di morbosità, mortalità, prolungamento della degenza ospedaliera e incremento dei costi delle cure. Mentre è piuttosto consolidato iI ruolo di alcune condizioni nell’incrementare il rischio di sviluppare ISC, quali ad esempio la durata dell’intervento, la classe di contaminazione e le comorbosità presenti, per altre la questione è ancora dibattuta, come nel caso dell’utilizzo di drenaggi chirurgici. L’obiettivo di questo studio è stato identificare i fattori di rischio associati ad ISC, con particolare attenzione all’impiego dei drenaggi. MATERIALI E METODI: Nel periodo 2010-2012 è stata condotta un’indagine di sorveglianza su pazienti sottoposti a procedura chirurgica in due reparti di chirurgia generale degli Ospedali Riuniti di Ancona. I dati raccolti includevano caratteristiche relative al paziente: età, sesso, comorbosità, American Society of Anestesiology (ASA) score) e all’intervento chirurgico: tipo di procedura, durata, classe di contaminazione, urgenza, somministrazione di profilassi antibiotica perioperatoria, posizionamento di drenaggio e giornate di degenza con drenaggio in sede. La diagnosi di infezione del sito chirurgico è stata posta secondo i criteri diagnostici dei Centers for Disease and Control e caratterizzata come infezione superficiale,dell’incisione profonda o localizzata in sede di organo-spazio. Le variabili associate (p<0,2) all’insorgenza di ISC all’analisi bivariata sono state incluse nel modello di regressione logistica. Il livello di significatività è stato fissato a p<0,05. RISULTATI: E’ stato sorvegliato un totale di 872 procedure di chirurgia addominale, coinvolgenti 498 maschi (57,1%); l’età media (±DS) era di 59,5±17,9 anni. Il drenaggio è stato posizionato nel 37% (n=323) dei pazienti e nel 13,4% (n=117) di essi è stato lasciato in sede per più di sette giorni; il valore medio (±DS) del numero di giornate con drenaggio in sede era pari a 6,8±6,6. Nel 72,1% (n=629) delle operazioni è stata somministrata profilassi antibiotica. Nel 6,4% (n=56) dei casi si è registrata una ISC. I più alti tassi di infezione si sono riscontrati nella chirurgia del colon (13,9%), in quella gastrica (12,5%), in quella bilio-epato-pancreatica (11,8%) e nelle laparotomie esplorative (25%). Dai risultati dell’analisi multivariata i drenaggi (OR 5.14, 95%CI 2.63-10.08) sono risultati essere un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di ISC, unitamente alla durata prolungata dellaprocedura chirurgica (OR 1.98, 95% CI 1.09-3.59) e ad un ASA score pari a 3 (OR 6.13, 95%CI 2.33- 16.11); la somministrazione di profilassi antibiotica si è dimostrata invece un fattore protettivo (OR 0.53, 95% CI 0.29-0.99). CONCLUSIONI: Questo studio evidenzia quanto il posizionamento di drenaggi chirurgici sia un fattore di rischio per lo sviluppo di ISC, indipendentemente dal periodo in cui esso viene lasciato in sede. Altresì, sono stati confermati come fattori di rischio una durata prolungata della procedura chirurgica e un ASA score pari a 3, e come elementi protettivi la somministrazione di profilassi antibiotica perioperatoria. Questi risultati suggeriscono, quindi, di definire il ruolo dei drenaggi nelle dinamiche associate all’insorgenza di ISC, con l’obiettivo generale di ridurre il rischio infettivo attraverso interventi preventivi mirati.
2014
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