Introduzione Nell’ambito delle Attività Formative Professionalizzanti (AFP) rivolte agli studenti dell’ultimo anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche sono previste esercitazioni con manichini ad alta fedeltà per la gestione d’equipe di un paziente in condizioni critiche. Lo scopo dello studio è indagare l’attitudine al lavoro di gruppo multidisciplinare tra gli studenti partecipanti all’AFP e valutare l’impatto della simulazione del caso clinico sulla stessa. Materiali e metodi La raccolta dei dati è stata condotta mediante un questionario anonimo, appositamente costruito e validato, che è stato somministrato agli studenti prima e dopo la partecipazione all’AFP. Il questionario è costituito da 25 domande, divise in 7 sezioni, con risposte su scale di Likert da 5 punti. L’affidabilità del questionario è stata verificata con alpha di Cronbach. È stato utilizzato il test di U Mann-Whitney per il confronto tra le mediane di risposte di gruppi diversi. Risultati 80 studenti hanno partecipato alla fase pilota dello studio, 31 di loro hanno ripetuto la rilevazione al termine dell’AFP. L’alpha di Cronbach del questionario è risultata di 0,92. Analizzando i risultati complessivi delle 7 sezioni in cui sono aggregate le domande, vi è una differenza statisticamente significativa (p < 0,05) nelle risposte date prima e dopo l’AFP per 2 sezioni: “Rilevanza dell’educazione interprofessionale” e “Ruoli e responsabilità”. Analizzando le singole domande sono state rilevate differenze statisticamente significative tra le risposte pre e post AFP per la domanda sulla necessità che i membri dell’equipe annuncino ad alta voce le proprie azioni. C’è una differenza significativa nelle risposte date alla sezione “Consapevolezza della situazione” da coloro che hanno già partecipato ad altre simulazioni di gruppo rispetto a chi non l’ha fatto e tra coloro che partecipano ad attività di volontariato e chi non lo fa. Conclusioni Da questa analisi di risultati parziali sembrerebbe che la simulazione di gruppo influenzi l’importanza che gli studenti attribuiscono all’educazione interprofessionale e la loro percezione dei ruoli e delle responsabilità all’interno di gruppi complessi. È risultata significativa la variazione nella risposta sulla possibilità di acquisire consapevolezza della necessità di comunicare le proprie azioni agli altri membri del team. Inoltre, partecipare ad attività di volontariato o aver già fatto altre simulazioni di gruppo aumenta l’attenzione nei confronti della consapevolezza della situazione. Sarà necessario attendere ulteriori dati per confermare o smentire i risultati di questa prima analisi, che sembra promettente per la definizione di percorsi didattici multidisciplinari.

Influenza della simulazione d’equipe di gestione di casi clinici sull’attitudine al lavoro in gruppo multidisciplinare tra gli studenti della Facoltà di Medicina / Formenti, Luca; Luciani, Aurora; Dolcini, Jacopo; Arsego, Daniele; Micheletti, Rebecca; Bianchi, Elena; Messi, Daniele; Adrario, E; Barbadoro, P; D'Errico, Mm. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 2421-4248. - ELETTRONICO. - 60:(2019), pp. 333-334.

Influenza della simulazione d’equipe di gestione di casi clinici sull’attitudine al lavoro in gruppo multidisciplinare tra gli studenti della Facoltà di Medicina.

FORMENTI, LUCA;LUCIANI, AURORA;DOLCINI, JACOPO;ARSEGO, DANIELE;MICHELETTI, REBECCA;BIANCHI, ELENA;MESSI, DANIELE;Adrario E;Barbadoro P;D'Errico MM
2019-01-01

Abstract

Introduzione Nell’ambito delle Attività Formative Professionalizzanti (AFP) rivolte agli studenti dell’ultimo anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche sono previste esercitazioni con manichini ad alta fedeltà per la gestione d’equipe di un paziente in condizioni critiche. Lo scopo dello studio è indagare l’attitudine al lavoro di gruppo multidisciplinare tra gli studenti partecipanti all’AFP e valutare l’impatto della simulazione del caso clinico sulla stessa. Materiali e metodi La raccolta dei dati è stata condotta mediante un questionario anonimo, appositamente costruito e validato, che è stato somministrato agli studenti prima e dopo la partecipazione all’AFP. Il questionario è costituito da 25 domande, divise in 7 sezioni, con risposte su scale di Likert da 5 punti. L’affidabilità del questionario è stata verificata con alpha di Cronbach. È stato utilizzato il test di U Mann-Whitney per il confronto tra le mediane di risposte di gruppi diversi. Risultati 80 studenti hanno partecipato alla fase pilota dello studio, 31 di loro hanno ripetuto la rilevazione al termine dell’AFP. L’alpha di Cronbach del questionario è risultata di 0,92. Analizzando i risultati complessivi delle 7 sezioni in cui sono aggregate le domande, vi è una differenza statisticamente significativa (p < 0,05) nelle risposte date prima e dopo l’AFP per 2 sezioni: “Rilevanza dell’educazione interprofessionale” e “Ruoli e responsabilità”. Analizzando le singole domande sono state rilevate differenze statisticamente significative tra le risposte pre e post AFP per la domanda sulla necessità che i membri dell’equipe annuncino ad alta voce le proprie azioni. C’è una differenza significativa nelle risposte date alla sezione “Consapevolezza della situazione” da coloro che hanno già partecipato ad altre simulazioni di gruppo rispetto a chi non l’ha fatto e tra coloro che partecipano ad attività di volontariato e chi non lo fa. Conclusioni Da questa analisi di risultati parziali sembrerebbe che la simulazione di gruppo influenzi l’importanza che gli studenti attribuiscono all’educazione interprofessionale e la loro percezione dei ruoli e delle responsabilità all’interno di gruppi complessi. È risultata significativa la variazione nella risposta sulla possibilità di acquisire consapevolezza della necessità di comunicare le proprie azioni agli altri membri del team. Inoltre, partecipare ad attività di volontariato o aver già fatto altre simulazioni di gruppo aumenta l’attenzione nei confronti della consapevolezza della situazione. Sarà necessario attendere ulteriori dati per confermare o smentire i risultati di questa prima analisi, che sembra promettente per la definizione di percorsi didattici multidisciplinari.
2019
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/271205
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