The most important target of minimally invasive surgery is to obtain the best therapeutic effect with the least iatrogenic injury. In this background, a pivotal role in contemporary neurosurgery is played by the supraorbital keyhole approach (SKA) proposed by Perneczky for anterior cranial base surgery and endoscopic endonasal approach (EEA). In this study, these approaches presented as a possible valid alternative to the traditional craniotomies in anterior cranial fossa meningioma removal. From January 2008 to January 2022 at our department, 66 patients underwent anterior cranial base meningioma removal. 34 patients (51.8%) were treated by SKA group, 25 (38.8%) by EEA and 7 (9.25%) patients with an combined (group CO), all affected by tumor lesions of the anterior skull base. A clinical and neuroradiological pre- and postoperative evaluation were performed, with attention to eventual complications, length of surgical procedure, and hospitalization. Compared to traditional approaches the supraorbital key-hole approach and endoscopic approach were associated neither to a greater range of postoperative complications nor to a longer surgical procedure and hospitalization while permitting the same lesion control. With these techniques minimization of brain exposition and manipulation with reduction of unwanted iatrogenic injuries, neurovascular structures preservation, and a better aesthetic result are possible. In our experience, a significant trend emerges towards achieving complete resection of the neoplasm with a lower number of complications in the SKA; while in the SKA a better outcome of visual function was obtained. The choice of a transcranial or endoscopic endonasal is based on the characteristics of the tumor, the skills of the surgeon and the clinical condition of the patient. To better compare the different approaches, dissection was carried out on a cadaver at the anatomy laboratory, directed by Prof Prats-Galino and Somma in Barcelona. A study was performed on six cadaver heads. Each cadaver underwent an EEA, right SKA, left minipterional approach and right intermisferic approach. For each approach practiced on each head it was possible to perform qualitative and quantitative analysis.

Le patologie tumorali del basicranio anteriore rappresentano un’importante sfida per la neurochirurgia. Negli ultimi anni le tecniche chirurgiche sono migliorate e perfezionate allo scopo di determinare un’asportazione sempre più radicale della patologia tumorale, preservando le strutture neurovascolari in assenza di manipolazione del parenchima cerebrale. Si è passati dalla tecnica open craniotomica alla tecnica mininvasiva sia microchirurgica che endoscopica. Il nostro studio vuolesottolineare i vantaggi e gli svantaggi della tecnica endoscopica endo-nasale estesa (EEA) e dell’approccio sopraorbitario (SKA) per l’asportazione dei tumori del basicranio, sottolineando ancheil rafforzamento del risultato che avviene unendo i vantaggi delle due tecniche (approccio combinato). Lo studio è stato condotto su 66 pazienti operati presso la nostra Istituzione dal 2008 al 2022, considerando al periodo del Covid: 34 pazienti sono stati sottoposti a SKA ( 51,8%), 25 pazienti (38.8%) ad EEA e 7 (9.25%) pazienti ad approccio combinato, per asportazione di lesione del basicranio anteriore. Tutti i pazienti sono stati sottoposto a studi radiologi pre ed post-operatori, con un follow-up ad un anno. Uno studio statistico ha permesso la comparazione dei due approcci con risultati statisticamente significativi. A completamento dei dati raccolti ed elaborati riguardo la tecnica chirurgica, si è aggiunta la possibilità di uno studio anatomico degli approcci su cadavere. Abbiamo aggiunto ai due approcci usati nella pratica chirurgica (SKA e EEA), l’approccio minipterionale sinistro e l’approccio interemisferico destro. La dissezione anatomica-chirurgica delle teste è stata svolta presso il Laboratorio di Neuronatomia Chirurgica ( LSNA: laboratory of Surgical Neuroanatomy) di Barcellona, diretto dal Prof. Alberto Prats-Galino e dal Prof. Alberto di Somma. La dissezione è stata fatta su 6 teste. Per ogni testa è stato possibile praticare i 4 approcci. Mediante sistema di navigazione e software Amira è stato possibile eseguire l’analisi qualitativa e quantitativa (working area e surgical freedom) per ogni approccio per ogni testa e compararli

Approccio mini-invasivo keyhole sovraorbitario versus endoscopico endonasale per i tumori del basicranio anteriore: vantaggi e svantaggi in rapporto ai differenti corridoi chirurgici. Vantaggi dell’approccio combinato. Studio anatomico degli approcci chirurgici su cadavere / DI SOMMA, LUCIA GIOVANNA MARIA. - (2024 Jun 03).

