La conservazione del patrimonio culturale italiano è motivata dalla sua unicità, dalla sua rarità e dal suo inestimabile valore. Tale attività, però, è costantemente minacciata sia da fattori umani, come smarrimento, falsificazione e alterazione, che comportano una perdita per il bilancio dello Stato, sia da fattori naturali, come il tempo, che causano il deperimento e la rovina dei beni appartenenti al nostro patrimonio culturale, così sottraendoli alla fruizione pubblica, con inevitabili perdite dell’informazione storica. La soluzione potrebbe essere quella di abbandonare definitivamente una concezione puramente statico-conservativa della tutela del patrimonio culturale in favore di una concezione dinamica, sfruttando l’enorme potenziale che può offrire oggi la tecnologia. In due parole: digitalizzazione e blockchain. Scopo del presente lavoro è quello di ipotizzare l’applicazione di tale tecnologia al settore del patrimonio artistico culturale, con particolare considerazione di quello di tipo immobiliare, prendendo in considerazione gli effetti favorevoli che ciò potrebbe comportare nell’àmbito del sistema tributario, anche in una prospettiva de iure condendo.
BREVI NOTE IN TEMA DI TECNOLOGIA, TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE E SISTEMA TRIBUTARIO. OVVEROSIA: IL PATRIMONIO CULTURALE AL TEMPO DELLA BLOCKCHAIN / Giaccaglia, Michele. - In: IL FORO AMMINISTRATIVO. - ISSN 2284-2799. - STAMPA. - 7-8(2020), pp. 1571-1590.
BREVI NOTE IN TEMA DI TECNOLOGIA, TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE E SISTEMA TRIBUTARIO. OVVEROSIA: IL PATRIMONIO CULTURALE AL TEMPO DELLA BLOCKCHAIN
Giaccaglia, MIchele
2020-01-01
Abstract
La conservazione del patrimonio culturale italiano è motivata dalla sua unicità, dalla sua rarità e dal suo inestimabile valore. Tale attività, però, è costantemente minacciata sia da fattori umani, come smarrimento, falsificazione e alterazione, che comportano una perdita per il bilancio dello Stato, sia da fattori naturali, come il tempo, che causano il deperimento e la rovina dei beni appartenenti al nostro patrimonio culturale, così sottraendoli alla fruizione pubblica, con inevitabili perdite dell’informazione storica. La soluzione potrebbe essere quella di abbandonare definitivamente una concezione puramente statico-conservativa della tutela del patrimonio culturale in favore di una concezione dinamica, sfruttando l’enorme potenziale che può offrire oggi la tecnologia. In due parole: digitalizzazione e blockchain. Scopo del presente lavoro è quello di ipotizzare l’applicazione di tale tecnologia al settore del patrimonio artistico culturale, con particolare considerazione di quello di tipo immobiliare, prendendo in considerazione gli effetti favorevoli che ciò potrebbe comportare nell’àmbito del sistema tributario, anche in una prospettiva de iure condendo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.