Tra i principi di redazione del bilancio di esercizio, quello di significatività e rilevanza si caratterizza per la più problematica connotazione operativa, giacché né la normativa civilistica né i principi contabili offrono indicazioni in merito alla sua applicazione concreta. Eppure, esso ha importanza notevolissima, perché fa dipendere l’indicazione di certe informazioni dall’esito positivo di un giudizio di significatività e rilevanza sulle stesse o su loro aspetti specifici. In altre parole, certe informazioni vanno offerte se e solo se risultino significative e rilevanti. Tale aspetto è ancora più importante se si pensa che dall’applicazione del principio di significatività e rilevanza può dipendere anche il rispetto di norme civilistiche che espressamente lo richiamano. Il principio di significatività e rilevanza è ormai da tempo al centro di un dibattito in seno alla comunità scientifica nazionale e, soprattutto, internazionale, il quale ha condotto a soluzioni o prospettive di soluzioni non sempre concordanti. La ricerca ha la finalità di osservare alcuni degli effetti prodotti dall’applicazione del principio di significatività e rilevanza su certe informazioni contenute nei bilanci di esercizio. Attraverso tale osservazione è possibile verificare se e come tale principio, dall’enunciazione scarsamente operativa, sia applicato nel concreto. In particolare, la ricerca si focalizza sull’aspetto quantitativo del principio. La ricerca, di tipo induttivo, si basa su una indagine empirica (di natura descrittiva e non inferenziale) condotta su un campione di aziende italiane quotate.
Il principio di significatività e rilevanza nella prassi italiana: alla ricerca di un comportamento condiviso / Poli, Simone; Branciari, Sergio; Giuliani, Marco. - In: RIVISTA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI. - ISSN 0485-2281. - STAMPA. - 58:6(2007), pp. 1051-1078.
Il principio di significatività e rilevanza nella prassi italiana: alla ricerca di un comportamento condiviso
POLI, Simone
;BRANCIARI, Sergio;GIULIANI, MARCO
2007-01-01
Abstract
Tra i principi di redazione del bilancio di esercizio, quello di significatività e rilevanza si caratterizza per la più problematica connotazione operativa, giacché né la normativa civilistica né i principi contabili offrono indicazioni in merito alla sua applicazione concreta. Eppure, esso ha importanza notevolissima, perché fa dipendere l’indicazione di certe informazioni dall’esito positivo di un giudizio di significatività e rilevanza sulle stesse o su loro aspetti specifici. In altre parole, certe informazioni vanno offerte se e solo se risultino significative e rilevanti. Tale aspetto è ancora più importante se si pensa che dall’applicazione del principio di significatività e rilevanza può dipendere anche il rispetto di norme civilistiche che espressamente lo richiamano. Il principio di significatività e rilevanza è ormai da tempo al centro di un dibattito in seno alla comunità scientifica nazionale e, soprattutto, internazionale, il quale ha condotto a soluzioni o prospettive di soluzioni non sempre concordanti. La ricerca ha la finalità di osservare alcuni degli effetti prodotti dall’applicazione del principio di significatività e rilevanza su certe informazioni contenute nei bilanci di esercizio. Attraverso tale osservazione è possibile verificare se e come tale principio, dall’enunciazione scarsamente operativa, sia applicato nel concreto. In particolare, la ricerca si focalizza sull’aspetto quantitativo del principio. La ricerca, di tipo induttivo, si basa su una indagine empirica (di natura descrittiva e non inferenziale) condotta su un campione di aziende italiane quotate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.