La libertà religiosa in Italia e in Europa ha una solida base normativa in quanto costituisce una delle espressioni più intime della personalità di un individuo e, allo stesso tempo, è un indice del grado di tolleranza di una comunità e, come tale, in un contesto democratico, merita un riconoscimento legale e una protezione (correlata) del rango primario. L’attuazione dei principi di libertà religiosa è dovuta all’attività della Corte costituzionale in Italia e in Europa all’attività della Corte di giustizia europea e della Corte EDU. Nelle decisioni emerge la difficoltà di bilanciare da un lato le esigenze di protezione dell’individuo ad esprimere le proprie convinzioni religiose, dall’altro la necessità di proteggere, nel campo del diritto del lavoro, l’immagine di neutralità dell’azienda o i requisiti generali di sicurezza e di ordine pubblico. Ad oggi, le esigenze di coesistenza tra i vari casi non sono ancora soddisfatte e le Corti europee, nonostante i riferimenti reciproci, che dimostrano la volontà di una fruttuosa collaborazione, non hanno dettato principi chiari e inequivocabili che possono guidare gli Stati membri verso soluzioni comuni come sviluppare un’integrazione multiculturale, ancora difficile da raggiungere (non solo sul posto di lavoro).
Religious freedom in the workplece, between new needs and the multi-dimensionality of protection / Torsello, Laura. - In: VARIAZIONI SU TEMI DI DIRITTO DEL LAVORO. - ISSN 2499-4650. - STAMPA. - Numero straordinario 2019:5-2019(2019), pp. 1603-1616.
Religious freedom in the workplece, between new needs and the multi-dimensionality of protection
Laura Torsello
2019-01-01
Abstract
La libertà religiosa in Italia e in Europa ha una solida base normativa in quanto costituisce una delle espressioni più intime della personalità di un individuo e, allo stesso tempo, è un indice del grado di tolleranza di una comunità e, come tale, in un contesto democratico, merita un riconoscimento legale e una protezione (correlata) del rango primario. L’attuazione dei principi di libertà religiosa è dovuta all’attività della Corte costituzionale in Italia e in Europa all’attività della Corte di giustizia europea e della Corte EDU. Nelle decisioni emerge la difficoltà di bilanciare da un lato le esigenze di protezione dell’individuo ad esprimere le proprie convinzioni religiose, dall’altro la necessità di proteggere, nel campo del diritto del lavoro, l’immagine di neutralità dell’azienda o i requisiti generali di sicurezza e di ordine pubblico. Ad oggi, le esigenze di coesistenza tra i vari casi non sono ancora soddisfatte e le Corti europee, nonostante i riferimenti reciproci, che dimostrano la volontà di una fruttuosa collaborazione, non hanno dettato principi chiari e inequivocabili che possono guidare gli Stati membri verso soluzioni comuni come sviluppare un’integrazione multiculturale, ancora difficile da raggiungere (non solo sul posto di lavoro).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.