La ripartizione dell’onere probatorio nei licenziamenti discriminatori è un tema centrale, particolarmente rilevante dopo le riforme introdotte dalla legge n. 92/2012 e dal d.lgs. n. 23/2015. Il licenziamento discriminatorio è considerato con particolare disvalore, e l’onere della prova se posto in capo ai lavoratori può rappresentare un problema di effettività della tutela; di conseguenza, molte giurisdizioni, inclusa l’Italia, hanno introdotto meccanismi per agevolare l’onere probatorio. Diversamente, per il licenziamento ritorsivo, sebbene per certi versi sovrapponibile al licenziamento discriminatorio, non erano previsti alleggerimenti probatori per il lavoratore, creando, dunque evidenti incoerenze. Nell’ultimo triennio, le Direttive dell’Unione Europea hanno influenzato significativamente la legislazione nazionale degli Stati membri, inclusa l’Italia, ad introdurre meccanismi che mirano a spostare l’onere della prova dal lavoratore al datore di lavoro per alcune ipotesi di licenziamenti che presentano le caratteristiche della ritorsione.

Riflessioni sull’onere della prova nel licenziamento discriminatorio e nel licenziamento ritorsivo / Torsello, Laura. - In: VARIAZIONI SU TEMI DI DIRITTO DEL LAVORO. - ISSN 2499-4650. - STAMPA. - Fascicolo straordinario(2024), pp. 100-126.

Riflessioni sull’onere della prova nel licenziamento discriminatorio e nel licenziamento ritorsivo

Laura Torsello
2024-01-01

Abstract

La ripartizione dell’onere probatorio nei licenziamenti discriminatori è un tema centrale, particolarmente rilevante dopo le riforme introdotte dalla legge n. 92/2012 e dal d.lgs. n. 23/2015. Il licenziamento discriminatorio è considerato con particolare disvalore, e l’onere della prova se posto in capo ai lavoratori può rappresentare un problema di effettività della tutela; di conseguenza, molte giurisdizioni, inclusa l’Italia, hanno introdotto meccanismi per agevolare l’onere probatorio. Diversamente, per il licenziamento ritorsivo, sebbene per certi versi sovrapponibile al licenziamento discriminatorio, non erano previsti alleggerimenti probatori per il lavoratore, creando, dunque evidenti incoerenze. Nell’ultimo triennio, le Direttive dell’Unione Europea hanno influenzato significativamente la legislazione nazionale degli Stati membri, inclusa l’Italia, ad introdurre meccanismi che mirano a spostare l’onere della prova dal lavoratore al datore di lavoro per alcune ipotesi di licenziamenti che presentano le caratteristiche della ritorsione.
2024
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