L’inevitabile tecnicismo di quest’articolo metterà già a dura prova l’attenzione del lettore, perchè possa permettermi il lusso di annoiarlo in partenza con un’altra introduzione sull’Intelligenza Artificiale. Dovrei farlo perchè è in tale contesto che si colloca l’argomento affrontato in questo articolo: la “revisione delle conoscenze”. Solo mi pare importante precisare che per “stato cognitivo di un agente”, qui s’intende l’insieme di conoscenze da esso possedute e rappresentate mediante un opportuno linguaggio formale. In questo senso, anche un semplice “database relazionale” può costituire uno stato cognitivo, ma l’intero impianto concettuale della “belief revision” presupporrà stati cognitivi più complessi, in cui solo una parte delle informazioni contenute saranno esplicitamente rappresentate, rimanendo le altre in uno stato di potenziale derivabilità mediante opportune regole d’inferenza. Se l’agente opera in un mondo sufficientemente complesso e dinamico, il suo stato cognitivo è destinato ad evolvere per via di aggiornamenti, incrementi o perfezionamenti. Nuove informazioni possono essere percepite direttamente dal mondo esterno o possono essere comunicate da altri agenti. Nel caso in cui queste nuove informazioni risultino parzialmente o totalmente incompatibili con quanto già noto, la loro eventuale acquisizione dovrà essere accompagnata dalla contemporanea ritrattazione di altre conoscenze in cui si crede(va). Un agente intelligente deve essere capace di gestire razionalmente questi mutamenti del proprio stato cognitivo. .......

Norme e Metodi Razionali per il Cambiamento di Stato Cognitivo / Dragoni, Aldo Franco. - In: SISTEMI INTELLIGENTI. - ISSN 1120-9550. - Anno VIII, n° 3:(1996), pp. 403-439.

Norme e Metodi Razionali per il Cambiamento di Stato Cognitivo

DRAGONI, Aldo Franco
1996-01-01

Abstract

L’inevitabile tecnicismo di quest’articolo metterà già a dura prova l’attenzione del lettore, perchè possa permettermi il lusso di annoiarlo in partenza con un’altra introduzione sull’Intelligenza Artificiale. Dovrei farlo perchè è in tale contesto che si colloca l’argomento affrontato in questo articolo: la “revisione delle conoscenze”. Solo mi pare importante precisare che per “stato cognitivo di un agente”, qui s’intende l’insieme di conoscenze da esso possedute e rappresentate mediante un opportuno linguaggio formale. In questo senso, anche un semplice “database relazionale” può costituire uno stato cognitivo, ma l’intero impianto concettuale della “belief revision” presupporrà stati cognitivi più complessi, in cui solo una parte delle informazioni contenute saranno esplicitamente rappresentate, rimanendo le altre in uno stato di potenziale derivabilità mediante opportune regole d’inferenza. Se l’agente opera in un mondo sufficientemente complesso e dinamico, il suo stato cognitivo è destinato ad evolvere per via di aggiornamenti, incrementi o perfezionamenti. Nuove informazioni possono essere percepite direttamente dal mondo esterno o possono essere comunicate da altri agenti. Nel caso in cui queste nuove informazioni risultino parzialmente o totalmente incompatibili con quanto già noto, la loro eventuale acquisizione dovrà essere accompagnata dalla contemporanea ritrattazione di altre conoscenze in cui si crede(va). Un agente intelligente deve essere capace di gestire razionalmente questi mutamenti del proprio stato cognitivo. .......
1996
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