In the fight against bacterial infections due to Gram-positive bacteria, oxazolidinones (linezolid and tedizolid) represent the latest class of antibiotics developed for clinical use. Oxazolidinone resistance is caused by mutations in the ribosome (23S rRNA, L3 and L4 proteins) and acquired genes [cfr, cfr(B) and optrA]. In this study oxazolidinone resistance mechanisms have been characterised in clinical strains of Staphylococcus spp. and Enterococcus spp. A clone of Staphylococcus epidermidis, resistant to linezolid due to mutations in 23S rRNA, has been recognised as being endemic in the Ancona Regional Hospital for 12 years. Two linezolid-resistant S. epidermidis isolates from Careggi Hospital (Florence) have been characterised: resistance was mediated by 23S rRNA mutations, L3 protein mutations, and the cfr gene, located on two new related multi-resistance plasmids. A linezolid-resistant Staphylococcus aureus strain from Florence, the first cfr-positive isolate in Italy, has been studied: cfr was located on the chromosome, within a linearized plasmid of enterococcal origin (pRE25-like), in a mosaic structure carrying also resistance genes erm(B) and fexB. A screening was conducted on enterococci showing a linezolid MIC ≥4 mg/L in order to look for oxazolidinones resistance determinants. Two Enteroccocus faecium with reduced linezolid susceptibility were identified which carried both cfr and optrA on the same genetic element, a pRE25-like plasmid. Finally, an E. faecium isolate fully resistant to linezolid has been characterised: resistance was mediated by mutations in rRNA 23S. Even if the incidence of linezolid resistance remains very low, surveillance and conscious use of oxazolidinones are essential to preserve their effectiveness.

Nella lotta alle infezioni batteriche causate da Gram-positivi, gli oxazolidinoni (linezolid e tedizolid) rappresentano l’ultima classe di antibiotici ad essere stati sviluppati per l’utilizzo in clinica. La resistenza a questi farmaci è dovuta a mutazioni nel ribosoma (23S rRNA, proteine L3 e L4) e a geni acquisiti [cfr, cfr(B) e optrA]. In questo studio sono stati caratterizzati i meccanismi di resistenza agli oxazolidinoni in ceppi clinici di Staphylococcus spp. ed Enterococcus spp. È stato identificato un clone di Staphylococcus epidermidis, endemico negli Ospedali Riuniti di Ancona da 12 anni, che è resistente al linezolid a causa d’una mutazione del 23S rRNA. Sono stati caratterizzati due ceppi di S. epidermidis linezolid-resistenti provenienti dall’ospedale Careggi (Firenze): la resistenza era mediata da mutazioni sul 23S rRNA, sulle proteine L3 e dal gene cfr, localizzato su due nuovi plasmidi coniugativi multi-resistenti correlati. È stato caratterizzato un isolato di Staphylococcus aureus linezolid-resistente proveniente da Firenze, primo S. aureus cfr-positivo isolato in Italia: il cfr era localizzato nel cromosoma all’interno di un plasmide enterococcico linearizzato (pRE25-like), in una nuova struttura a mosaico portante anche i geni di resistenza erm(B) e fexB. È stato effettuato uno screening su enterococchi con MIC del linezolid ≥4 mg/L alla ricerca di determinanti di resistenza agli oxazolidinoni. Sono stati identificati due ceppi di Enterococcus faecium con ridotta sensibilità al linezolid, che portavano i geni cfr e optrA sullo stesso elemento, un plasmide pRE25-like. Infine è stato caratterizzato un ceppo di E. faecium pienamente resistente al linezolid a causa di una mutazione sul 23S rRNA. Pur se la percentuale di resistenza rimane molto bassa, la sorveglianza e l’uso consapevole degli oxazolidinoni sono necessari per preservare l’efficacia di questi antibiotici.

Resistenza agli oxazolidinoni in isolati clinici di Staphylococcus spp. e Enterococcus spp / Morroni, Gianluca. - (2017 Mar 22).

Resistenza agli oxazolidinoni in isolati clinici di Staphylococcus spp. e Enterococcus spp.

MORRONI, GIANLUCA
2017-03-22

Abstract

In the fight against bacterial infections due to Gram-positive bacteria, oxazolidinones (linezolid and tedizolid) represent the latest class of antibiotics developed for clinical use. Oxazolidinone resistance is caused by mutations in the ribosome (23S rRNA, L3 and L4 proteins) and acquired genes [cfr, cfr(B) and optrA]. In this study oxazolidinone resistance mechanisms have been characterised in clinical strains of Staphylococcus spp. and Enterococcus spp. A clone of Staphylococcus epidermidis, resistant to linezolid due to mutations in 23S rRNA, has been recognised as being endemic in the Ancona Regional Hospital for 12 years. Two linezolid-resistant S. epidermidis isolates from Careggi Hospital (Florence) have been characterised: resistance was mediated by 23S rRNA mutations, L3 protein mutations, and the cfr gene, located on two new related multi-resistance plasmids. A linezolid-resistant Staphylococcus aureus strain from Florence, the first cfr-positive isolate in Italy, has been studied: cfr was located on the chromosome, within a linearized plasmid of enterococcal origin (pRE25-like), in a mosaic structure carrying also resistance genes erm(B) and fexB. A screening was conducted on enterococci showing a linezolid MIC ≥4 mg/L in order to look for oxazolidinones resistance determinants. Two Enteroccocus faecium with reduced linezolid susceptibility were identified which carried both cfr and optrA on the same genetic element, a pRE25-like plasmid. Finally, an E. faecium isolate fully resistant to linezolid has been characterised: resistance was mediated by mutations in rRNA 23S. Even if the incidence of linezolid resistance remains very low, surveillance and conscious use of oxazolidinones are essential to preserve their effectiveness.
22-mar-2017
Nella lotta alle infezioni batteriche causate da Gram-positivi, gli oxazolidinoni (linezolid e tedizolid) rappresentano l’ultima classe di antibiotici ad essere stati sviluppati per l’utilizzo in clinica. La resistenza a questi farmaci è dovuta a mutazioni nel ribosoma (23S rRNA, proteine L3 e L4) e a geni acquisiti [cfr, cfr(B) e optrA]. In questo studio sono stati caratterizzati i meccanismi di resistenza agli oxazolidinoni in ceppi clinici di Staphylococcus spp. ed Enterococcus spp. È stato identificato un clone di Staphylococcus epidermidis, endemico negli Ospedali Riuniti di Ancona da 12 anni, che è resistente al linezolid a causa d’una mutazione del 23S rRNA. Sono stati caratterizzati due ceppi di S. epidermidis linezolid-resistenti provenienti dall’ospedale Careggi (Firenze): la resistenza era mediata da mutazioni sul 23S rRNA, sulle proteine L3 e dal gene cfr, localizzato su due nuovi plasmidi coniugativi multi-resistenti correlati. È stato caratterizzato un isolato di Staphylococcus aureus linezolid-resistente proveniente da Firenze, primo S. aureus cfr-positivo isolato in Italia: il cfr era localizzato nel cromosoma all’interno di un plasmide enterococcico linearizzato (pRE25-like), in una nuova struttura a mosaico portante anche i geni di resistenza erm(B) e fexB. È stato effettuato uno screening su enterococchi con MIC del linezolid ≥4 mg/L alla ricerca di determinanti di resistenza agli oxazolidinoni. Sono stati identificati due ceppi di Enterococcus faecium con ridotta sensibilità al linezolid, che portavano i geni cfr e optrA sullo stesso elemento, un plasmide pRE25-like. Infine è stato caratterizzato un ceppo di E. faecium pienamente resistente al linezolid a causa di una mutazione sul 23S rRNA. Pur se la percentuale di resistenza rimane molto bassa, la sorveglianza e l’uso consapevole degli oxazolidinoni sono necessari per preservare l’efficacia di questi antibiotici.
antibiotic resistance; oxazolidinones; Staphylococcus; Enterococcus; linezolid; tedizolid; cfr; optrA
antibiotico resistenza; oxazolidinoni; Staphylococcus; Enterococcus; linezolid; tedizolid; cfr; optrA
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