La dubbia legittimità dell'usucapione pubblica alla luce della Convenzione europea dei diritti dell'uomo

L'usucapione pubblica costituisce uno strumento di privazione del bene ai danni del privato ed in favore della pubblica amministrazione che si verifica in presenza di alcune condizioni di fatto. La criticità dell'istituto è riconducibile alla relativa contrarietà rispetto ai parametri che definiscono la tutela della proprietà nella disciplina della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Più in particolare tale fattispecie risulta incompatibile col dettato convenzionale in ragione dell'assenza di un solido fondamento normativo, per la mancata enunciazione dei motivi di interesse pubblico a supporto dell'iniziativa ablativa ed in quanto alcun indennizzo viene versato nei confronti del proprietario. Nonostante una parte della giurisprudenza ne riconosca l'ammissibilità, nel lavoro vengono esposte le ragioni per cui a tale strumento andrebbe sbarrata la strada in ragione della relativa incompatibilità convenzionale.