INTRODUCTION Obesity is actually one of the most health problem. Several studies are evaluating how taste sensitivity could play a role in this disease. Literature’s data seems to demonstrate that both pathological increase, both pathological reduction of BMI are associated to a reduction of taste sensitivity. So the aim of our study was to assess the relationship that occur between taste sensitivity and BMI, to understand if an alteration of taste sensitivity could lead to an increase of calories assumption with developing of overweight/obesity. MATHERIALS AND METHODS Our study was based on: -24 control subjects (15 females, 9 males, mean BMI 21.8 ± 2.0) -12 overweight subjects (6 females, 6 males, mean BMI 27.9 ± 1.2) -11 obese subjects (8 females, 3 males, mean BMI 38.5 ± 5.7). At the moment of recruitment no subject showed other diseases except obesity. Moreover all the subjects were no smokers All subjects undergo to the taste sensitivity test, based on “Taste strips test”, it means cotton’s buffers impregnated on a solution containing a substance in different concentrations (4 different concentrations for each of 4 principal tastes); we also used colza oil and pure ionized water Results were analyzed with T Student test, linear regression with Pearson’s Test ANOVA to evaluate the number of correct identifications after taste’s stimulation. RESULTS Control subjects were more able to recognize all tastes than overweight/obese subjects. This capacity showed a negative correlation with BMI and age CONCLUSIONS Our data showed that overweight/obese subjects had a generally reduction on taste sensitivity. So we can suppose that this alteration could lead to obesity.

INTRODUZIONE L’obesità è un importante problema di salute specie nei paesi industrializzati. Vari studi stanno valutando come la sensibilità gustativa possa influenzare tale patologia; da dati di letteratura emerge che variazioni patologiche di BMI sono associate ad una ridotta capacità sensoriale gustativa. Lo scopo del nostro lavoro è stato quello di valutare la relazione che intercorre tra sensibilità gustativa e indice di massa corporea, per capire se una alterata percezione gustativa possa portare ad un aumento dell’introito calorico con conseguente sviluppo di sovrappeso/obesità. MATERIALI E METODI Lo studio è stato condotto su: -24 soggetti di controllo normopeso (15 femmine e 9 maschi, BMI 21.8 ± 2.0) -12 pazienti sovrappeso (6 femmine e 6 maschi, BMI 27.9 ± 1.2) -11 pazienti obesi (8 femmine e 3 maschi, BMI 38.5 ± 5.7) Al momento del reclutamento, nessun paziente era affetto da altre patologie, fuorché l’obesità. Inoltre i soggetti selezionati non erano fumatori Ciascun partecipante è stato sottoposto al test della sensibilità gustativa basato sul test dei “Taste strips” ossia tamponi di cotone impregnati di una soluzione contenente una sostanza in differenti concentrazioni (4 concentrazioni per ognuno dei 4 gusti di base); sono stati impiegati anche olio di colza puro e acqua deionizzata I risultati sono stati analizzati mediante test t di Student, regressione lineare con il test di Pearson, ANOVA per valutare il numero dei riconoscimenti corretti in funzione dello stimolo. RISULTATI I soggetti di controllo normopeso hanno mostrato una maggior capacità di riconoscimento globale dei gusti rispetto ai pazienti sovrappeso ed obesi. Tale capacità è risultata essere inversamente proporzionale sia al BMI che all’età. CONCLUSIONI In conclusione, possiamo confermare che soggetti sovrappeso ed obesi del nostro campione mostrano una riduzione generalizzata della sensibilità gustativa. Possiamo ipotizzare che questa alterazione possa contribuire allo sviluppo dell’obesità.

Studio della sensibilità gustativa: un nuovo approccio al sovrappeso e all'obesità / Alidori, Alessandro. - (2016 Feb 26).

Studio della sensibilità gustativa: un nuovo approccio al sovrappeso e all'obesità

Alidori, Alessandro
2016-02-26

Abstract

INTRODUCTION Obesity is actually one of the most health problem. Several studies are evaluating how taste sensitivity could play a role in this disease. Literature’s data seems to demonstrate that both pathological increase, both pathological reduction of BMI are associated to a reduction of taste sensitivity. So the aim of our study was to assess the relationship that occur between taste sensitivity and BMI, to understand if an alteration of taste sensitivity could lead to an increase of calories assumption with developing of overweight/obesity. MATHERIALS AND METHODS Our study was based on: -24 control subjects (15 females, 9 males, mean BMI 21.8 ± 2.0) -12 overweight subjects (6 females, 6 males, mean BMI 27.9 ± 1.2) -11 obese subjects (8 females, 3 males, mean BMI 38.5 ± 5.7). At the moment of recruitment no subject showed other diseases except obesity. Moreover all the subjects were no smokers All subjects undergo to the taste sensitivity test, based on “Taste strips test”, it means cotton’s buffers impregnated on a solution containing a substance in different concentrations (4 different concentrations for each of 4 principal tastes); we also used colza oil and pure ionized water Results were analyzed with T Student test, linear regression with Pearson’s Test ANOVA to evaluate the number of correct identifications after taste’s stimulation. RESULTS Control subjects were more able to recognize all tastes than overweight/obese subjects. This capacity showed a negative correlation with BMI and age CONCLUSIONS Our data showed that overweight/obese subjects had a generally reduction on taste sensitivity. So we can suppose that this alteration could lead to obesity.
26-feb-2016
INTRODUZIONE L’obesità è un importante problema di salute specie nei paesi industrializzati. Vari studi stanno valutando come la sensibilità gustativa possa influenzare tale patologia; da dati di letteratura emerge che variazioni patologiche di BMI sono associate ad una ridotta capacità sensoriale gustativa. Lo scopo del nostro lavoro è stato quello di valutare la relazione che intercorre tra sensibilità gustativa e indice di massa corporea, per capire se una alterata percezione gustativa possa portare ad un aumento dell’introito calorico con conseguente sviluppo di sovrappeso/obesità. MATERIALI E METODI Lo studio è stato condotto su: -24 soggetti di controllo normopeso (15 femmine e 9 maschi, BMI 21.8 ± 2.0) -12 pazienti sovrappeso (6 femmine e 6 maschi, BMI 27.9 ± 1.2) -11 pazienti obesi (8 femmine e 3 maschi, BMI 38.5 ± 5.7) Al momento del reclutamento, nessun paziente era affetto da altre patologie, fuorché l’obesità. Inoltre i soggetti selezionati non erano fumatori Ciascun partecipante è stato sottoposto al test della sensibilità gustativa basato sul test dei “Taste strips” ossia tamponi di cotone impregnati di una soluzione contenente una sostanza in differenti concentrazioni (4 concentrazioni per ognuno dei 4 gusti di base); sono stati impiegati anche olio di colza puro e acqua deionizzata I risultati sono stati analizzati mediante test t di Student, regressione lineare con il test di Pearson, ANOVA per valutare il numero dei riconoscimenti corretti in funzione dello stimolo. RISULTATI I soggetti di controllo normopeso hanno mostrato una maggior capacità di riconoscimento globale dei gusti rispetto ai pazienti sovrappeso ed obesi. Tale capacità è risultata essere inversamente proporzionale sia al BMI che all’età. CONCLUSIONI In conclusione, possiamo confermare che soggetti sovrappeso ed obesi del nostro campione mostrano una riduzione generalizzata della sensibilità gustativa. Possiamo ipotizzare che questa alterazione possa contribuire allo sviluppo dell’obesità.
obesity; taste
obesità; gusto
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