Introduzione Lo scopo di questo studio è stato valutare l’intensità di utilizzo degli antibiotici e l’epidemiologia dell’antibioticoresistenza in un’Unità di Terapia Intensiva (UTI). Materiali e metodi Nell’ambito di un sistema di sorveglianza condotto con riferimento alla metodologia del National Healthcare Safety Network, sono stati raccolti i dati relativi all’utilizzo degli antibiotici (molecola, dosaggio e durata) e gli isolamenti microbiologici (microrganismo e relativo antibiogramma) nel periodo dicembre 2017 - gennaio 2019 presso la Clinica di Anestesia e Rianimazione dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona Il consumo totale e per classi d’interesse degli antibiotici sono stati valutati utilizzando la metodologia Defined Daily Dose (DDD) per 100 giornate di degenza (HD). Per l’analisi del trend è stato utilizzato il test di Cochran Armitage valutando i dati su base trimestrale. La densità d’incidenza degli isolamenti per ogni microrganismo è stata espressa come tasso d’isolamento per 100 HD. Risultati Sono stati sorvegliati 279 pazienti, di cui l’87,5% (n = 244) è stato sottoposto a terapia antibiotica, per un consumo totale di antibiotici di 200 DDD/100 HD (IC 95% 195-204). Le classi più utilizzate sono state: penicilline (54,5 DDD/100 HD; IC 95% 52,8-56,1), chinoloni (24,2 DDD/100 HD; IC 95% 22,8-25,6), carbapenemi (21,9 DDD/100 HD; IC 95% 20,5-23,3), cefalosporine di prima, seconda e quarta generazione (13,4 DDD/100 HD; IC 95% 12,3-14,6) e di terza generazione (11,4 DDD/100HD; IC 95% 10,412,5). Nel periodo in studio è stato rilevato un trend di utilizzo in diminuzione (p < 0,05). I batteri isolati più frequentemente sono stati: Staphylococcus aureus, di cui il 9% (IC 95% 3,0-20,0) meticillino-resistente (MRSA); Escherichia coli, di cui il 5% (IC 95% 0,6-17,3) resistente ai carbapenemi e il 18% (IC 95% 7,5-33,5) produttore di Extended Spectrum Beta Lactamase (ESBL); Klebsiella pneumoniae, di cui il 28% (IC 95% 9,753,4) resistente ai carbapenemi e il 17% (IC 95% 3,6-41,4) produttore di ESBL; Pseudomonas aeruginosa, di cui il 15% resistente ai carbapenemi (IC 95% 3,2-37,9) e il 20% resistente ai fluorochinoloni(IC 95% 5,7-43,66 e Acinetobacter baumannii, di cui il 60% (IC 95% 14,7-94,7) resistente ai carbapenemi. Conclusioni Nonostante il rilievo di un utilizzo elevato di farmaci antibiotici, è stato osservato trend in diminuzione rispetto all’inizio della rilevazione. L’incidenza di Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi e di MRSA risulta relativamente contenuta, da rilevare l’emergenza della resistenza ai carbapenemi in Escherichia coli. I dati suggeriscono come sia necessaria un’attenta politica di stewardship antibiotica, associata a sistemi di sorveglianza per il controllo dell’antibioticoresistenza in UTI.

Unità di Terapia intensiva: consumo, trend di utilizzo degli antibiotici e pattern di resistenza dei microrganismi isolati. Risultati preliminari / Lombardi, M; Mariotti, A; Bellini, M; Biardi, Lgb; Ciotti, M; Formenti, L; Micheletti, R; Dolcini, J; Rapazzetti, S; Mentrasti, D; Gregori, P; Carletti, P; Donati, A; Barbadoro, P; D'Errico, Mm. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 2421-4248. - ELETTRONICO. - 60:(2019), pp. 138-138.

Unità di Terapia intensiva: consumo, trend di utilizzo degli antibiotici e pattern di resistenza dei microrganismi isolati. Risultati preliminari

Lombardi M;Mariotti A;Bellini M;Biardi LGB;Ciotti M;Formenti L;Micheletti R;Dolcini J;Rapazzetti S;Mentrasti D;Gregori P;Donati A;Barbadoro P
;
D'Errico MM
2019-01-01

Abstract

Introduzione Lo scopo di questo studio è stato valutare l’intensità di utilizzo degli antibiotici e l’epidemiologia dell’antibioticoresistenza in un’Unità di Terapia Intensiva (UTI). Materiali e metodi Nell’ambito di un sistema di sorveglianza condotto con riferimento alla metodologia del National Healthcare Safety Network, sono stati raccolti i dati relativi all’utilizzo degli antibiotici (molecola, dosaggio e durata) e gli isolamenti microbiologici (microrganismo e relativo antibiogramma) nel periodo dicembre 2017 - gennaio 2019 presso la Clinica di Anestesia e Rianimazione dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona Il consumo totale e per classi d’interesse degli antibiotici sono stati valutati utilizzando la metodologia Defined Daily Dose (DDD) per 100 giornate di degenza (HD). Per l’analisi del trend è stato utilizzato il test di Cochran Armitage valutando i dati su base trimestrale. La densità d’incidenza degli isolamenti per ogni microrganismo è stata espressa come tasso d’isolamento per 100 HD. Risultati Sono stati sorvegliati 279 pazienti, di cui l’87,5% (n = 244) è stato sottoposto a terapia antibiotica, per un consumo totale di antibiotici di 200 DDD/100 HD (IC 95% 195-204). Le classi più utilizzate sono state: penicilline (54,5 DDD/100 HD; IC 95% 52,8-56,1), chinoloni (24,2 DDD/100 HD; IC 95% 22,8-25,6), carbapenemi (21,9 DDD/100 HD; IC 95% 20,5-23,3), cefalosporine di prima, seconda e quarta generazione (13,4 DDD/100 HD; IC 95% 12,3-14,6) e di terza generazione (11,4 DDD/100HD; IC 95% 10,412,5). Nel periodo in studio è stato rilevato un trend di utilizzo in diminuzione (p < 0,05). I batteri isolati più frequentemente sono stati: Staphylococcus aureus, di cui il 9% (IC 95% 3,0-20,0) meticillino-resistente (MRSA); Escherichia coli, di cui il 5% (IC 95% 0,6-17,3) resistente ai carbapenemi e il 18% (IC 95% 7,5-33,5) produttore di Extended Spectrum Beta Lactamase (ESBL); Klebsiella pneumoniae, di cui il 28% (IC 95% 9,753,4) resistente ai carbapenemi e il 17% (IC 95% 3,6-41,4) produttore di ESBL; Pseudomonas aeruginosa, di cui il 15% resistente ai carbapenemi (IC 95% 3,2-37,9) e il 20% resistente ai fluorochinoloni(IC 95% 5,7-43,66 e Acinetobacter baumannii, di cui il 60% (IC 95% 14,7-94,7) resistente ai carbapenemi. Conclusioni Nonostante il rilievo di un utilizzo elevato di farmaci antibiotici, è stato osservato trend in diminuzione rispetto all’inizio della rilevazione. L’incidenza di Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi e di MRSA risulta relativamente contenuta, da rilevare l’emergenza della resistenza ai carbapenemi in Escherichia coli. I dati suggeriscono come sia necessaria un’attenta politica di stewardship antibiotica, associata a sistemi di sorveglianza per il controllo dell’antibioticoresistenza in UTI.
2019
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