Approccio mini-invasivo keyhole sovraorbitario versus endoscopico endonasale per i tumori del basicranio anteriore: vantaggi e svantaggi in rapporto ai differenti corridoi chirurgici. Vantaggi dell’approccio combinato. Studio anatomico degli approcci chirurgici su cadavere.

DI SOMMA, LUCIA GIOVANNA MARIA
2024-06-03

Abstract

The most important target of minimally invasive surgery is to obtain the best therapeutic effect with the least iatrogenic injury. In this background, a pivotal role in contemporary neurosurgery is played by the supraorbital keyhole approach (SKA) proposed by Perneczky for anterior cranial base surgery and endoscopic endonasal approach (EEA). In this study, these approaches presented as a possible valid alternative to the traditional craniotomies in anterior cranial fossa meningioma removal. From January 2008 to January 2022 at our department, 66 patients underwent anterior cranial base meningioma removal. 34 patients (51.8%) were treated by SKA group, 25 (38.8%) by EEA and 7 (9.25%) patients with an combined (group CO), all affected by tumor lesions of the anterior skull base. A clinical and neuroradiological pre- and postoperative evaluation were performed, with attention to eventual complications, length of surgical procedure, and hospitalization. Compared to traditional approaches the supraorbital key-hole approach and endoscopic approach were associated neither to a greater range of postoperative complications nor to a longer surgical procedure and hospitalization while permitting the same lesion control. With these techniques minimization of brain exposition and manipulation with reduction of unwanted iatrogenic injuries, neurovascular structures preservation, and a better aesthetic result are possible. In our experience, a significant trend emerges towards achieving complete resection of the neoplasm with a lower number of complications in the SKA; while in the SKA a better outcome of visual function was obtained. The choice of a transcranial or endoscopic endonasal is based on the characteristics of the tumor, the skills of the surgeon and the clinical condition of the patient. To better compare the different approaches, dissection was carried out on a cadaver at the anatomy laboratory, directed by Prof Prats-Galino and Somma in Barcelona. A study was performed on six cadaver heads. Each cadaver underwent an EEA, right SKA, left minipterional approach and right intermisferic approach. For each approach practiced on each head it was possible to perform qualitative and quantitative analysis.
3-giu-2024
Le patologie tumorali del basicranio anteriore rappresentano un’importante sfida per la neurochirurgia. Negli ultimi anni le tecniche chirurgiche sono migliorate e perfezionate allo scopo di determinare un’asportazione sempre più radicale della patologia tumorale, preservando le strutture neurovascolari in assenza di manipolazione del parenchima cerebrale. Si è passati dalla tecnica open craniotomica alla tecnica mininvasiva sia microchirurgica che endoscopica. Il nostro studio vuolesottolineare i vantaggi e gli svantaggi della tecnica endoscopica endo-nasale estesa (EEA) e dell’approccio sopraorbitario (SKA) per l’asportazione dei tumori del basicranio, sottolineando ancheil rafforzamento del risultato che avviene unendo i vantaggi delle due tecniche (approccio combinato). Lo studio è stato condotto su 66 pazienti operati presso la nostra Istituzione dal 2008 al 2022, considerando al periodo del Covid: 34 pazienti sono stati sottoposti a SKA ( 51,8%), 25 pazienti (38.8%) ad EEA e 7 (9.25%) pazienti ad approccio combinato, per asportazione di lesione del basicranio anteriore. Tutti i pazienti sono stati sottoposto a studi radiologi pre ed post-operatori, con un follow-up ad un anno. Uno studio statistico ha permesso la comparazione dei due approcci con risultati statisticamente significativi. A completamento dei dati raccolti ed elaborati riguardo la tecnica chirurgica, si è aggiunta la possibilità di uno studio anatomico degli approcci su cadavere. Abbiamo aggiunto ai due approcci usati nella pratica chirurgica (SKA e EEA), l’approccio minipterionale sinistro e l’approccio interemisferico destro. La dissezione anatomica-chirurgica delle teste è stata svolta presso il Laboratorio di Neuronatomia Chirurgica ( LSNA: laboratory of Surgical Neuroanatomy) di Barcellona, diretto dal Prof. Alberto Prats-Galino e dal Prof. Alberto di Somma. La dissezione è stata fatta su 6 teste. Per ogni testa è stato possibile praticare i 4 approcci. Mediante sistema di navigazione e software Amira è stato possibile eseguire l’analisi qualitativa e quantitativa (working area e surgical freedom) per ogni approccio per ogni testa e compararli
sovraorbital approach; endonasal endoscopic approach; surgical freedom; working area; specimen; anatomy
approccio sopraorbitario; tecnica endoscopica endo-nasale estesa; surgical freedom; area di lavoro; campione; anatomia
DI Somma, Alberto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/329518
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