Introduzione Le infezioni rappresentano una delle principali cause di morbosità e mortalità nelle strutture di assistenza a lungo termine (LTCF). Questo studio si propone di misurare la prevalenza delle infezioni correlate all’assistenza (HAI) e dell’uso di antimicrobici nelle LTCF della Regione Marche. Materiali e metodi Lo studio è stato condotto tra aprile e giugno 2017 seguendo il protocollo di studio HALT3. Le LTCF hanno partecipato allo studio su base volontaria. Tutti i pazienti sono stati esaminati lo stesso giorno da due medici esperti del Dipartimento di Scienze Biomediche e Sanità Pubblica afferenti all’’Università Politecnica delle Marche. I residenti sono stati considerati idonei se vivevano a tempo pieno nell’LTCF e presenti alle 08:00 del giorno dell’indagine. I dati sono stati raccolti utilizzando due questionari standardizzati, uno sull’istituto e uno sul residente. L’inserimento dei dati e l’analisi statistica sono stati eseguiti utilizzando il software Access sviluppato per il progetto HALT3 e Stata versione XX. Risultati Allo studio hanno partecipato 28 strutture appartenenti all’Azienda Sanitaria Unica Regionale. Sono risultati eleggibili 610 pazienti, per lo più femmine (67,5%) di età superiore ad 85 anni (43,4%). La prevalenza di pazienti con almeno una infezione è risultata del 14,3%, originate nel 65,9% dei casi all’interno della struttura. Le infezioni delle vie urinarie sono risultate le più frequenti (33,3%). 98 pazienti stavano ricevendo nel giorno della rilevazione almeno un trattamento antibiotico sistemico, con una prevalenza del 16,1%. La classe di molecole più utilizzata era quella delle cefalosporine (26,7%), seguita dai chinolonici (22,9%) e dalle penicilline (20,0%). Sono stati isolati 36 microrganismi appartenenti per lo più alla famiglia delle Enterobacteriaceae (52,8%). Di questi 36 microrganismi, 10 hanno mostrato resistenza ad almeno una classe di antibiotici e precisamente il 33,3% delle Klebsielle spp., il 50,0% degli Escherichia coli e il 57,1% dei Proteus mirabilis risultavano resistenti alle cefalosporine di terza generazione mentre l’unico Acinetobacter ai carbapenemici. La specie più frequentemente isolata è stata il Clostridium difficile (36,1%). Conclusioni I tassi di infezione e di antibiotico resistenza riscontrati nelle LTCF appartenenti allo studio sono risultati più alti del campione europeo dello stesso anno. Di particolare interesse la diffusione del Clostridium difficile. I risultati sottolineano la necessità di specifici interventi di controllo e prevenzione del fenomeno.

Infezioni correlate all’assistenza e utilizzo di antibiotici nelle strutture di assistenza a lungo termine: una panoramica della situazione nella Regione Marche / Bellini, M; Biardi, Lgb; Ciotti, M; Mariotti, A; Lombardi, M; Tirabassi, F; Brighenti, A; Sacchini, E; Barbadoro, P; D'Errico, Mm. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 2421-4248. - ELETTRONICO. - 60:(2019), pp. 315-315.

Infezioni correlate all’assistenza e utilizzo di antibiotici nelle strutture di assistenza a lungo termine: una panoramica della situazione nella Regione Marche

Bellini M;Biardi LGB;Ciotti M;Mariotti A;Lombardi M;Tirabassi F;Brighenti A;Barbadoro P;D'Errico MM
2019-01-01

Abstract

Introduzione Le infezioni rappresentano una delle principali cause di morbosità e mortalità nelle strutture di assistenza a lungo termine (LTCF). Questo studio si propone di misurare la prevalenza delle infezioni correlate all’assistenza (HAI) e dell’uso di antimicrobici nelle LTCF della Regione Marche. Materiali e metodi Lo studio è stato condotto tra aprile e giugno 2017 seguendo il protocollo di studio HALT3. Le LTCF hanno partecipato allo studio su base volontaria. Tutti i pazienti sono stati esaminati lo stesso giorno da due medici esperti del Dipartimento di Scienze Biomediche e Sanità Pubblica afferenti all’’Università Politecnica delle Marche. I residenti sono stati considerati idonei se vivevano a tempo pieno nell’LTCF e presenti alle 08:00 del giorno dell’indagine. I dati sono stati raccolti utilizzando due questionari standardizzati, uno sull’istituto e uno sul residente. L’inserimento dei dati e l’analisi statistica sono stati eseguiti utilizzando il software Access sviluppato per il progetto HALT3 e Stata versione XX. Risultati Allo studio hanno partecipato 28 strutture appartenenti all’Azienda Sanitaria Unica Regionale. Sono risultati eleggibili 610 pazienti, per lo più femmine (67,5%) di età superiore ad 85 anni (43,4%). La prevalenza di pazienti con almeno una infezione è risultata del 14,3%, originate nel 65,9% dei casi all’interno della struttura. Le infezioni delle vie urinarie sono risultate le più frequenti (33,3%). 98 pazienti stavano ricevendo nel giorno della rilevazione almeno un trattamento antibiotico sistemico, con una prevalenza del 16,1%. La classe di molecole più utilizzata era quella delle cefalosporine (26,7%), seguita dai chinolonici (22,9%) e dalle penicilline (20,0%). Sono stati isolati 36 microrganismi appartenenti per lo più alla famiglia delle Enterobacteriaceae (52,8%). Di questi 36 microrganismi, 10 hanno mostrato resistenza ad almeno una classe di antibiotici e precisamente il 33,3% delle Klebsielle spp., il 50,0% degli Escherichia coli e il 57,1% dei Proteus mirabilis risultavano resistenti alle cefalosporine di terza generazione mentre l’unico Acinetobacter ai carbapenemici. La specie più frequentemente isolata è stata il Clostridium difficile (36,1%). Conclusioni I tassi di infezione e di antibiotico resistenza riscontrati nelle LTCF appartenenti allo studio sono risultati più alti del campione europeo dello stesso anno. Di particolare interesse la diffusione del Clostridium difficile. I risultati sottolineano la necessità di specifici interventi di controllo e prevenzione del fenomeno.
2019
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/271035
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