L’esclusione aprioristica del sesso femminile dagli studi preclinici e clinici ha una profonda valenza bioetica, in quanto impedisce l’attuazione dei fondamentali principi di beneficialità/non maleficenza, di autonomia/autodeterminazione e di giustizia/equo accesso alle cure. La scarsa rappresentatività e la mancanza i dati differenziati per sesso, sia prima sia dopo l’immissione in commercio, pertanto, costituisce un fattore di discriminazione per la salute delle donne e riveste una grande rilevanza sociale.

Esclusione del sesso femminile dagli studi preclinici e clinici: quando la neutralità diventa bias. Una riflessione bioetica / Borgia, Luisa.. - In: SITOX INFORMA. - ISSN 2282-5738. - STAMPA. - 2:(2023), pp. 10-18.

Esclusione del sesso femminile dagli studi preclinici e clinici: quando la neutralità diventa bias. Una riflessione bioetica

Borgia Luisa.
2023-01-01

Abstract

L’esclusione aprioristica del sesso femminile dagli studi preclinici e clinici ha una profonda valenza bioetica, in quanto impedisce l’attuazione dei fondamentali principi di beneficialità/non maleficenza, di autonomia/autodeterminazione e di giustizia/equo accesso alle cure. La scarsa rappresentatività e la mancanza i dati differenziati per sesso, sia prima sia dopo l’immissione in commercio, pertanto, costituisce un fattore di discriminazione per la salute delle donne e riveste una grande rilevanza sociale.
2023
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/336040
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