Performance Batimetriche di un Multibeam Echosounder applicato alla scogliera artificiale di Senigallia (An)

I recenti progressi nella tecnologia dei Multibeam Echosounder (MBES) hanno introdotto una gamma più ampia di bande operative capaci di coprire diverse centinaia di kHz e di offrire una migliore risoluzione di gamma per la raccolta di dati batimetrici. Tale tecnologia ha inoltre migliorato la capacità di discriminare i fondali marini, ponendo le basi per la ricerca sul backscattering multispettrale. In questo lavoro, sono presentati i risultati delle prime prove di un’indagine MBES multispettrale di una scogliera artificiale. La scogliera è costituita da piramidi e gabbie in calcestruzzo. Il sensore adoperato per le indagini è il Multibeam Echosounder EM 2040C, montato sulla barca da ricerca “Tecnopesca II” appartenente all’ISMAR – CNR di Ancona. I dati sono stati raccolti nell’agosto 2018 e successivamente analizzati per evidenziare variazioni da confrontare con dati monitorati da qualche decennio con sonar monofrequenza. Grazie all’alta risoluzione del MBES, i cambiamenti del fondale marino sono stati oggetto di studio per monitorare le strutture impiantate: molte delle gabbie e delle piramidi sono cadute cambiando la configurazione dell’impianto e la mappatura iniziale. Nel presente articolo saranno utilizzati metodi quantitativi, applicati per la segmentazione e la classificazione su dati MBES, sui dati batimetrici così da fornire informazioni sulla morfologia e la tessitura dei fondali marini. L’analisi è stata eseguita sia in ambiente GIS che con RSOBIA (Remote Sensing Object Based Image Analysis). A causa dell’assenza di verità a mare (ground-truth) è stato inoltre eseguito un primo approccio di classificazione unsupervised di tipo ISODATA (Iterative Self-Organizing Data Analysis Techinique Algorithm).