In Europa si è avviato, a partire dalla seconda metà degli anni novanta, un dibattito sui cambiamenti delle politiche sociali, tale dibattito ha identificato alcune linee comuni di fondo. Le materie sociali costituiscono oggi un campo di sperimentazioni di approcci e strumenti, non sempre collegati a specifiche riforme, che stanno agendo sulle forme di governo e sui problemi oggetto d’intervento. I Paesi membri sono chiamati a coordinarsi nell’ambito di un progetto di ‘Europa sociale’, di cui le idee guida centrali si possono sintetizzare con i concetti di sostenibilità, coesione sociale, attivazione e sussidiarietà. Il processo di sussidiarietà, nella sua duplice dimensione verticale e orizzontale, ha contribuito a cambiare gli assetti regolativi e istituzionali delle politiche sociali, dando impulso ad azioni di decentralizzazione territoriale. Il territorio è il luogo dove possono essere letti i bisogni nel loro emergere e nelle caratteristiche specifiche e dove è possibile unire al momento assistenziale la progettazione. Nel territorio, inoltre, si possono favorire relazioni significative fra soggetti, sostenere forme di aggregazioni e di associazionismo, valorizzare la partecipazione attiva dei singoli soggetti e dei nuclei familiari. Le associazioni delle famiglie sono un fenomeno sempre più diffuso nei sistemi di welfare locale, esse offrono importanti contributi nell’ambito della legislazione e delle politiche sociali in diversi settori: quali l’affidamento di minori, la disabilità e la salute mentale. Inoltre agiscono anche come gruppi di pressione, su diversi problemi, nei confronti delle amministrazioni locali. Questo contributo focalizzerà l’attenzione sui processi partecipativi della comunità locale alla costruzione del sistema di welfare. Per favorire percorsi di intervento efficaci i problemi devono essere affrontati sempre più attraverso procedure di tipo cooperativo o inclusivo, coinvolgendo cioè una molteplicità di soggetti pubblici e privati, istituzionali e associativi. È necessario, quindi, effettuare un lavoro con la comunità, orientato verso finalità di prevenzione, di sviluppo delle reti sociali di sostegno e di iniziative di self-help. Un lavoro che richiede il coinvolgimento delle persone e delle famiglie nella definizione degli obiettivi della politica sociale locale, nella progettazione e attuazione di servizi e interventi.

La partecipazione della comunità locale alle politiche sociali: la costruzione di un percorso./The partecipation of the local community in social policy:the creation of a path / Moretti, Carla. - In: BULLETIN OF THE TRANSILVANIA UNIVERSITY OF BRASOV. SERIES VII SOCIAL SCIENCES. LAW. - ISSN 2066-7701. - STAMPA. - 2009:(2009), pp. 52-58.

La partecipazione della comunità locale alle politiche sociali: la costruzione di un percorso./The partecipation of the local community in social policy:the creation of a path

MORETTI, CARLA
2009-01-01

Abstract

In Europa si è avviato, a partire dalla seconda metà degli anni novanta, un dibattito sui cambiamenti delle politiche sociali, tale dibattito ha identificato alcune linee comuni di fondo. Le materie sociali costituiscono oggi un campo di sperimentazioni di approcci e strumenti, non sempre collegati a specifiche riforme, che stanno agendo sulle forme di governo e sui problemi oggetto d’intervento. I Paesi membri sono chiamati a coordinarsi nell’ambito di un progetto di ‘Europa sociale’, di cui le idee guida centrali si possono sintetizzare con i concetti di sostenibilità, coesione sociale, attivazione e sussidiarietà. Il processo di sussidiarietà, nella sua duplice dimensione verticale e orizzontale, ha contribuito a cambiare gli assetti regolativi e istituzionali delle politiche sociali, dando impulso ad azioni di decentralizzazione territoriale. Il territorio è il luogo dove possono essere letti i bisogni nel loro emergere e nelle caratteristiche specifiche e dove è possibile unire al momento assistenziale la progettazione. Nel territorio, inoltre, si possono favorire relazioni significative fra soggetti, sostenere forme di aggregazioni e di associazionismo, valorizzare la partecipazione attiva dei singoli soggetti e dei nuclei familiari. Le associazioni delle famiglie sono un fenomeno sempre più diffuso nei sistemi di welfare locale, esse offrono importanti contributi nell’ambito della legislazione e delle politiche sociali in diversi settori: quali l’affidamento di minori, la disabilità e la salute mentale. Inoltre agiscono anche come gruppi di pressione, su diversi problemi, nei confronti delle amministrazioni locali. Questo contributo focalizzerà l’attenzione sui processi partecipativi della comunità locale alla costruzione del sistema di welfare. Per favorire percorsi di intervento efficaci i problemi devono essere affrontati sempre più attraverso procedure di tipo cooperativo o inclusivo, coinvolgendo cioè una molteplicità di soggetti pubblici e privati, istituzionali e associativi. È necessario, quindi, effettuare un lavoro con la comunità, orientato verso finalità di prevenzione, di sviluppo delle reti sociali di sostegno e di iniziative di self-help. Un lavoro che richiede il coinvolgimento delle persone e delle famiglie nella definizione degli obiettivi della politica sociale locale, nella progettazione e attuazione di servizi e interventi.
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