Il presente articolo è rivolto a fornire un inquadramento generale e programmatico in ordine alla corretta e simbiotica implementazione di un Voluntary Disclosure Program all’interno dell’ordinamento giuridico nazionale. Un siffatto intento, prende avvio da una necessaria panoramica di respiro internazionale, sottoponendo a bilanciata esegesi i suggerimenti e le risultanze profuse dall’OCSE nell’attività di studio e connotazione degli estremi giuridici dell’istituto de quo. Brevemente, si analizzeranno le finalità ideologiche di un programma di collaborazione volontaria, giungendo alla chirurgica disamina della recente novella legislativa, apprestata dall’art. 7, D.l. n.193/2016. Al riguardo, particolare interesse sarà devoluto all’inquadramento delle novità introdotte rispetto alla precedente edizione della collaborazione volontaria; mettendo in luce gli aspetti di miglioramento organico della disciplina in contrapposizione alle complicazioni procedurali ed alle problematiche, lasciate insolute, sollevate dalla precedente normazione. Specificatamente, si cercherà di porre in evidenza la soluzione di continuità insistente tra una produzione legislativa caratterizzata da reiterazioni di istituti giuridici volti a favorire l’emersione dei capitali illecitamente costituiti/detenuti all’estero, e la volontà di addivenire ad un sistema tributario capace di rendere effettiva, attuale e misurabile la tax compliance del contribuente.

Voluntary disclosure/bis: questioni programmatiche, novità accattivanti ed obiettivi mancati / Castagnari, Filippo. - In: INNOVAZIONE E DIRITTO. - ISSN 1825-9871. - ELETTRONICO. - 6-2016(2016), pp. 77-105.

Voluntary disclosure/bis: questioni programmatiche, novità accattivanti ed obiettivi mancati

CASTAGNARI, FILIPPO
2016-01-01

Abstract

Il presente articolo è rivolto a fornire un inquadramento generale e programmatico in ordine alla corretta e simbiotica implementazione di un Voluntary Disclosure Program all’interno dell’ordinamento giuridico nazionale. Un siffatto intento, prende avvio da una necessaria panoramica di respiro internazionale, sottoponendo a bilanciata esegesi i suggerimenti e le risultanze profuse dall’OCSE nell’attività di studio e connotazione degli estremi giuridici dell’istituto de quo. Brevemente, si analizzeranno le finalità ideologiche di un programma di collaborazione volontaria, giungendo alla chirurgica disamina della recente novella legislativa, apprestata dall’art. 7, D.l. n.193/2016. Al riguardo, particolare interesse sarà devoluto all’inquadramento delle novità introdotte rispetto alla precedente edizione della collaborazione volontaria; mettendo in luce gli aspetti di miglioramento organico della disciplina in contrapposizione alle complicazioni procedurali ed alle problematiche, lasciate insolute, sollevate dalla precedente normazione. Specificatamente, si cercherà di porre in evidenza la soluzione di continuità insistente tra una produzione legislativa caratterizzata da reiterazioni di istituti giuridici volti a favorire l’emersione dei capitali illecitamente costituiti/detenuti all’estero, e la volontà di addivenire ad un sistema tributario capace di rendere effettiva, attuale e misurabile la tax compliance del contribuente.
2016
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