Il Tribunale di Arezzo annulla la sanzione della sospensione dalle funzioni e dallo stipendio irrogata ad una operatrice sanitaria, che si era limitata ad esprimere opinioni su temi d’attualità, sgradite alla linea politica aziendale; tale comportamento non è stato giudicato in contrasto col dovere di fedeltà di cui all’art. 2105 c.c. e la relativa sanzione è stata annullata in quanto ingiusta e sproporzionata, tanto più se diretta nei confronti d’una lavoratrice madre, impegnata nella lotta alla pandemia.
Titolo: | Il diritto di critica del lavoratore tra libertà di espressione ed obbligo di fedeltà (nota a Trib. Arezzo, 29 settembre 2021, n. 288/2021, est. G. Rispoli). | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2022 | |
Rivista: | ||
Abstract: | Il Tribunale di Arezzo annulla la sanzione della sospensione dalle funzioni e dallo stipendio irrogata ad una operatrice sanitaria, che si era limitata ad esprimere opinioni su temi d’attualità, sgradite alla linea politica aziendale; tale comportamento non è stato giudicato in contrasto col dovere di fedeltà di cui all’art. 2105 c.c. e la relativa sanzione è stata annullata in quanto ingiusta e sproporzionata, tanto più se diretta nei confronti d’una lavoratrice madre, impegnata nella lotta alla pandemia. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11566/297625 | |
Appare nelle tipologie: | 1.4 Nota a sentenza |
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.