Forse il paesaggio è come la poesia, un accostamento immateriale di intuizioni che diventa componimento. Una composizione di elementi pregni di significato – aria, terra, profumi, luce, colori, rumori, vento, morfo-forme della natura e dell’uomo – che riescono a comunicare sensazioni ed emozioni, stati d’animo e significati interiori del pensiero. Il paesaggio può essere ascoltato come una partitura musicale, scandita da ossimori e trasgressioni, che accosta armonie e dissonanze, assoli e cori, movimenti e fughe. La bellezza del paesaggio è un’utopia mentale. Siamo alla riscoperta dei princìpi originari dell’urbanistica, innamorati degli apporti della cultura, della poesia, dell’arte, della natura compressa e sempre pronta a riesplodere. Il progetto del paesaggio diverrà così contaminato dalle istanze del bello tra le città, dell’equità nell’uso della terra, dalla voglia di “resurrezione italiana”, un manifesto collettivo di nuovi modelli dell’abitare. Le Marche, territorio inusuale rispetto al resto d’Italia, nascondono un segreto. C’è un filo misterioso, che lega città e territori, paesaggio di mare e di collina.

Serpentine luminose, filamenti insediativi, nebulose urbane / Bronzini, Fabio; Bedini, MARIA ANGELA. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - ELETTRONICO. - 2:25(2012), pp. 1-7.

Serpentine luminose, filamenti insediativi, nebulose urbane

BRONZINI, FABIO;BEDINI, MARIA ANGELA
2012-01-01

Abstract

Forse il paesaggio è come la poesia, un accostamento immateriale di intuizioni che diventa componimento. Una composizione di elementi pregni di significato – aria, terra, profumi, luce, colori, rumori, vento, morfo-forme della natura e dell’uomo – che riescono a comunicare sensazioni ed emozioni, stati d’animo e significati interiori del pensiero. Il paesaggio può essere ascoltato come una partitura musicale, scandita da ossimori e trasgressioni, che accosta armonie e dissonanze, assoli e cori, movimenti e fughe. La bellezza del paesaggio è un’utopia mentale. Siamo alla riscoperta dei princìpi originari dell’urbanistica, innamorati degli apporti della cultura, della poesia, dell’arte, della natura compressa e sempre pronta a riesplodere. Il progetto del paesaggio diverrà così contaminato dalle istanze del bello tra le città, dell’equità nell’uso della terra, dalla voglia di “resurrezione italiana”, un manifesto collettivo di nuovi modelli dell’abitare. Le Marche, territorio inusuale rispetto al resto d’Italia, nascondono un segreto. C’è un filo misterioso, che lega città e territori, paesaggio di mare e di collina.
2012
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