Il principio di derivazione rafforzata nella delega fiscale. L'intervento del d.lg 13 dicembre 2024 n. 192 in attuazione dei criteri direttivi di razionalizzazione e semplificazione dei regimi di riallineamento

L’obiettivo di un graduale superamento del “doppio binario” contabile e fiscale, anche mediante una semplificazione dei regimi di riallineamento dei valori fiscali a quelli contabili, è stato uno dei criteri direttivi della recente riforma fiscale. Il rafforzamento del processo di avvicinamento dei valori fiscali a quelli civilistici, con la previsione della possibilità di limitare le variazioni in aumento ed in diminuzione da apportare alle risultanze del conto economico, ha la finalità di semplificare e razionalizzare i relativi criteri di calcolo al fine di ridurre gli adempimenti amministrativi. Strettamente collegata a tale finalità è la realizzazione e la semplificazione dei regimi di riallineamento, mediante una disciplina omogenea ed un trattamento fiscale uniforme per tutte le fattispecie rilevanti (comprese quelle relative al cambiamento dell’assetto contabile), nonché una limitazione dei possibili “arbitraggi” in sede di determinazione di valori fiscalmente riconosciuti. Il dibattito teorico circa i rapporti fra reddito imponibile e reddito civilistico che si è sviluppato nel tempo, ha avuto il centro nevralgico proprio in relazione al sempre maggiore impatto recato dalle “interferenze fiscali”, in una dialettica tra modelli di riferimento: in questa prospettiva le scienze aziendalistiche hanno sempre ravvisato l’esigenza di rapportare il prelievo ad una reale sostanza economica, ponendo in luce come più stretto è il legame tra reddito d’impresa e risultato del conto economico, maggiore è l’influenza dei sistemi contabili sulla misura dell’imponibile.