The thesis aims to demonstrate the opportunity to realize in le Marche the Centro di Imprenditorialità Diffusa (CID), i.e. a physical place to stimulate and help businesses, especially micro-enterprises (95% of the regional entrepreneurial system), in order to face challenges connected to globalization and the digital transformation of economic models (e-transformation). To do this, we consider the economic analysis of public law, an interdisciplinary method to study the logical-economic foundations of legal rules and to evaluate their effects. In particular, starting from the national plan Industria 4.0, my work wants to put le Marche in front of an historical possibility: proposing a new model to develop the manufacturing in the XXI century. Moreover, this is reinforced about measures concerning European industrial policy, a matter coordinated between the State and the EU (Article 173 TFEU) to which the study is constantly looking. We will see how local level it should be strongly activated to achieve certain results. With appropriate public policies, therefore, the case of le Marche (an ideal laboratory as the region is based on entrepreneurship, manufacturing, export, and with a long-lived population) can become a model in Italy and in Europe: my thesis focuses on the details of legal framework and on the type of organization are capable of implementing a model (CID) that takes into account the peculiarities of the entrepreneurial system in a country like Italy, that is the second manufacturing power in Europe. The public body must carry out a focused work, considering five categories of companies. To address this complexity, we need a place of contamination (CID) and a pro active public body, a catalyst, able to act on three regulatory levels (regional, national, European), leading a process in which, given the e-transformation, it will add a single new rule: stimulating companies to look at the world as their own market.

La tesi ha l’obiettivo di dimostrare l’opportunità di realizzare nelle Marche il Centro di Imprenditorialità Diffusa (CID) cioè un luogo dove stimolare e aiutare le imprese, specialmente le micro imprese (95% del tessuto produttivo regionale), ad affrontare sfide legate alla globalizzazione e alla trasformazione digitale dei modelli economici (e-transformation). Per fare questo, si ricorre all’analisi economica del diritto pubblico, metodo interdisciplinare per studiare i fondamenti logico-economici delle regole giuridiche e per valutare i loro effetti. In particolare, partendo dal piano nazionale Industria 4.0, lo studio punta a mettere le Marche davanti alla possibilità storica di inaugurare un nuovo modello di sviluppo della manifattura del XXI secolo. Ciò appare tanto più vero se si considerano le misure che riguardano la politica industriale europea, materia di coordinamento tra Stato e UE (art. 173 TFUE), alla quale lo studio guarda costantemente. Si vedrà come il livello normativo più vicino al contesto territoriale di riferimento debba attivarsi con forza per raggiungere determinati risultati. Con adeguate politiche pubbliche, quindi, il caso Marche (laboratorio ideale in quanto regione imprenditoriale, manifatturiera, esportatrice e con popolazione longeva) può diventare modello in Italia e in Europa: la tesi si sofferma sui dettagli di normativa e il tipo di organizzazione capaci di implementare un modello (CID) che tenga conto delle peculiarità del tessuto produttivo in un Paese seconda potenza manifatturiera in Europa. L’ente pubblico deve realizzare un lavoro sartoriale, considerando cinque categorie di imprese. Per affrontare questa complessità serve un luogo di contaminazione (CID) ed un ente pubblico pro attivo, catalizzatore, capace di agire su tre livelli normativi (regionale, nazionale, europeo), guidando un processo in cui, vista l’e-transformation, aggiungere una sola nuova regola: stimolare le imprese a guardare al mondo come il proprio mercato.

Mercato e regole: il diritto che stimola le imprese (Il caso Marche) / Paolella, Frida. - (2019 Mar 15).

Mercato e regole: il diritto che stimola le imprese (Il caso Marche)

PAOLELLA, FRIDA
2019-03-15

Abstract

The thesis aims to demonstrate the opportunity to realize in le Marche the Centro di Imprenditorialità Diffusa (CID), i.e. a physical place to stimulate and help businesses, especially micro-enterprises (95% of the regional entrepreneurial system), in order to face challenges connected to globalization and the digital transformation of economic models (e-transformation). To do this, we consider the economic analysis of public law, an interdisciplinary method to study the logical-economic foundations of legal rules and to evaluate their effects. In particular, starting from the national plan Industria 4.0, my work wants to put le Marche in front of an historical possibility: proposing a new model to develop the manufacturing in the XXI century. Moreover, this is reinforced about measures concerning European industrial policy, a matter coordinated between the State and the EU (Article 173 TFEU) to which the study is constantly looking. We will see how local level it should be strongly activated to achieve certain results. With appropriate public policies, therefore, the case of le Marche (an ideal laboratory as the region is based on entrepreneurship, manufacturing, export, and with a long-lived population) can become a model in Italy and in Europe: my thesis focuses on the details of legal framework and on the type of organization are capable of implementing a model (CID) that takes into account the peculiarities of the entrepreneurial system in a country like Italy, that is the second manufacturing power in Europe. The public body must carry out a focused work, considering five categories of companies. To address this complexity, we need a place of contamination (CID) and a pro active public body, a catalyst, able to act on three regulatory levels (regional, national, European), leading a process in which, given the e-transformation, it will add a single new rule: stimulating companies to look at the world as their own market.
15-mar-2019
La tesi ha l’obiettivo di dimostrare l’opportunità di realizzare nelle Marche il Centro di Imprenditorialità Diffusa (CID) cioè un luogo dove stimolare e aiutare le imprese, specialmente le micro imprese (95% del tessuto produttivo regionale), ad affrontare sfide legate alla globalizzazione e alla trasformazione digitale dei modelli economici (e-transformation). Per fare questo, si ricorre all’analisi economica del diritto pubblico, metodo interdisciplinare per studiare i fondamenti logico-economici delle regole giuridiche e per valutare i loro effetti. In particolare, partendo dal piano nazionale Industria 4.0, lo studio punta a mettere le Marche davanti alla possibilità storica di inaugurare un nuovo modello di sviluppo della manifattura del XXI secolo. Ciò appare tanto più vero se si considerano le misure che riguardano la politica industriale europea, materia di coordinamento tra Stato e UE (art. 173 TFUE), alla quale lo studio guarda costantemente. Si vedrà come il livello normativo più vicino al contesto territoriale di riferimento debba attivarsi con forza per raggiungere determinati risultati. Con adeguate politiche pubbliche, quindi, il caso Marche (laboratorio ideale in quanto regione imprenditoriale, manifatturiera, esportatrice e con popolazione longeva) può diventare modello in Italia e in Europa: la tesi si sofferma sui dettagli di normativa e il tipo di organizzazione capaci di implementare un modello (CID) che tenga conto delle peculiarità del tessuto produttivo in un Paese seconda potenza manifatturiera in Europa. L’ente pubblico deve realizzare un lavoro sartoriale, considerando cinque categorie di imprese. Per affrontare questa complessità serve un luogo di contaminazione (CID) ed un ente pubblico pro attivo, catalizzatore, capace di agire su tre livelli normativi (regionale, nazionale, europeo), guidando un processo in cui, vista l’e-transformation, aggiungere una sola nuova regola: stimolare le imprese a guardare al mondo come il proprio mercato.
Industria 4.0; politica industriale europea Art. 173 TFUE; Centro Imprenditorialità Diffusa
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