Il carico sproporzionato di problemi che hanno colpito le persone con disabilità e le loro famiglie durante la pandemia Covid-19

La titolarità dei diritti umani introdotto dalla Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità delle Nazioni Unite spesso non viene ancora applicata a queste persone in Italia. Invisibili ai sistemi di emergenza, nonostante le indicazioni della comunità internazionale, discriminate e stigmatizzate da associazioni come la SIAARTI, che in presenza di limitate risorse per contrastare il coronavirus proponevano nel triage medico di non assistere le persone anziane e le persone con disabilità grave, fortemente colpite nel lockdown nei servizi a loro dedicati (scuola inclusiva, attività riabilitative, scarsità di servizi a domicilio), le persone con disabilità sono state falcidiate nelle residenze che avrebbero dovuto proteggerle. Per evitare il ripresentarsi di queste criticità, si propone la trasformazione del welfare verso obiettivi di inclusione, empowerment e piena partecipazione, fortemente ancorato alle comunità, alla personalizzazione degli interventi, al mantenimento nel proprio ambiente di vita.