Il d.l. n. 44/2021, obbligando gli operatori sanitari e di interesse sanitario a sottoporsi a vaccinazione anti SARS-CoV-2, solleva dubbi di legittimità costituzionale ed eurounitaria in merito alla reale efficacia e sicurezza (non ancora provate) dei vaccini attualmente disponibili. Per i restanti lavoratori, dall’attuale legislazione non può desumersi alcun obbligo di sottoporsi a vaccinazione anti SARS-CoV-2, che può essere effettuata solo su base volontaria dopo acquisizione di consenso informato.
La vaccinazione anti SARS-COV-2 negli ambienti di lavoro dopo il d.l. n. 44/2021 / Zampini, Giovanni. - In: IL LAVORO NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI. - ISSN 2499-2089. - ELETTRONICO. - 1/2021(2021), pp. 85-111.
La vaccinazione anti SARS-COV-2 negli ambienti di lavoro dopo il d.l. n. 44/2021
Giovanni Zampini
2021-01-01
Abstract
Il d.l. n. 44/2021, obbligando gli operatori sanitari e di interesse sanitario a sottoporsi a vaccinazione anti SARS-CoV-2, solleva dubbi di legittimità costituzionale ed eurounitaria in merito alla reale efficacia e sicurezza (non ancora provate) dei vaccini attualmente disponibili. Per i restanti lavoratori, dall’attuale legislazione non può desumersi alcun obbligo di sottoporsi a vaccinazione anti SARS-CoV-2, che può essere effettuata solo su base volontaria dopo acquisizione di consenso informato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.