La crisi finanziaria del 2008 ha forzato la comunità economica a riconsiderare i fondamenti teorici e gli strumenti d'azione sulla quale si è appoggiata per anni. Negli ultimi due decenni, con l'obiettivo di spiegare e affrontare la bassa crescita economica, il pensiero accademico ha prodotto nuove teorie economiche mentre le istituzioni governative hanno ampliato gli strumenti d'azione dispiegando misure non convenzionali. Circa il pensiero accademico, la teoria della Stagnazione Secolare (Summers, 2015), identificando l'invecchiamento e la disuguaglianza reddituale come determinanti strutturali della bassa crescita economica, è una delle ipotesi più accreditate. Il seguente lavoro, inserendosi in questo quadro di ricerca economica, contribuisce lungo quattro dimensioni. Il primo capitolo presenta una rassegna del dibattito macroeconomico frutto della Grande Crisi Finanziaria, partendo dalla teoria della Stagnazione Secolare e analizzando le varie alternative proposte, ortodosse e non. Il secondo capitolo replica il modello di Eggertsson et al. (2019) sfruttando una diversa tecnica computazionale inclusa nel software Dynare (Adjemian et al. 2022), con l'obiettivo di contribuire al campo delle replicazioni, nonché di abbassare le barriere d'ingresso nel lavorare con modelli quantitativi. I due capitoli finali considerando l'Italia come caso studio, esaminano alcuni aspetti della Stagnazione Secolare. Il terzo, utilizzando un modello overlapping (OLG), determina se il fattore migratorio risulta quantitativamente rilevante nello smorzare il declino dei tassi d'interesse. Il quarto invece, sfruttando una metodologia Shift-Share, indaga gli effetti d'invecchiamento e diseguaglianza reddituale sul risparmio aggregato e determina quale risulta dominante.
Giulia Bettin and Federico Giri / Crescentini, Alex. - (2023 Jun 12).
Giulia Bettin and Federico Giri
CRESCENTINI, ALEX
2023-06-12
Abstract
La crisi finanziaria del 2008 ha forzato la comunità economica a riconsiderare i fondamenti teorici e gli strumenti d'azione sulla quale si è appoggiata per anni. Negli ultimi due decenni, con l'obiettivo di spiegare e affrontare la bassa crescita economica, il pensiero accademico ha prodotto nuove teorie economiche mentre le istituzioni governative hanno ampliato gli strumenti d'azione dispiegando misure non convenzionali. Circa il pensiero accademico, la teoria della Stagnazione Secolare (Summers, 2015), identificando l'invecchiamento e la disuguaglianza reddituale come determinanti strutturali della bassa crescita economica, è una delle ipotesi più accreditate. Il seguente lavoro, inserendosi in questo quadro di ricerca economica, contribuisce lungo quattro dimensioni. Il primo capitolo presenta una rassegna del dibattito macroeconomico frutto della Grande Crisi Finanziaria, partendo dalla teoria della Stagnazione Secolare e analizzando le varie alternative proposte, ortodosse e non. Il secondo capitolo replica il modello di Eggertsson et al. (2019) sfruttando una diversa tecnica computazionale inclusa nel software Dynare (Adjemian et al. 2022), con l'obiettivo di contribuire al campo delle replicazioni, nonché di abbassare le barriere d'ingresso nel lavorare con modelli quantitativi. I due capitoli finali considerando l'Italia come caso studio, esaminano alcuni aspetti della Stagnazione Secolare. Il terzo, utilizzando un modello overlapping (OLG), determina se il fattore migratorio risulta quantitativamente rilevante nello smorzare il declino dei tassi d'interesse. Il quarto invece, sfruttando una metodologia Shift-Share, indaga gli effetti d'invecchiamento e diseguaglianza reddituale sul risparmio aggregato e determina quale risulta dominante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.