La legge 22 dicembre 2017, n. 219, recante «norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento», offre numerosi spunti di riflessione sul tema delle decisioni del fine vita. Vanno sicuramente apprezzate, oltre alla valorizzazione del consenso informato, le novità relative alla pianificazione condivisa di cure, alla qualificazione della nutrizione e idratazione artificiali come trattamenti rifiutabili, alla necessaria contestualizzazione delle disposizioni anticipate. Al contempo, però, la regolamentazione dei requisiti di capacità, del formalismo negoziale, del fiduciario per l’attuazione delle disposizioni si presta a diverse obiezioni critiche, per la potenziale lesione della dignità e dell’autodeterminazione di chi si trova ad affrontare gli ultimi istanti della propria vita. Particolarmente utile risulta il confronto con l’esperienza spagnola, la quale da ormai 15 anni conosce una legge sulle instrucciones previas. Da ultimo, le criticità emergenti dalla legge sollecitano una riflessione sull’utilità di una regolamentazione del testamento biologico.
Prime note a margine della legge sulle disposizioni anticipate di trattamento, con uno sguardo alla Spagna / Perriello, Luca Ettore. - In: ANNUARIO DI DIRITTO COMPARATO E DI STUDI LEGISLATIVI. - ISSN 2039-9871. - (2019), pp. 993-1018.
Prime note a margine della legge sulle disposizioni anticipate di trattamento, con uno sguardo alla Spagna
Perriello, Luca Ettore
2019-01-01
Abstract
La legge 22 dicembre 2017, n. 219, recante «norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento», offre numerosi spunti di riflessione sul tema delle decisioni del fine vita. Vanno sicuramente apprezzate, oltre alla valorizzazione del consenso informato, le novità relative alla pianificazione condivisa di cure, alla qualificazione della nutrizione e idratazione artificiali come trattamenti rifiutabili, alla necessaria contestualizzazione delle disposizioni anticipate. Al contempo, però, la regolamentazione dei requisiti di capacità, del formalismo negoziale, del fiduciario per l’attuazione delle disposizioni si presta a diverse obiezioni critiche, per la potenziale lesione della dignità e dell’autodeterminazione di chi si trova ad affrontare gli ultimi istanti della propria vita. Particolarmente utile risulta il confronto con l’esperienza spagnola, la quale da ormai 15 anni conosce una legge sulle instrucciones previas. Da ultimo, le criticità emergenti dalla legge sollecitano una riflessione sull’utilità di una regolamentazione del testamento biologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.