The migratory phenomenon has emerged in recent years as a challenge of critical importance from a political and social point of view and as a theme of common interest for the community. There are no standard rules or indicators that can regulate the management of refugees and migrants' health. Some Countries of origin of migrants are endemic for pathologies which are rare or absent in Italy (schistosomiasis, filariasis, strongyloidiasis, tuberculosis). The impact of these diseases in Europe is unknown and underestimated in terms of public health, clinical consequencies on the individual, and potential spread. We conducted a monocentric retrospective observational study (Center for Tropical Diseases, IRCCS Sacro-cuore Don Calabria, Negrar (VR)) in order to identify patients with asymptomatic or paucisymptomatic disease whose early management, according to international and recognized guidelines, could be beneficial. Furthermore, we wanted to check whether the prevalence of these pathologies in the immigrant population is enough high to justify specific routine screening by the National Health System. Our study shows that screening for infectious and tropical diseases that are endemic in the countries of origin of migrants is useful in order to guarantee an excellent health approach. Most of the patients belonging to the population studied are affected by asymptomatic or paucisymptomatic chronic pathologies. Thank to the screening they are treated with a few doses of antiparasitic drugs before complications develop. This avoid important consequencies for the patients' health, but also for the National Health System's resources. The knowledge of the epidemiology of the countries of origin of the migrant population is therefore very important. Implementing screening procedures for these subjects is fundamental, in order to identify pathologies potentially harmful but easily treatable in early stages without waste of resources and energy. Establishing a trusting relationship with the patient is important to allow the subject to better understand the information we provide and the importance of screening tests and treatment.

Il fenomeno migratorio è emerso negli ultimi anni come una sfida di importanza critica dal punto di vista politico e sociale e come tema di interesse comune per la comunità. In questo momento non esistono norme o indicatori standard che regolino la salute dei rifugiati e dei migranti. Questo porta a una carenza di dati sanitari scientifici e comparabili. Per quanto riguarda le patologie infettive e tropicali, alcune regioni di provenienza dei migranti risultano endemiche per patologie rare o assenti in Italia (schistosomiasi, filariasi, strongiloidiasi, tubercolosi). L’impatto di queste patologie a livello europeo e italiano, è sconosciuto e sottostimato, sia in termini di sanità pubblica sia per quanto concerne le ricadute cliniche sul singolo paziente e la potenziale diffusibilità. Abbiamo condotto uno studio osservazionale retrospettivo monocentrico (Centro Malattie Tropicali, IRCCS Sacro-cuore Don Calabria, Negrar (VR)) allo scopo di identificare pazienti con malattia asintomatica o paucisintomatica la cui gestione precoce, secondo linee guida internazionali e univocamente riconosciute, potrebbe avere ricadute favorevoli sullo stato di salute dei singoli. Inoltre abbiamo voluto verificare se i livelli di circolazione di tali patologie nella popolazione immigrata siano tali da giustificare il posizionamento dello screening specifico nei servizi offerti routinariamente dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Dal nostro studio emerge che lo screening per patologie infettive e tropicali endemiche nei Paesi di origine dei migranti sia utile al fine di garantire ai pazienti un approccio sanitario di eccellenza. La maggior parte dei pazienti appartenenti alla popolazione da noi studiata è infatti affetto da patologie croniche asintomatiche o paucisintomatiche, e grazie allo screening viene trattato con poche dosi di farmaci antiparassitari prima che si sviluppino complicanze che avrebbero ripercussioni importanti sia per il singolo paziente a livello clinico, sia per il SSN che sarebbe gravato da un grave impegno di risorse. Risulta quindi evidente l’importanza di conoscere l’epidemiologia dei paesi di provenienza dei soggetti e di conseguenza l’importanza di mettere in atto procedure di screening ad hoc per questi soggetti, al fine di individuare quanto più precocemente possibile patologie potenzialmente molto dannose ma curabili in fasi precoci senza dispendio di risorse ed energie. Instaurare un rapporto di fiducia col paziente è importante per permettere al soggetto di comprendere al meglio le informazioni che gli forniamo e la utilità di sottoporsi ad esami di screening e ad eventuali trattamenti.

Patologie emergenti di importazione: relazione tra metodi diagnostici e dati epidemiologici / Staffolani, Silvia. - (2020 Mar 20).

