La retribuzione variabile, intesa come quella contrattata a livello territoriale o aziendale per gruppi di lavoratori, rappresenta in Italia l’unico mezzo per aumentare il compenso dei dipendenti in quanto la contrattazione collettiva nazionale ha il compito di stabilire minimi retributivi i cui aumenti devono essere in linea con l’inflazione. Il legislatore incentiva il ricorso ai premi di produttività o di redditività con una disciplina fiscale e previdenziale di favore per entrambe le parti, lavoratori e datori di lavoro, ma i benefici sono modesti e le diverse questioni problematiche –esaminate nel saggio– spiegano la scarsa diffusione della contrattazione decentrata.
La retribuzione variabile in Italia / DI STASI, Antonio. - In: REVISTA DERECHO SOCIAL Y EMPRESA. - ISSN 2341-135X. - ELETTRONICO. - 5(2016), pp. 1-21.
La retribuzione variabile in Italia
DI STASI, Antonio
2016-01-01
Abstract
La retribuzione variabile, intesa come quella contrattata a livello territoriale o aziendale per gruppi di lavoratori, rappresenta in Italia l’unico mezzo per aumentare il compenso dei dipendenti in quanto la contrattazione collettiva nazionale ha il compito di stabilire minimi retributivi i cui aumenti devono essere in linea con l’inflazione. Il legislatore incentiva il ricorso ai premi di produttività o di redditività con una disciplina fiscale e previdenziale di favore per entrambe le parti, lavoratori e datori di lavoro, ma i benefici sono modesti e le diverse questioni problematiche –esaminate nel saggio– spiegano la scarsa diffusione della contrattazione decentrata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.