I modelli di valutazione del capitale di funzionamento per la redazione del bilancio di esercizio sono dipendenti dalla configurazione di reddito assunta come suo scopo conoscitivo preferenziale. In base a tale assunto, a ogni configurazione di reddito dovrebbe corrispondere un modello particolare di valutazione. La finalità del lavoro è di analizzare come la configurazione di reddito impatti, in generale, sui criteri di valutazione delle immobilizzazioni materiali e, in particolare, sui criteri di verifica e stima delle perdite di valore delle stesse (impairment test). L’analisi è focalizzata sulle configurazioni più note nella dottrina aziendalistica italiana, conosciute come reddito prelevabile o consumabile e stabilizzato, reddito prelevabile o consumabile e normalizzato, reddito prelevabile o consumabile e comparabile, reddito tendenzialmente prodotto, nell’ambito dei modelli degli autori che le hanno proposte. Il lavoro mette in evidenza come la tradizione aziendalistica italiana abbia affrontato la problematica della recuperabilità del valore delle immobilizzazioni materiali iscritte nel bilancio di esercizio, oggi al centro di un ampio dibattito internazionale, successivamente alla emanazione dello IAS n. 36. Il lavoro consente altresì di verificare l’influenza delle teorie analizzate sulla redazione del principio contabile nazionale n. 16. Il lavoro segue un approccio di tipo storico e descrittivo, basato sull’analisi delle proposizioni teoriche cui corrispondono le quattro configurazioni di reddito.
Immobilizzazioni materiali e modelli di "impairment test" nella tradizione aziendalistica italiana / Poli, Simone. - In: RIVISTA ITALIANA DI RAGIONERIA E DI ECONOMIA AZIENDALE. - ISSN 1593-9154. - STAMPA. - 108:5-6(2008), pp. 385-396.
Immobilizzazioni materiali e modelli di "impairment test" nella tradizione aziendalistica italiana
POLI, Simone
2008-01-01
Abstract
I modelli di valutazione del capitale di funzionamento per la redazione del bilancio di esercizio sono dipendenti dalla configurazione di reddito assunta come suo scopo conoscitivo preferenziale. In base a tale assunto, a ogni configurazione di reddito dovrebbe corrispondere un modello particolare di valutazione. La finalità del lavoro è di analizzare come la configurazione di reddito impatti, in generale, sui criteri di valutazione delle immobilizzazioni materiali e, in particolare, sui criteri di verifica e stima delle perdite di valore delle stesse (impairment test). L’analisi è focalizzata sulle configurazioni più note nella dottrina aziendalistica italiana, conosciute come reddito prelevabile o consumabile e stabilizzato, reddito prelevabile o consumabile e normalizzato, reddito prelevabile o consumabile e comparabile, reddito tendenzialmente prodotto, nell’ambito dei modelli degli autori che le hanno proposte. Il lavoro mette in evidenza come la tradizione aziendalistica italiana abbia affrontato la problematica della recuperabilità del valore delle immobilizzazioni materiali iscritte nel bilancio di esercizio, oggi al centro di un ampio dibattito internazionale, successivamente alla emanazione dello IAS n. 36. Il lavoro consente altresì di verificare l’influenza delle teorie analizzate sulla redazione del principio contabile nazionale n. 16. Il lavoro segue un approccio di tipo storico e descrittivo, basato sull’analisi delle proposizioni teoriche cui corrispondono le quattro configurazioni di reddito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.