Il presente contributo si prefigge di analizzare le forme di rigenerazione contemporanea dei waterfront a partire dallo studio dei progetti che il comune di Bari ha elaborato sulla costa e come tali progettualità siano coerenti con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 in termini di salute e benessere, vivibilità e resilienza. L’approccio è quello di considerare il waterfront non come cesura, limite fisico tra mare e terra, ma piuttosto come una parte di città costituente spazio pubblico per eccellenza che ha una relazione diretta con l’acqua. La strategia di rigenerazione urbana del waterfront messa in campo dal Comune si pone l’obiettivo di far ritornare Bari una città sul mare e non solo una città con il mare, restituendo ai cittadini il fronte mare come spazio pubblico, attraverso diverse progettualità autonome e inserite nei diversi contesti urbani che caratterizzano questi 46 km di costa a cui l’area portuale – compresa nelle competenze territoriali dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale – si contrappone con le sue divisioni fisiche e per le sue funzioni logistiche, commerciali e turistiche. All’interno di un’analisi comparativa, il paper intende valutare due di queste proposte progettuali, all’interno delle logiche urbane complessive del Piano Urbanistico Generale e del Piano Comunale delle Coste in corso di redazione, di quelle più specifiche del Documento di Pianificazione Strategica del Sistema Portuale (DPSS) di interazione della città con l’area portuale, ma in particolare alla luce di alcuni dei possibili specifici criteri come la vivibilità dei luoghi che il progetto intende promuovere; il sistema di mobilità e di fruizione previsto; il riconoscimento e il rispetto della identità locali; usi misti differenziati per gruppi di età ed esigenze e sostenibilità degli interventi proposti. Tali criteri valutativi in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030, proveranno ad evidenziare le questioni di maggiore rilevanza rispetto ai criteri utilizzati.

Rigenerare il waterfront per formare spazi pubblici identitari, fruibili e sostenibili / Rotondo, Francesco; Casanova, Laura. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 0392-5005. - 306 s.i.(2022), pp. 428-430.

Rigenerare il waterfront per formare spazi pubblici identitari, fruibili e sostenibili

francesco rotondo
;
2022-01-01

Abstract

Il presente contributo si prefigge di analizzare le forme di rigenerazione contemporanea dei waterfront a partire dallo studio dei progetti che il comune di Bari ha elaborato sulla costa e come tali progettualità siano coerenti con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 in termini di salute e benessere, vivibilità e resilienza. L’approccio è quello di considerare il waterfront non come cesura, limite fisico tra mare e terra, ma piuttosto come una parte di città costituente spazio pubblico per eccellenza che ha una relazione diretta con l’acqua. La strategia di rigenerazione urbana del waterfront messa in campo dal Comune si pone l’obiettivo di far ritornare Bari una città sul mare e non solo una città con il mare, restituendo ai cittadini il fronte mare come spazio pubblico, attraverso diverse progettualità autonome e inserite nei diversi contesti urbani che caratterizzano questi 46 km di costa a cui l’area portuale – compresa nelle competenze territoriali dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale – si contrappone con le sue divisioni fisiche e per le sue funzioni logistiche, commerciali e turistiche. All’interno di un’analisi comparativa, il paper intende valutare due di queste proposte progettuali, all’interno delle logiche urbane complessive del Piano Urbanistico Generale e del Piano Comunale delle Coste in corso di redazione, di quelle più specifiche del Documento di Pianificazione Strategica del Sistema Portuale (DPSS) di interazione della città con l’area portuale, ma in particolare alla luce di alcuni dei possibili specifici criteri come la vivibilità dei luoghi che il progetto intende promuovere; il sistema di mobilità e di fruizione previsto; il riconoscimento e il rispetto della identità locali; usi misti differenziati per gruppi di età ed esigenze e sostenibilità degli interventi proposti. Tali criteri valutativi in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030, proveranno ad evidenziare le questioni di maggiore rilevanza rispetto ai criteri utilizzati.
2022
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/309101
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact