In the 90s, the explosion of the web has brought distances in the physical world, while not moving away from the city. While in the past they were the port cities to take on the role of gateway cities, ie gates to the continent, are considered gateway all access places digitally. The sprawling city, vast territory urbanized by the invisible margins, where the alternation between rural and urban generates large distances between functional centers, needs to realize nodes of exchange and trade, intercepting the flows of people, capital, know-how that every day move inefficiently over a vast territory, generating, often, time and money wasted. It must switch them on the land and turn them into local resources, thus generating a huge amount of information that is potentially convertible into with answers app urban. The methods used so far to analyze the growth process of urban sprawl, urban development of most of the Italian cities, have highlighted the critical issues like the phenomenon of dispersion, the risk of not grasping the potential that, if properly designed with new technologies, can be transformed into strengths. Urban planning and same shape as the traditional plan, always has the task of regulating land use in relation to the local community, however, aware that the functions of certain soils interact with the increasingly extensive interests systems and physically distant, with the order to make dynamic and flexible to the needs and resources increasingly larger territories. The research, to meet the operational needs and planning related to the Marche region, is the current need to develop a strategic plan to program, thanks to the use of technology and digitization. The interdependence and complementarity of the different vocations of these extensive areas, which ignore the rigid administrative borders, need to develop a method capable of activating forms of coordinated action, based on networks of services and mobility through digital technologies such as to cope against waste in municipal budgets and respond efficiently to the ever more rapid transformation of social life through the sharing of information and the reduction of physical travel.

Negli anni 90, l’esplosione del web ha annullato le distanze nel mondo fisico, pur non allontanandoci dalla città. Mentre in passato erano le città portuali ad assumere il ruolo di città gateway, cioè porte di accesso al continente, oggi sono considerati gateway tutti i luoghi d’accesso per via digitale. La città diffusa, vasto territorio urbanizzato dagli invisibili margini, dove l’alternanza tra rurale e urbano genera ampie distanze tra poli funzionali, necessita di realizzare nodi di scambio e di traffico, intercettando i flussi di persone, capitali, know-how che ogni giorno si muovono in maniera non efficiente su un territorio vasto, generando, spesso, sprechi di tempo e denaro. Essa deve commutarli sul territorio e trasformarli in risorse locali, generare così una mole di informazioni che è potenzialmente trasformabile in risposte attraverso le app urbane. I modi fino ad ora utilizzati per analizzare il processo di crescita della città diffusa, sviluppo urbano di gran parte delle città italiane, hanno messo in luce le criticità come il fenomeno della dispersione, rischiando di non coglierne le potenzialità che, se opportunamente progettate con nuove tecnologie, possono essere trasformate in punti di forza. All’urbanistica e alla forma stessa del piano tradizionale, spetta sempre e comunque il compito di regolare gli usi del suolo in rapporto alla comunità locale, consapevoli però che le funzioni di taluni suoli interagiscono con sistemi di interessi sempre più estesi e fisicamente lontani, con il fine di rendere dinamici e flessibili alle esigenze e alle risorse territori sempre più ampi. La ricerca, per rispondere alle esigenze gestionali e di pianificazione legate al territorio marchigiano, tratta dell’attuale necessità di elaborare piani strategici per programmare, grazie all’uso della tecnologia e della digitalizzazione. L’interdipendenza e la complementarità delle diverse vocazioni di queste aree così estese, che prescindono dai rigidi confini amministrativi, necessitano di sviluppare un metodo in grado di attivare forme di azione coordinata, basato su network di servizi e mobilità attraverso tecnologie digitali tali da far fronte agli sprechi nei bilanci comunali e rispondere efficientemente alla sempre più rapida trasformazione della vita sociale tramite la condivisione dell’informazione e la riduzione degli spostamenti fisici.

La città diffusa ed il paesaggio: il caso delle Marche / Buffarini, Federica. - (2017 Mar 02).

La città diffusa ed il paesaggio: il caso delle Marche

BUFFARINI, FEDERICA
2017-03-02

Abstract

In the 90s, the explosion of the web has brought distances in the physical world, while not moving away from the city. While in the past they were the port cities to take on the role of gateway cities, ie gates to the continent, are considered gateway all access places digitally. The sprawling city, vast territory urbanized by the invisible margins, where the alternation between rural and urban generates large distances between functional centers, needs to realize nodes of exchange and trade, intercepting the flows of people, capital, know-how that every day move inefficiently over a vast territory, generating, often, time and money wasted. It must switch them on the land and turn them into local resources, thus generating a huge amount of information that is potentially convertible into with answers app urban. The methods used so far to analyze the growth process of urban sprawl, urban development of most of the Italian cities, have highlighted the critical issues like the phenomenon of dispersion, the risk of not grasping the potential that, if properly designed with new technologies, can be transformed into strengths. Urban planning and same shape as the traditional plan, always has the task of regulating land use in relation to the local community, however, aware that the functions of certain soils interact with the increasingly extensive interests systems and physically distant, with the order to make dynamic and flexible to the needs and resources increasingly larger territories. The research, to meet the operational needs and planning related to the Marche region, is the current need to develop a strategic plan to program, thanks to the use of technology and digitization. The interdependence and complementarity of the different vocations of these extensive areas, which ignore the rigid administrative borders, need to develop a method capable of activating forms of coordinated action, based on networks of services and mobility through digital technologies such as to cope against waste in municipal budgets and respond efficiently to the ever more rapid transformation of social life through the sharing of information and the reduction of physical travel.
2-mar-2017
Negli anni 90, l’esplosione del web ha annullato le distanze nel mondo fisico, pur non allontanandoci dalla città. Mentre in passato erano le città portuali ad assumere il ruolo di città gateway, cioè porte di accesso al continente, oggi sono considerati gateway tutti i luoghi d’accesso per via digitale. La città diffusa, vasto territorio urbanizzato dagli invisibili margini, dove l’alternanza tra rurale e urbano genera ampie distanze tra poli funzionali, necessita di realizzare nodi di scambio e di traffico, intercettando i flussi di persone, capitali, know-how che ogni giorno si muovono in maniera non efficiente su un territorio vasto, generando, spesso, sprechi di tempo e denaro. Essa deve commutarli sul territorio e trasformarli in risorse locali, generare così una mole di informazioni che è potenzialmente trasformabile in risposte attraverso le app urbane. I modi fino ad ora utilizzati per analizzare il processo di crescita della città diffusa, sviluppo urbano di gran parte delle città italiane, hanno messo in luce le criticità come il fenomeno della dispersione, rischiando di non coglierne le potenzialità che, se opportunamente progettate con nuove tecnologie, possono essere trasformate in punti di forza. All’urbanistica e alla forma stessa del piano tradizionale, spetta sempre e comunque il compito di regolare gli usi del suolo in rapporto alla comunità locale, consapevoli però che le funzioni di taluni suoli interagiscono con sistemi di interessi sempre più estesi e fisicamente lontani, con il fine di rendere dinamici e flessibili alle esigenze e alle risorse territori sempre più ampi. La ricerca, per rispondere alle esigenze gestionali e di pianificazione legate al territorio marchigiano, tratta dell’attuale necessità di elaborare piani strategici per programmare, grazie all’uso della tecnologia e della digitalizzazione. L’interdipendenza e la complementarità delle diverse vocazioni di queste aree così estese, che prescindono dai rigidi confini amministrativi, necessitano di sviluppare un metodo in grado di attivare forme di azione coordinata, basato su network di servizi e mobilità attraverso tecnologie digitali tali da far fronte agli sprechi nei bilanci comunali e rispondere efficientemente alla sempre più rapida trasformazione della vita sociale tramite la condivisione dell’informazione e la riduzione degli spostamenti fisici.
network; app; landscape
città; paesaggio; Marche; regione; pianificazione; ambiti
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Descrizione: tesi_buffarini
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/245314
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