Patologie emergenti di importazione: relazione tra metodi diagnostici e dati epidemiologici

STAFFOLANI, SILVIA
2020-03-20

Abstract

The migratory phenomenon has emerged in recent years as a challenge of critical importance from a political and social point of view and as a theme of common interest for the community. There are no standard rules or indicators that can regulate the management of refugees and migrants' health. Some Countries of origin of migrants are endemic for pathologies which are rare or absent in Italy (schistosomiasis, filariasis, strongyloidiasis, tuberculosis). The impact of these diseases in Europe is unknown and underestimated in terms of public health, clinical consequencies on the individual, and potential spread. We conducted a monocentric retrospective observational study (Center for Tropical Diseases, IRCCS Sacro-cuore Don Calabria, Negrar (VR)) in order to identify patients with asymptomatic or paucisymptomatic disease whose early management, according to international and recognized guidelines, could be beneficial. Furthermore, we wanted to check whether the prevalence of these pathologies in the immigrant population is enough high to justify specific routine screening by the National Health System. Our study shows that screening for infectious and tropical diseases that are endemic in the countries of origin of migrants is useful in order to guarantee an excellent health approach. Most of the patients belonging to the population studied are affected by asymptomatic or paucisymptomatic chronic pathologies. Thank to the screening they are treated with a few doses of antiparasitic drugs before complications develop. This avoid important consequencies for the patients' health, but also for the National Health System's resources. The knowledge of the epidemiology of the countries of origin of the migrant population is therefore very important. Implementing screening procedures for these subjects is fundamental, in order to identify pathologies potentially harmful but easily treatable in early stages without waste of resources and energy. Establishing a trusting relationship with the patient is important to allow the subject to better understand the information we provide and the importance of screening tests and treatment.
20-mar-2020
Il fenomeno migratorio è emerso negli ultimi anni come una sfida di importanza critica dal punto di vista politico e sociale e come tema di interesse comune per la comunità. In questo momento non esistono norme o indicatori standard che regolino la salute dei rifugiati e dei migranti. Questo porta a una carenza di dati sanitari scientifici e comparabili. Per quanto riguarda le patologie infettive e tropicali, alcune regioni di provenienza dei migranti risultano endemiche per patologie rare o assenti in Italia (schistosomiasi, filariasi, strongiloidiasi, tubercolosi). L’impatto di queste patologie a livello europeo e italiano, è sconosciuto e sottostimato, sia in termini di sanità pubblica sia per quanto concerne le ricadute cliniche sul singolo paziente e la potenziale diffusibilità. Abbiamo condotto uno studio osservazionale retrospettivo monocentrico (Centro Malattie Tropicali, IRCCS Sacro-cuore Don Calabria, Negrar (VR)) allo scopo di identificare pazienti con malattia asintomatica o paucisintomatica la cui gestione precoce, secondo linee guida internazionali e univocamente riconosciute, potrebbe avere ricadute favorevoli sullo stato di salute dei singoli. Inoltre abbiamo voluto verificare se i livelli di circolazione di tali patologie nella popolazione immigrata siano tali da giustificare il posizionamento dello screening specifico nei servizi offerti routinariamente dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Dal nostro studio emerge che lo screening per patologie infettive e tropicali endemiche nei Paesi di origine dei migranti sia utile al fine di garantire ai pazienti un approccio sanitario di eccellenza. La maggior parte dei pazienti appartenenti alla popolazione da noi studiata è infatti affetto da patologie croniche asintomatiche o paucisintomatiche, e grazie allo screening viene trattato con poche dosi di farmaci antiparassitari prima che si sviluppino complicanze che avrebbero ripercussioni importanti sia per il singolo paziente a livello clinico, sia per il SSN che sarebbe gravato da un grave impegno di risorse. Risulta quindi evidente l’importanza di conoscere l’epidemiologia dei paesi di provenienza dei soggetti e di conseguenza l’importanza di mettere in atto procedure di screening ad hoc per questi soggetti, al fine di individuare quanto più precocemente possibile patologie potenzialmente molto dannose ma curabili in fasi precoci senza dispendio di risorse ed energie. Instaurare un rapporto di fiducia col paziente è importante per permettere al soggetto di comprendere al meglio le informazioni che gli forniamo e la utilità di sottoporsi ad esami di screening e ad eventuali trattamenti.
Migrants; Infectious diseases; Screening
Migranti; malattie infettive; screening
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Descrizione: Tesi_Staffolani
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/274563
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