Antibiotics have been and nowadays are yet essential medicines for human diseases treatment. Antibiotics are vital for treating traditional infections as well as rare diseases. However, since the antibiotic was discovered, was known the related Antibiotic-Resistant issue, commonly called Antimicrobial Resistance (AMR). Antimicrobial Resistance is a phenomenon that occurs when bacteria become able to survive in presence of an antimicrobial, e.g. an antibiotic. The problem is of global relevance on the health side since currently, the AMR produces 1 million deaths per year, as well as on the economic side: 100 trillion dollars per year are the estimated costs in terms of the public health system, loss of productivity and so on. The cause that mainly affects the phenomenon is the misuse and the abuse of antibiotics. 70% of antibiotics sold globally were used on animal-meat food production. The introduction of antibiotics on animal-meat food production has its roots in the industrialisation and mass production era of the second post-war period. The use of antibiotics in the animal-meat food industry was embedded initially, to enhance animal health. Nevertheless, right from the very early stages, it was revealed as an economic resource, that seems endemically embedded in several animal-meat production regimes, so far. The Italian meat industry considered the best in class worldwide for the variety and quality of its products, is however among the most affected by the phenomenon of AMR. Other nations, Sweden at the forefront, have been pioneering in this regard, but not exempt from the great sacrifices associated with change, which they have had to face to innovate their production system. The innovation policies in place to combat AMR globally aim to reduce the use of antibiotics in the food industry. However, such policies would seem to want to impose the economic weight and risks associated with innovation, exclusively on the producers of the food industry, while the benefits would fall to the actors of the network and to the entire society in the long term. The goal of this study, based on empirical research, is to understand and analyse the key components of the network, their interactions and their influences to better understand, what are the key factors that act as drivers or, on the contrary, they slow down or hinder the change needed to deal with AMR issue, or as was recently defined as the Silent Pandemic. Abstract (Italian version) Gli antibiotici sono stati e sono tuttora medicinali essenziali per il trattamento delle malattie umane. Sono fondamentali per curare le infezioni tradizionali e le malattie rare. Tuttavia, fin dalla loro scoperta era già noto il problema dell’antibiotico resistenza. L’Antimicrobial Resistance (AMR) è quel fenomeno che avviene quando un battere riesce a sopravvivere in presenza di un antimicrobico, come ad esempio un antibiotico. Il problema è di rilevanza mondiale sia dal lato sanitario, attualmente, infatti l’AMR produce attualmente 1 milione di morti annui, sia dal lato economico, 50 trilioni di dollari annui (spese sanitarie). La causa che maggiormente influenza il fenomeno dell’AMR è l’uso improprio e l’abuso di antibiotico. Quasi il 70% degli antibiotici venduti a livello globale viene utilizzato nel settore della produzione di carne animale. L’introduzione dell’antibiotico nella produzione di carne animale ha radici risalenti all’industrializzazione del secondo dopoguerra. Il suo utilizzo, da essere inizialmente pensato per andare a migliorare la salute degli animali si è presto rilevato essere una risorsa economica, che sembra oramai in molte realtà industriali, endemicamente incorporato. L’Industria della carne italiana, considerata la best in class a livello mondiale per la varietà e la qualità dei suoi prodotti, risulta però essere tra le più colpite dal fenomeno dell’AMR. Altre nazioni, la Svezia in prima linea, sono state pionieristicamente innovative in tal senso, ma non esenti dei grandi sacrifici connessi al cambiamento, che hanno dovuto affrontare per innovare il loro sistema produttivo. Le politiche d’innovazione in atto per contrastare l’AMR a livello globale hanno l’obiettivo di ridurre l’utilizzo degli antibiotici nell’industria alimentare. Tuttavia, tali politiche sembrerebbero voler di imporre il peso economico e i rischi connessi che comporta l’innovazione, esclusivamente a carico dei produttori dell’industria alimentare, mentre i benefici ricadrebbero agli attori del network e alla società intera a lungo termine. L’obiettivo di questo lavoro, basato su una ricerca di carattere empirico, è quello di comprendere e analizzare le componenti chiave del network, le loro interazioni e le loro influenze per comprendere, quali siano i fattori chiave che fungono da driver o, viceversa, rallentino o ostacolino il cambiamento necessario per affrontare il problema dell’Antimicrobial Resistance, o come recentemente, è stata definita, della Pandemia Silenziosa.

