Gli studi professionali sono un’importante e diffusa realtà economica e presentano dei tratti caratteristici, quali l’elevata concentrazione di conoscenze e la bassa intensità di capitale fisico e tangibile, che li differenziano dalle altre imprese. Tuttavia, al loro interno, è possibile distinguere le attività classiche o regolate (professioni contabili, legali e architetti) da quelle più innovative (consulenti aziendali), che mostrano un crescente utilizzo di software e artificial intelligence. Tali distinzioni si riflettono sulle particolarità valutative degli studi professionali, specie di quelli in forma societaria.Il tema della valutazione degli studi professionali è oggi di particolare attualità per la presenza di operazioni di compravendita conseguenti a passaggi generazionali e, soprattutto, per il ricorrere di processi di integrazione tra studi volti a creare realtà di maggiori dimensioni e, sovente, multidisciplinari in grado di avere una maggiore capacità competitiva e di rispondere in modo più efficace ed efficiente alle mutevoli e complesse richieste del mercato nonché ai crescenti obblighi imposti a carico degli operatori economici e degli stessi studi da parte del quadro regolamentare. Sul punto si segnala anche che, stanti le particolarità che caratterizzano gli studi professionali dal punto di vista dei driver del valore, della base informativa, del quadro regolamentare, delle prassi di settore, ecc. i tradizionali approcci, metodi e parametri di valutazione d’azienda non possono essere adottati immediatamente ma devono essere adattati allo specifico contesto. Su tale premessa, il presente articolo analizza i principali aspetti, problematiche e soluzioni applicative legate alla valutazione degli studi professionali.
La valutazione degli studi professionali / Bernini, Francesca; Giuliani, Marco; La Rosa, Fabio. - In: RIVISTA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI. - ISSN 0485-2281. - STAMPA. - 74:3(2023), pp. 421-435.
La valutazione degli studi professionali
Giuliani Marco;
2023-01-01
Abstract
Gli studi professionali sono un’importante e diffusa realtà economica e presentano dei tratti caratteristici, quali l’elevata concentrazione di conoscenze e la bassa intensità di capitale fisico e tangibile, che li differenziano dalle altre imprese. Tuttavia, al loro interno, è possibile distinguere le attività classiche o regolate (professioni contabili, legali e architetti) da quelle più innovative (consulenti aziendali), che mostrano un crescente utilizzo di software e artificial intelligence. Tali distinzioni si riflettono sulle particolarità valutative degli studi professionali, specie di quelli in forma societaria.Il tema della valutazione degli studi professionali è oggi di particolare attualità per la presenza di operazioni di compravendita conseguenti a passaggi generazionali e, soprattutto, per il ricorrere di processi di integrazione tra studi volti a creare realtà di maggiori dimensioni e, sovente, multidisciplinari in grado di avere una maggiore capacità competitiva e di rispondere in modo più efficace ed efficiente alle mutevoli e complesse richieste del mercato nonché ai crescenti obblighi imposti a carico degli operatori economici e degli stessi studi da parte del quadro regolamentare. Sul punto si segnala anche che, stanti le particolarità che caratterizzano gli studi professionali dal punto di vista dei driver del valore, della base informativa, del quadro regolamentare, delle prassi di settore, ecc. i tradizionali approcci, metodi e parametri di valutazione d’azienda non possono essere adottati immediatamente ma devono essere adattati allo specifico contesto. Su tale premessa, il presente articolo analizza i principali aspetti, problematiche e soluzioni applicative legate alla valutazione degli studi professionali.File | Dimensione | Formato | |
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