RIASSUNTO. Introduzione. Negli ultimi anni, una serie di studi clinici controllati e randomizzati sono stati effettuati per stabilire l’efficacia e la tollerabilità degli antipsicotici (AP) di seconda generazione nel Disturbo Bipolare (DB). Lo scopo di questa revisione della letteratura internazionale è quello di presentare i risultati degli studi finora pubblicati (1995-2005) sull’efficacia della quetiapina (QTP) nelle fasi acute e nella terapia di mantenimento del DB. Risultati. Nella mania bipolare la QTP ha dimostrato in cinque studi controllati, sia in monoterapia sia in terapia aggiuntiva a stabilizzatori dell’umore, di possedere (a dosaggi fino 800 mg/die) una buona efficacia “antimaniacale”. In uno studio multicentrico internazionale (studio BOLDER), la QTP (a dosaggi di 300-600 mg/die) ha dimostrato, inoltre, di possedere una significativa efficacia sui sintomi depressivi e ansiosi, in pazienti affetti da depressione bipolare. Risultati preliminari provenienti da due studi naturalistici a lungo termine hanno di recente documentato una buona attività della QTP anche nella prevenzione delle ricadute maniacali e depressive di pazienti bipolari. Conclusioni. La QTP si è dimostrata una terapia ben tollerata a breve e lungo termine nella maggior parte dei pazienti trattati; sedazione e sonnolenza sono stati gli effetti collaterali più di frequente riportati. L’impiego della QTP nel trattamento delle fasi acute (maniacale e depressiva) del DB è stato proposto anche dalle recenti linee-guida pubblicate dal CANMAT e dal TIMA. PAROLE CHIAVE: quetiapina, disturbo bipolare, mania bipolare, depressione bipolare, studi controllati randomizzati.
La quetiapina nel disturbo bipolare. Una rassegna sistematica degli studi internazionali / Bellantuono, Cesario; Nicoli, M.; Imperadore, G.; Vampini, C.. - In: RIVISTA DI PSICHIATRIA. - ISSN 0035-6484. - 41(1):(2006), pp. 1-9.
La quetiapina nel disturbo bipolare. Una rassegna sistematica degli studi internazionali
BELLANTUONO, Cesario;
2006-01-01
Abstract
RIASSUNTO. Introduzione. Negli ultimi anni, una serie di studi clinici controllati e randomizzati sono stati effettuati per stabilire l’efficacia e la tollerabilità degli antipsicotici (AP) di seconda generazione nel Disturbo Bipolare (DB). Lo scopo di questa revisione della letteratura internazionale è quello di presentare i risultati degli studi finora pubblicati (1995-2005) sull’efficacia della quetiapina (QTP) nelle fasi acute e nella terapia di mantenimento del DB. Risultati. Nella mania bipolare la QTP ha dimostrato in cinque studi controllati, sia in monoterapia sia in terapia aggiuntiva a stabilizzatori dell’umore, di possedere (a dosaggi fino 800 mg/die) una buona efficacia “antimaniacale”. In uno studio multicentrico internazionale (studio BOLDER), la QTP (a dosaggi di 300-600 mg/die) ha dimostrato, inoltre, di possedere una significativa efficacia sui sintomi depressivi e ansiosi, in pazienti affetti da depressione bipolare. Risultati preliminari provenienti da due studi naturalistici a lungo termine hanno di recente documentato una buona attività della QTP anche nella prevenzione delle ricadute maniacali e depressive di pazienti bipolari. Conclusioni. La QTP si è dimostrata una terapia ben tollerata a breve e lungo termine nella maggior parte dei pazienti trattati; sedazione e sonnolenza sono stati gli effetti collaterali più di frequente riportati. L’impiego della QTP nel trattamento delle fasi acute (maniacale e depressiva) del DB è stato proposto anche dalle recenti linee-guida pubblicate dal CANMAT e dal TIMA. PAROLE CHIAVE: quetiapina, disturbo bipolare, mania bipolare, depressione bipolare, studi controllati randomizzati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.