The House Plan was introduced in Italy in 2009 as a derogatory tool, with an extraordinary and temporary nature, for the recovery of the economy through building activity. This rule, in many Italian regions, has been extended several times, in some cases becoming a structural one. This article proposes a synthetic comparative analysis between the manifold regional interpretations of the House Plan. Starting from the observation of the diffusion, in other European countries, of similar tools to pursue the same objectives of sustainability, soil saving and energy efficiency of the existing building stock, the aim is to understand if the derogation from urban planning is the only tool to pursue these shareable objectives, and which are its consequences on the ways to transform and plan cities.

Lo strumento derogatorio del Piano casa è stato introdotto in Italia nel 2009, con carattere straordinario e temporaneo, per il rilancio dell’economia attraverso l’attività edilizia. Questa norma, in molte regioni italiane, è stata più volte prorogata, divenendo in alcuni casi strutturale. L’articolo propone un confronto fra le molteplici interpretazioni regionali del Piano casa. A partire dalla constatazione della diffusione anche in altre nazioni europee di strumenti simili per perseguire i medesimi obiettivi di sostenibilità, risparmio di suolo e messa in efficienza energetica dello stock edilizio esistente, l’intento è di comprendere se la deroga alla pianificazione urbanistica sia l’unico strumento per perseguire questi obiettivi condivisibili e quali ne siano le conseguenze sulle modalità di trasformare e pianificare le città.

Il Piano casa: evitare l’urbanistica è la soluzione? The House Plan in Italy: is avoiding urban planning the solution? / Rotondo, Francesco; Greco, Federica; Colacicco, Pompeo. - In: TERRITORIO. - ISSN 1825-8689. - 97:(2021), pp. 162-181. [10.3280/TR2021-097020]

Il Piano casa: evitare l’urbanistica è la soluzione? The House Plan in Italy: is avoiding urban planning the solution?

Francesco Rotondo
;
2021-01-01

Abstract

The House Plan was introduced in Italy in 2009 as a derogatory tool, with an extraordinary and temporary nature, for the recovery of the economy through building activity. This rule, in many Italian regions, has been extended several times, in some cases becoming a structural one. This article proposes a synthetic comparative analysis between the manifold regional interpretations of the House Plan. Starting from the observation of the diffusion, in other European countries, of similar tools to pursue the same objectives of sustainability, soil saving and energy efficiency of the existing building stock, the aim is to understand if the derogation from urban planning is the only tool to pursue these shareable objectives, and which are its consequences on the ways to transform and plan cities.
2021
Lo strumento derogatorio del Piano casa è stato introdotto in Italia nel 2009, con carattere straordinario e temporaneo, per il rilancio dell’economia attraverso l’attività edilizia. Questa norma, in molte regioni italiane, è stata più volte prorogata, divenendo in alcuni casi strutturale. L’articolo propone un confronto fra le molteplici interpretazioni regionali del Piano casa. A partire dalla constatazione della diffusione anche in altre nazioni europee di strumenti simili per perseguire i medesimi obiettivi di sostenibilità, risparmio di suolo e messa in efficienza energetica dello stock edilizio esistente, l’intento è di comprendere se la deroga alla pianificazione urbanistica sia l’unico strumento per perseguire questi obiettivi condivisibili e quali ne siano le conseguenze sulle modalità di trasformare e pianificare le città.
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