Gli autori in questo contributo evidenziano gli esiti di una ricerca relativa all’analisi di tre profili professionali del sociale (assistente sociale, educatore e operatore socio-sanitario), realizzata nel 2010 nel territorio della regione Marche. Con riferimento a tali profili i contenuti proposti mettono a fuoco gli aspetti connessi ai percorsi formativi e alle prassi operative messe in atto sul campo, evidenziandone i punti di forza, le criticità, nonché le questioni aperte su cui appare più urgente intervenire. In merito all’operatività, tali figure professionali risentono delle condizioni di emergenza con cui i servizi si stanno misurando, oltre che dell’elevato carico di lavoro. Emerge, pertanto, uno stato di precarietà degli operatori che influisce sulla qualità delle risposte e ne rende più "incerto" il ruolo professionale, soprattutto nel terzo settore. D’altro canto si evidenzia come la legge 328/2000 abbia attribuito un forte rilievo alla dimensione dell’integrazione socio-sanitaria e del lavoro di rete.

Formazione e operatività nel sociale: l'assistente sociale, l'educatore e l'operatore socio-sanitario / Moretti, Carla; Spina, Elena; Ciaschini, U.. - In: RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE. - ISSN 0391-190X. - STAMPA. - 3(2012). [10.3280/SA2012-003004]

Formazione e operatività nel sociale: l'assistente sociale, l'educatore e l'operatore socio-sanitario

MORETTI, CARLA;SPINA, Elena;
2012-01-01

Abstract

Gli autori in questo contributo evidenziano gli esiti di una ricerca relativa all’analisi di tre profili professionali del sociale (assistente sociale, educatore e operatore socio-sanitario), realizzata nel 2010 nel territorio della regione Marche. Con riferimento a tali profili i contenuti proposti mettono a fuoco gli aspetti connessi ai percorsi formativi e alle prassi operative messe in atto sul campo, evidenziandone i punti di forza, le criticità, nonché le questioni aperte su cui appare più urgente intervenire. In merito all’operatività, tali figure professionali risentono delle condizioni di emergenza con cui i servizi si stanno misurando, oltre che dell’elevato carico di lavoro. Emerge, pertanto, uno stato di precarietà degli operatori che influisce sulla qualità delle risposte e ne rende più "incerto" il ruolo professionale, soprattutto nel terzo settore. D’altro canto si evidenzia come la legge 328/2000 abbia attribuito un forte rilievo alla dimensione dell’integrazione socio-sanitaria e del lavoro di rete.
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