The above judgment sets out the interesting principle according to which the so-called informal art can be legally protected, because the protection of the artwork is closely linked to creativity, that is form and not idea. However, it is questionable that the new “semantic gap” proposed by the Court of Cassation is sufficient on its own to identify the existence of copyright plagiarism, in the absence of legal boundaries within which to subsume the latter figure. In terms of liability, however, the judgment considers the person who markets the plagiarised artwork jointly and severally liable with the artist in view of his professional activity.

La sentenza in epigrafe enuncia l’interessante principio secondo cui anche le opere d’arte c.d. informale possono essere giuridicamente tutelate, in quanto la protezione dell’opera è strettamente connessa alla creatività, intesa come forma e non come idea. Risulta tuttavia discutibile che il nuovo criterio dello “scarto semantico” proposto dalla Corte di Cassazione sia da solo sufficiente ad individuare la sussistenza del plagio d’autore, in assenza di confini giuridici precisi entro cui sussumere tale ultima figura. Sul piano della responsabilità, invece, la sentenza considera solidalmente responsabile con l’artista di opere d’arte plagiarie colui che ne dà concreta diffusione mediante commercializzazione, in considerazione dell’attività professionale svolta.

La responsabilità del gallerista d'arte nella commercializzazione di opere d'arte informale plagiarie / D'Ottavio, Matilde. - In: RASSEGNA DI DIRITTO DELLA MODA E DELLE ARTI. - ISSN 2785-6259. - 1/2022:(2022), pp. 281-293.

La responsabilità del gallerista d'arte nella commercializzazione di opere d'arte informale plagiarie

Matilde D'Ottavio
2022-01-01

Abstract

The above judgment sets out the interesting principle according to which the so-called informal art can be legally protected, because the protection of the artwork is closely linked to creativity, that is form and not idea. However, it is questionable that the new “semantic gap” proposed by the Court of Cassation is sufficient on its own to identify the existence of copyright plagiarism, in the absence of legal boundaries within which to subsume the latter figure. In terms of liability, however, the judgment considers the person who markets the plagiarised artwork jointly and severally liable with the artist in view of his professional activity.
2022
La sentenza in epigrafe enuncia l’interessante principio secondo cui anche le opere d’arte c.d. informale possono essere giuridicamente tutelate, in quanto la protezione dell’opera è strettamente connessa alla creatività, intesa come forma e non come idea. Risulta tuttavia discutibile che il nuovo criterio dello “scarto semantico” proposto dalla Corte di Cassazione sia da solo sufficiente ad individuare la sussistenza del plagio d’autore, in assenza di confini giuridici precisi entro cui sussumere tale ultima figura. Sul piano della responsabilità, invece, la sentenza considera solidalmente responsabile con l’artista di opere d’arte plagiarie colui che ne dà concreta diffusione mediante commercializzazione, in considerazione dell’attività professionale svolta.
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