La ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 2016 si presenta complessa e controversa. Una politica efficace non può limitarsi a risposte contingenti, ignorando l’intenso e prolungato spopolamento che sta lacerando il tessuto sociale di contesti fragili, particolarmente esposti alle calamità naturali. La comprensione di tale fenomeno richiede l’apporto di una pluralità di discipline e la necessita di un’analisi su scala infracomunale. Il centro abitato costituisce una proficua unità di studio, in cui si saldano dinamiche economiche, sociali e istituzionali. La ricostruzione dell’evoluzione dei centri abitati del cratere sismico dell’Italia centrale dal 1931 al 2011 consente di individuare le comunità scomparse o in profondo declino demografico, definisce l’entità dell’abbandono, stimola una riflessione sulla portata, modalità e finalità degli interventi da attuare. La validità della ricostruzione post-terremoto sarà determinata dalla tempestività nella risposta alle emergenze dettate dal sisma ma soprattutto dalla capacità di scrutare nuovi percorsi per contrastare l’apparentemente ineluttabile declino dell’area.
Una geografia dell’abbandono. Centri abitati e spopolamento nell'area del sisma del 2016 nell'Appennino centrale / Morettini, Gabriele; Chiapparino, Francesco. - (2019), pp. 173-178.
Una geografia dell’abbandono. Centri abitati e spopolamento nell'area del sisma del 2016 nell'Appennino centrale
Morettini, Gabriele;Chiapparino, Francesco
2019-01-01
Abstract
La ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 2016 si presenta complessa e controversa. Una politica efficace non può limitarsi a risposte contingenti, ignorando l’intenso e prolungato spopolamento che sta lacerando il tessuto sociale di contesti fragili, particolarmente esposti alle calamità naturali. La comprensione di tale fenomeno richiede l’apporto di una pluralità di discipline e la necessita di un’analisi su scala infracomunale. Il centro abitato costituisce una proficua unità di studio, in cui si saldano dinamiche economiche, sociali e istituzionali. La ricostruzione dell’evoluzione dei centri abitati del cratere sismico dell’Italia centrale dal 1931 al 2011 consente di individuare le comunità scomparse o in profondo declino demografico, definisce l’entità dell’abbandono, stimola una riflessione sulla portata, modalità e finalità degli interventi da attuare. La validità della ricostruzione post-terremoto sarà determinata dalla tempestività nella risposta alle emergenze dettate dal sisma ma soprattutto dalla capacità di scrutare nuovi percorsi per contrastare l’apparentemente ineluttabile declino dell’area.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.