The main purpose of this thesis is to extend the theoretical knowledge on the relationship between the financial and the real sectors. Specifically, we investigate how the allocation of capital affects the dynamics of macroeconomic cycles and the long-term growth rate. Indeed, given the position of financial intermediaries between the demand and the supply of loanable funds, banks can change the market equilibrium influencing the choices of households and firms. Moreover, also the competitive pressure arising from incumbent institutions can play a major role in the definition of the final outcome. First, we develop a computational agent-based model, where the channeling of funds from savers to investors occurring through intermediaries is affected by information frictions. Since banks compete in both the deposit and the loan markets, the whole dynamics is driven by endogenous fluctuations in the size of the intermediaries balance sheet. Accordingly, the introduction of an interbank market, reducing the pressure on the liability side of banks' balance sheets, improves the performance of the system. However, the result depends on the topology of the network. Indeed, the functioning of a highly centralized financial system relies on the current state of the hub and vice-versa. Lastly, we develop a simple general equilibrium model to study the effects of financialization on aggregate growth and systemic risk. The main driver of this process is the bargaining power of intermediaries. Indeed, financial institutions, by absorbing a larger quota of income from entrepreneurs, can reduce the incentive for new firms to enter the market. As a result, both the long-term potential growth rate and the overall stability of the system can be negatively affected by an overdeveloped financial sector.

Obiettivo principale di questo lavoro è quello di ampliare le conoscenze teoriche riguardanti l’interrelazione fra il settore finanziario e quello reale. Nello specifico, la tesi analizza come l'allocazione del capitale possa influenzare sia la dinamica dei cicli macroeconomici che il tasso di crescita di lungo termine. Infatti, data la posizione delle banche fra la domanda e l’offerta di fondi, quest’ultime possono modificare l'equilibrio di mercato condizionando le scelte di famiglie, imprese ed istituzioni concorrenti. Il primo capitolo analizza un modello computazionale ad agenti (agent-based model), in cui la canalizzazione dei fondi dai risparmiatori agli investitori è influenzata da frizioni informative. L'intera dinamica aggregata risulta quindi essere guidata da fluttuazioni endogene nelle dimensioni dei bilanci delle banche, a causa della competizione sia sul mercato dei depositi che su quello dei prestiti. Di conseguenza, come evidenziato nel secondo capitolo, l'introduzione di un mercato interbancario, riducendo la pressione concorrenziale sulle passività degli intermediari, migliora le prestazioni del sistema. Tuttavia, il risultato è strettamente connesso alla topologia della rete. Infatti, il corretto funzionamento di un sistema finanziario altamente centralizzato dipende dallo stato dell'hub e viceversa. Infine, il terzo capitolo introduce un modello di equilibrio economico generale al fine di studiare gli effetti della finanziarizzazione sulla crescita aggregata e sul rischio sistemico. In particolare, il lavoro si sofferma sul ruolo svolto dal potere contrattuale degli intermediari. Infatti, le istituzioni finanziarie, assorbendo una maggior quota di reddito dagli imprenditori, possono ridurre l'incentivo delle nuove imprese ad entrare nel mercato. Di conseguenza, sia il tasso di crescita potenziale di lungo termine che la stabilità complessiva del sistema possono essere influenzati negativamente da un settore finanziario eccessivamente sviluppato.

The Feedback between Real and Credit Markets / Ciola, Emanuele. - (2019 Mar 14).

The Feedback between Real and Credit Markets

CIOLA, EMANUELE
2019-03-14

Abstract

The main purpose of this thesis is to extend the theoretical knowledge on the relationship between the financial and the real sectors. Specifically, we investigate how the allocation of capital affects the dynamics of macroeconomic cycles and the long-term growth rate. Indeed, given the position of financial intermediaries between the demand and the supply of loanable funds, banks can change the market equilibrium influencing the choices of households and firms. Moreover, also the competitive pressure arising from incumbent institutions can play a major role in the definition of the final outcome. First, we develop a computational agent-based model, where the channeling of funds from savers to investors occurring through intermediaries is affected by information frictions. Since banks compete in both the deposit and the loan markets, the whole dynamics is driven by endogenous fluctuations in the size of the intermediaries balance sheet. Accordingly, the introduction of an interbank market, reducing the pressure on the liability side of banks' balance sheets, improves the performance of the system. However, the result depends on the topology of the network. Indeed, the functioning of a highly centralized financial system relies on the current state of the hub and vice-versa. Lastly, we develop a simple general equilibrium model to study the effects of financialization on aggregate growth and systemic risk. The main driver of this process is the bargaining power of intermediaries. Indeed, financial institutions, by absorbing a larger quota of income from entrepreneurs, can reduce the incentive for new firms to enter the market. As a result, both the long-term potential growth rate and the overall stability of the system can be negatively affected by an overdeveloped financial sector.
14-mar-2019
Obiettivo principale di questo lavoro è quello di ampliare le conoscenze teoriche riguardanti l’interrelazione fra il settore finanziario e quello reale. Nello specifico, la tesi analizza come l'allocazione del capitale possa influenzare sia la dinamica dei cicli macroeconomici che il tasso di crescita di lungo termine. Infatti, data la posizione delle banche fra la domanda e l’offerta di fondi, quest’ultime possono modificare l'equilibrio di mercato condizionando le scelte di famiglie, imprese ed istituzioni concorrenti. Il primo capitolo analizza un modello computazionale ad agenti (agent-based model), in cui la canalizzazione dei fondi dai risparmiatori agli investitori è influenzata da frizioni informative. L'intera dinamica aggregata risulta quindi essere guidata da fluttuazioni endogene nelle dimensioni dei bilanci delle banche, a causa della competizione sia sul mercato dei depositi che su quello dei prestiti. Di conseguenza, come evidenziato nel secondo capitolo, l'introduzione di un mercato interbancario, riducendo la pressione concorrenziale sulle passività degli intermediari, migliora le prestazioni del sistema. Tuttavia, il risultato è strettamente connesso alla topologia della rete. Infatti, il corretto funzionamento di un sistema finanziario altamente centralizzato dipende dallo stato dell'hub e viceversa. Infine, il terzo capitolo introduce un modello di equilibrio economico generale al fine di studiare gli effetti della finanziarizzazione sulla crescita aggregata e sul rischio sistemico. In particolare, il lavoro si sofferma sul ruolo svolto dal potere contrattuale degli intermediari. Infatti, le istituzioni finanziarie, assorbendo una maggior quota di reddito dagli imprenditori, possono ridurre l'incentivo delle nuove imprese ad entrare nel mercato. Di conseguenza, sia il tasso di crescita potenziale di lungo termine che la stabilità complessiva del sistema possono essere influenzati negativamente da un settore finanziario eccessivamente sviluppato.
macroeconomics; credit; agent-based; financialization
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/263284
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