Il contributo illustra i contenuti e le implicazioni culturali della mostra ‘Kiruna Forever’, prodotta da ArkDes (il museo svedese di architettura e design) con lo Swedish Centre for Architecture and Design, la municipalità di Kiruna, il Konstmuseet I Norr e il Norrbotten’s new County Art Museum. La mostra è stata concepita soprattutto per contribuire alla comprensione delle scelte e conoscere la storia e il carattere di un luogo mentre viene completamente trasformato, cioé la città di Kiruna - all’estremo nord della Svezia (145 chilometri a nord del Circolo Polare Artico), fondata nel 1900 per lo sfruttamento di uno straordinario giacimento di ferro - viene rilocalizzata tre chilometri a nord-est del suo sito originario. È la soluzione scelta per fronteggiare un ‘lento terremoto’, la deformazione del sito, che si abbassa di cinque centimetri all’anno a causa dello sfruttamento del sottosuolo a 1350 metri di profondità. Il testo si propone di aprire al dibattito le questioni sulla legittimità culturali e sociali di un intervento cosi radicale.

Kiruna forever: se una città trasloca / Alici, Antonello. - In: IL GIORNALE DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 2284-1369. - ELETTRONICO. - 11 novembre 2020(2020).

Kiruna forever: se una città trasloca

Antonello Alici
Writing – Original Draft Preparation
2020-01-01

Abstract

Il contributo illustra i contenuti e le implicazioni culturali della mostra ‘Kiruna Forever’, prodotta da ArkDes (il museo svedese di architettura e design) con lo Swedish Centre for Architecture and Design, la municipalità di Kiruna, il Konstmuseet I Norr e il Norrbotten’s new County Art Museum. La mostra è stata concepita soprattutto per contribuire alla comprensione delle scelte e conoscere la storia e il carattere di un luogo mentre viene completamente trasformato, cioé la città di Kiruna - all’estremo nord della Svezia (145 chilometri a nord del Circolo Polare Artico), fondata nel 1900 per lo sfruttamento di uno straordinario giacimento di ferro - viene rilocalizzata tre chilometri a nord-est del suo sito originario. È la soluzione scelta per fronteggiare un ‘lento terremoto’, la deformazione del sito, che si abbassa di cinque centimetri all’anno a causa dello sfruttamento del sottosuolo a 1350 metri di profondità. Il testo si propone di aprire al dibattito le questioni sulla legittimità culturali e sociali di un intervento cosi radicale.
2020
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/288749
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