Gli antibiotici sono stati e sono tuttora medicinali essenziali per il trattamento delle malattie umane. Sono fondamentali per curare le infezioni tradizionali e le malattie rare. Tuttavia, fin dalla loro scoperta era già noto il problema dell’antibiotico resistenza. L’Antimicrobial Resistance (AMR) è quel fenomeno che avviene quando un battere riesce a sopravvivere in presenza di un antimicrobico, come ad esempio un antibiotico. Il problema è di rilevanza mondiale sia dal lato sanitario, attualmente, infatti l’AMR produce attualmente 1 milione di morti annui, sia dal lato economico, 50 trilioni di dollari annui (spese sanitarie). La causa che maggiormente influenza il fenomeno dell’AMR è l’uso improprio e l’abuso di antibiotico. Quasi il 70% degli antibiotici venduti a livello globale viene utilizzato nel settore della produzione di carne animale. L’introduzione dell’antibiotico nella produzione di carne animale ha radici risalenti all’industrializzazione del secondo dopoguerra. Il suo utilizzo, da essere inizialmente pensato per andare a migliorare la salute degli animali si è presto rilevato essere una risorsa economica, che sembra oramai in molte realtà industriali, endemicamente incorporato. L’Industria della carne italiana, considerata la best in class a livello mondiale per la varietà e la qualità dei suoi prodotti, risulta però essere tra le più colpite dal fenomeno dell’AMR. Altre nazioni, la Svezia in prima linea, sono state pionieristicamente innovative in tal senso, ma non esenti dei grandi sacrifici connessi al cambiamento, che hanno dovuto affrontare per innovare il loro sistema produttivo. Le politiche d’innovazione in atto per contrastare l’AMR a livello globale hanno l’obiettivo di ridurre l’utilizzo degli antibiotici nell’industria alimentare. Tuttavia, tali politiche sembrerebbero voler di imporre il peso economico e i rischi connessi che comporta l’innovazione, esclusivamente a carico dei produttori dell’industria alimentare, mentre i benefici ricadrebbero agli attori del network e alla società intera a lungo termine. L’obiettivo di questo lavoro, basato su una ricerca di carattere empirico, è quello di comprendere e analizzare le componenti chiave del network, le loro interazioni e le loro influenze per comprendere, quali siano i fattori chiave che fungono da driver o, viceversa, rallentino o ostacolino il cambiamento necessario per affrontare il problema dell’Antimicrobial Resistance, o come recentemente, è stata definita, della Pandemia Silenziosa.

Needs for innovation in network: Problematizing the role of policy, producer, and user addressing AMR issue / Cinti, Alessandro. - (2022 Jun 07).

Needs for innovation in network: Problematizing the role of policy, producer, and user addressing AMR issue

