Nel settore degli investimenti internazionali e nell'arbitrato in materia di investimenti in particolare è diffuso il riferimento a fonti esterne di diritto internazionale al fine di chiarire la portata di regole e standard eccessivamente elastiche e di incerta perimetrazione. La fonte esterna che viene maggiormente utilizzata, alla luce di un'indagine comparativa, è rappresentata dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e numerosi sono i lodi arbitrali che si avvalgono dell'interpretazione fornita dalla Corte di Strasburgo in ordine all'art. 1, Prot. 1 CEDU. L'individuazione degli strumenti attraverso i quali è tecnicamente praticabile l'utilizzo di tali fonti esterne costituisce un tema ancora poco esplorato da parte della dottrina. Solitamente tale tecnica argomentativa poggia o sull'interpretazione sistemica ex art. 31 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati o sull'interpretazione analogica. Nel lavoro sono esposte le ragioni per cui si ritiene preferibile quest'ultimo approccio, il quale sul piano sistematico ha il pregio di disvelare la sussistenza di evidenti punti di contatto tra la proprietà e gli investimenti nel diritto internazionale.
Common Features of the Right to Property and International Investments: Evidence from the use of ECtHR Case-law in Investment Tribunals' Decisions / Ruoppo, Roberto. - In: THE ITALIAN REVIEW OF INTERNATIONAL AND COMPARATIVE LAW. - ISSN 2772-5650. - ELETTRONICO. - (2022), pp. 1-23.
Common Features of the Right to Property and International Investments: Evidence from the use of ECtHR Case-law in Investment Tribunals' Decisions
Roberto Ruoppo
2022-01-01
Abstract
Nel settore degli investimenti internazionali e nell'arbitrato in materia di investimenti in particolare è diffuso il riferimento a fonti esterne di diritto internazionale al fine di chiarire la portata di regole e standard eccessivamente elastiche e di incerta perimetrazione. La fonte esterna che viene maggiormente utilizzata, alla luce di un'indagine comparativa, è rappresentata dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e numerosi sono i lodi arbitrali che si avvalgono dell'interpretazione fornita dalla Corte di Strasburgo in ordine all'art. 1, Prot. 1 CEDU. L'individuazione degli strumenti attraverso i quali è tecnicamente praticabile l'utilizzo di tali fonti esterne costituisce un tema ancora poco esplorato da parte della dottrina. Solitamente tale tecnica argomentativa poggia o sull'interpretazione sistemica ex art. 31 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati o sull'interpretazione analogica. Nel lavoro sono esposte le ragioni per cui si ritiene preferibile quest'ultimo approccio, il quale sul piano sistematico ha il pregio di disvelare la sussistenza di evidenti punti di contatto tra la proprietà e gli investimenti nel diritto internazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.