The thesis is inspired by the study of several concepts that, nowadays, cannot be considered even simple and acquired to the juridical doctrine, like legal set of rules, law and juridical norm. A preliminary reflection about the point is a fundamental step in order to better understand the characters of the norm within the system of right’ springs in general, with particular interest for the labour law; the conjecture is that if we consider as springs of right the “situations” in which the right arises and develops itself, then we have to accept that collective bargain is the well of right, even if it is sui generis. Pursuant to this hypothesis, the examination carried out along the present thesis has checked different models of interaction between law and collective bargaining from the beginnings to the present day of what today we refers to as “labour law”, in order to understanding a various relationships of supremacy between law and collective bargaining; in the past, indeed, the power of waiving the law by collective bargain it was considered an exception, but this relationship was slowly became a stable model of Italian legislation, model that today considers as similar law and collective bargain in the matter of business relationships. In the end of this dissertation, the constitutional limits of this approach that prevent to the legislator of abdicating, as a figure to speech, its “traditional” protective role of workers through arrangement of fundamental rights, are investigated, by means of an accurate and deepened analysis of Clauses 1 and 2 of Italian Consitution.

L’analisi condotta nella tesi di dottorato trae spunto da un iniziale studio di concetti che, ad oggi, non si palesano né semplici né acquisiti alla dottrina giuridica, quali quelli di ordinamento giuridico, di legge, di norma giuridica. Una riflessione preliminare sul punto si rende necessaria per comprendere i caratteri della norma nel sistema delle fonti del diritto in generale e del diritto del lavoro in particolare; l’assunto è quello che se per fonti del diritto intendiamo i “luoghi” nei quali il diritto nasce e si sviluppa, allora non possiamo negare che anche il contratto collettivo sia fonte del diritto, sia pure sui generis. In forza di questo assunto l’analisi condotta lungo tutta la tesi di dottorato ha riguardato i vari modelli di interazione tra legge e contratto collettivo dalle origini di quello che oggi intendiamo per diritto del lavoro sino ai giorni nostri, per comprendere se e in che termini si pone un rapporto di supremazia di una fonte sull’altra; in effetti, se in passato il potere di derogare la legge da parte del contratto collettivo era considerato un’eccezione, pian piano tale rapporto si è tradotto in un modello stabile di normazione, modello che oggi considera quasi completamente fungibili la legge e il contratto collettivo nella disciplina dei rapporti di lavoro. Nell’ultimo capitolo della trattazione, vengono affrontati i limiti costituzionali che, a parere dell’Autrice, impediscono al legislatore di abdicare, per così dire, al suo ruolo “tradizionale” di tutela della persona che lavora attraverso la predisposizione di regole cc.dd. minime, limiti che sembrano essere individuabili in una ri-lettura moderna delle norme costituzionali a tutela dei diritti fondamentali della persona che lavora e nel combinato disposto degli artt. 1 e 2 della Costituzione, che impediscono al legislatore di esercitare un potere di delega (alla deroga) altrimenti senza limiti.

La norma legale inderogabile nel Diritto del Lavoro / DI MEO, Rosa. - (2018 Mar 21).

La norma legale inderogabile nel Diritto del Lavoro

DI MEO, ROSA
2018-03-21

Abstract

The thesis is inspired by the study of several concepts that, nowadays, cannot be considered even simple and acquired to the juridical doctrine, like legal set of rules, law and juridical norm. A preliminary reflection about the point is a fundamental step in order to better understand the characters of the norm within the system of right’ springs in general, with particular interest for the labour law; the conjecture is that if we consider as springs of right the “situations” in which the right arises and develops itself, then we have to accept that collective bargain is the well of right, even if it is sui generis. Pursuant to this hypothesis, the examination carried out along the present thesis has checked different models of interaction between law and collective bargaining from the beginnings to the present day of what today we refers to as “labour law”, in order to understanding a various relationships of supremacy between law and collective bargaining; in the past, indeed, the power of waiving the law by collective bargain it was considered an exception, but this relationship was slowly became a stable model of Italian legislation, model that today considers as similar law and collective bargain in the matter of business relationships. In the end of this dissertation, the constitutional limits of this approach that prevent to the legislator of abdicating, as a figure to speech, its “traditional” protective role of workers through arrangement of fundamental rights, are investigated, by means of an accurate and deepened analysis of Clauses 1 and 2 of Italian Consitution.
21-mar-2018
L’analisi condotta nella tesi di dottorato trae spunto da un iniziale studio di concetti che, ad oggi, non si palesano né semplici né acquisiti alla dottrina giuridica, quali quelli di ordinamento giuridico, di legge, di norma giuridica. Una riflessione preliminare sul punto si rende necessaria per comprendere i caratteri della norma nel sistema delle fonti del diritto in generale e del diritto del lavoro in particolare; l’assunto è quello che se per fonti del diritto intendiamo i “luoghi” nei quali il diritto nasce e si sviluppa, allora non possiamo negare che anche il contratto collettivo sia fonte del diritto, sia pure sui generis. In forza di questo assunto l’analisi condotta lungo tutta la tesi di dottorato ha riguardato i vari modelli di interazione tra legge e contratto collettivo dalle origini di quello che oggi intendiamo per diritto del lavoro sino ai giorni nostri, per comprendere se e in che termini si pone un rapporto di supremazia di una fonte sull’altra; in effetti, se in passato il potere di derogare la legge da parte del contratto collettivo era considerato un’eccezione, pian piano tale rapporto si è tradotto in un modello stabile di normazione, modello che oggi considera quasi completamente fungibili la legge e il contratto collettivo nella disciplina dei rapporti di lavoro. Nell’ultimo capitolo della trattazione, vengono affrontati i limiti costituzionali che, a parere dell’Autrice, impediscono al legislatore di abdicare, per così dire, al suo ruolo “tradizionale” di tutela della persona che lavora attraverso la predisposizione di regole cc.dd. minime, limiti che sembrano essere individuabili in una ri-lettura moderna delle norme costituzionali a tutela dei diritti fondamentali della persona che lavora e nel combinato disposto degli artt. 1 e 2 della Costituzione, che impediscono al legislatore di esercitare un potere di delega (alla deroga) altrimenti senza limiti.
inderogabilità; legge; contratto collettivo; fondamento costituzionale
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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/252876
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