CINTI, ALESSANDRO
2022-06-07

Abstract

Antibiotics have been and nowadays are yet essential medicines for human diseases treatment. Antibiotics are vital for treating traditional infections as well as rare diseases. However, since the antibiotic was discovered, was known the related Antibiotic-Resistant issue, commonly called Antimicrobial Resistance (AMR). Antimicrobial Resistance is a phenomenon that occurs when bacteria become able to survive in presence of an antimicrobial, e.g. an antibiotic. The problem is of global relevance on the health side since currently, the AMR produces 1 million deaths per year, as well as on the economic side: 100 trillion dollars per year are the estimated costs in terms of the public health system, loss of productivity and so on. The cause that mainly affects the phenomenon is the misuse and the abuse of antibiotics. 70% of antibiotics sold globally were used on animal-meat food production. The introduction of antibiotics on animal-meat food production has its roots in the industrialisation and mass production era of the second post-war period. The use of antibiotics in the animal-meat food industry was embedded initially, to enhance animal health. Nevertheless, right from the very early stages, it was revealed as an economic resource, that seems endemically embedded in several animal-meat production regimes, so far. The Italian meat industry considered the best in class worldwide for the variety and quality of its products, is however among the most affected by the phenomenon of AMR. Other nations, Sweden at the forefront, have been pioneering in this regard, but not exempt from the great sacrifices associated with change, which they have had to face to innovate their production system. The innovation policies in place to combat AMR globally aim to reduce the use of antibiotics in the food industry. However, such policies would seem to want to impose the economic weight and risks associated with innovation, exclusively on the producers of the food industry, while the benefits would fall to the actors of the network and to the entire society in the long term. The goal of this study, based on empirical research, is to understand and analyse the key components of the network, their interactions and their influences to better understand, what are the key factors that act as drivers or, on the contrary, they slow down or hinder the change needed to deal with AMR issue, or as was recently defined as the Silent Pandemic. Abstract (Italian version) Gli antibiotici sono stati e sono tuttora medicinali essenziali per il trattamento delle malattie umane. Sono fondamentali per curare le infezioni tradizionali e le malattie rare. Tuttavia, fin dalla loro scoperta era già noto il problema dell’antibiotico resistenza. L’Antimicrobial Resistance (AMR) è quel fenomeno che avviene quando un battere riesce a sopravvivere in presenza di un antimicrobico, come ad esempio un antibiotico. Il problema è di rilevanza mondiale sia dal lato sanitario, attualmente, infatti l’AMR produce attualmente 1 milione di morti annui, sia dal lato economico, 50 trilioni di dollari annui (spese sanitarie). La causa che maggiormente influenza il fenomeno dell’AMR è l’uso improprio e l’abuso di antibiotico. Quasi il 70% degli antibiotici venduti a livello globale viene utilizzato nel settore della produzione di carne animale. L’introduzione dell’antibiotico nella produzione di carne animale ha radici risalenti all’industrializzazione del secondo dopoguerra. Il suo utilizzo, da essere inizialmente pensato per andare a migliorare la salute degli animali si è presto rilevato essere una risorsa economica, che sembra oramai in molte realtà industriali, endemicamente incorporato. L’Industria della carne italiana, considerata la best in class a livello mondiale per la varietà e la qualità dei suoi prodotti, risulta però essere tra le più colpite dal fenomeno dell’AMR. Altre nazioni, la Svezia in prima linea, sono state pionieristicamente innovative in tal senso, ma non esenti dei grandi sacrifici connessi al cambiamento, che hanno dovuto affrontare per innovare il loro sistema produttivo. Le politiche d’innovazione in atto per contrastare l’AMR a livello globale hanno l’obiettivo di ridurre l’utilizzo degli antibiotici nell’industria alimentare. Tuttavia, tali politiche sembrerebbero voler di imporre il peso economico e i rischi connessi che comporta l’innovazione, esclusivamente a carico dei produttori dell’industria alimentare, mentre i benefici ricadrebbero agli attori del network e alla società intera a lungo termine. L’obiettivo di questo lavoro, basato su una ricerca di carattere empirico, è quello di comprendere e analizzare le componenti chiave del network, le loro interazioni e le loro influenze per comprendere, quali siano i fattori chiave che fungono da driver o, viceversa, rallentino o ostacolino il cambiamento necessario per affrontare il problema dell’Antimicrobial Resistance, o come recentemente, è stata definita, della Pandemia Silenziosa.
7-giu-2022
Gli antibiotici sono stati e sono tuttora medicinali essenziali per il trattamento delle malattie umane. Sono fondamentali per curare le infezioni tradizionali e le malattie rare. Tuttavia, fin dalla loro scoperta era già noto il problema dell’antibiotico resistenza. L’Antimicrobial Resistance (AMR) è quel fenomeno che avviene quando un battere riesce a sopravvivere in presenza di un antimicrobico, come ad esempio un antibiotico. Il problema è di rilevanza mondiale sia dal lato sanitario, attualmente, infatti l’AMR produce attualmente 1 milione di morti annui, sia dal lato economico, 50 trilioni di dollari annui (spese sanitarie). La causa che maggiormente influenza il fenomeno dell’AMR è l’uso improprio e l’abuso di antibiotico. Quasi il 70% degli antibiotici venduti a livello globale viene utilizzato nel settore della produzione di carne animale. L’introduzione dell’antibiotico nella produzione di carne animale ha radici risalenti all’industrializzazione del secondo dopoguerra. Il suo utilizzo, da essere inizialmente pensato per andare a migliorare la salute degli animali si è presto rilevato essere una risorsa economica, che sembra oramai in molte realtà industriali, endemicamente incorporato. L’Industria della carne italiana, considerata la best in class a livello mondiale per la varietà e la qualità dei suoi prodotti, risulta però essere tra le più colpite dal fenomeno dell’AMR. Altre nazioni, la Svezia in prima linea, sono state pionieristicamente innovative in tal senso, ma non esenti dei grandi sacrifici connessi al cambiamento, che hanno dovuto affrontare per innovare il loro sistema produttivo. Le politiche d’innovazione in atto per contrastare l’AMR a livello globale hanno l’obiettivo di ridurre l’utilizzo degli antibiotici nell’industria alimentare. Tuttavia, tali politiche sembrerebbero voler di imporre il peso economico e i rischi connessi che comporta l’innovazione, esclusivamente a carico dei produttori dell’industria alimentare, mentre i benefici ricadrebbero agli attori del network e alla società intera a lungo termine. L’obiettivo di questo lavoro, basato su una ricerca di carattere empirico, è quello di comprendere e analizzare le componenti chiave del network, le loro interazioni e le loro influenze per comprendere, quali siano i fattori chiave che fungono da driver o, viceversa, rallentino o ostacolino il cambiamento necessario per affrontare il problema dell’Antimicrobial Resistance, o come recentemente, è stata definita, della Pandemia Silenziosa.
antimicrobial resistance; business networks; innovation
antibiotici; network; innovazione; AMR
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Descrizione: Tesi_Cinti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/303339
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