According to the Human Rights-Based Approach (HRBA), disability needs to be considered in emergency planning of municipalities and long-term care facilities (LTCFs). The results of the study have confirmed and reinforced the importance of building a dialogue on the inclusion of persons with disabilities in emergency preparedness among municipal emergency managers, administrators of LTCFs and citizens themselves. In the context of LTCFs, US and Italian facilities should view physical impaired residents as potential resources during an emergency. Furthermore, administrators of such facilities should provide specific training to their staff to raise the sensitivity to issues of disability. This can provide a positive contribution that can make emergency services more accommodating for the residents of the facility. Finally, US and Italian long-term facilities should immediately clarify that a proactive collaboration in terms of emergency preparation is expected from residents. This would ensure a stronger involvement of the residents in best preparing for an emergency. Also at the municipal level, this study confirms that the inclusion of people with disabilities in emergency preparedness plays a key role in the protection of their rights. People with disabilities are the true experts of their own situations and therefore are in the ideal position to give recommendations on best strategies for including disability needs into disaster preparedness and response. Building a dialogue on the inclusion of people with disabilities in emergency preparedness is crucial to define and share best practices to raise public awareness on the issue of self-protective behaviors, to create strategies along with the civil protection professionals, medical staff, social workers, aimed to enhance the residual skills of persons with disabilities. All these actions would be decisive for a shift from the medical model to the human-rights based approach to disability. Therefore, those involved in disaster management should involve persons with disabilities in the leadership and in decision-making processes.

Il presente lavoro è stato incentrato sull’analisi delle procedure di inclusione delle persone con disabilità nella pianificazione dell’emergenza in alcuni Comuni della Regione Marche e in alcune Strutture Socio-Sanitarie Assistenziali e Istituti di Riabilitazione della Regione Marche e dello Stato del New Jersey (USA). L’affermarsi, a livello mondiale, dei principi sui diritti umani anche nell’ambito della disabilità, hanno portato ad una graduale sostituzione del modello paternalistico e caritatevole, con quello basato sul riconoscimento e il rispetto della diversità dei singoli in un’ottica di inclusione sociale. Con riferimento al contesto delle emergenze, il processo di inclusione sociale consiste nel coinvolgimento delle persone con disabilità nei programmi di pianificazione e gestione dell’emergenza promossi dai governi locali, dalle aziende private e dalle associazioni di volontariato». I risultati conseguiti dal diritto internazionale in materia di disabilità sono stati consolidati nella Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata in Italia con la Legge 3 marzo 2009, n.18. In base all’articolo 1 di tale convenzione, le persone con disabilità sono «coloro che presentano deficienze fisiche, mentali, intellettive o sensoriali di lungo periodo che, in interazione con varie barriere, possono impedire il loro pieno sviluppo ed effettiva partecipazione alla vita della comunità». La questione della disabilità, dunque, non deve essere più vista come un problema da risolvere, ma piuttosto come caratteristica propria dell’individuo e quindi meritevole di rispetto, inclusione e pari opportunità.nLo studio ha messo in evidenza la necessità di una più solida collaborazione tra le amministrazioni comunali, le varie associazioni che si occupano di problematiche legate alla disabilità nonché le strutture di tipo socio-sanitario dislocate sul territorio. Questo studio ha inoltre confermato e rafforzato l’importanza di costruire un dialogo sull’inclusione delle persone con disabilità nella pianificazione dell’emergenza. Un tale impegno rappresenterebbe l’espressione di una concreta volontà di tutela dei diritti umani e permetterebbe un confronto costruttivo tra i responsabili della gestione dell’emergenza, i rappresentanti delle associazioni che si occupano di problematiche legate alla disabilità ed i disabili stessi.

The human rights-based approach to disability in emergency preparedness / Gatto, Beatrice. - (2016 Mar 01).

The human rights-based approach to disability in emergency preparedness

Gatto, Beatrice
2016-03-01

Abstract

According to the Human Rights-Based Approach (HRBA), disability needs to be considered in emergency planning of municipalities and long-term care facilities (LTCFs). The results of the study have confirmed and reinforced the importance of building a dialogue on the inclusion of persons with disabilities in emergency preparedness among municipal emergency managers, administrators of LTCFs and citizens themselves. In the context of LTCFs, US and Italian facilities should view physical impaired residents as potential resources during an emergency. Furthermore, administrators of such facilities should provide specific training to their staff to raise the sensitivity to issues of disability. This can provide a positive contribution that can make emergency services more accommodating for the residents of the facility. Finally, US and Italian long-term facilities should immediately clarify that a proactive collaboration in terms of emergency preparation is expected from residents. This would ensure a stronger involvement of the residents in best preparing for an emergency. Also at the municipal level, this study confirms that the inclusion of people with disabilities in emergency preparedness plays a key role in the protection of their rights. People with disabilities are the true experts of their own situations and therefore are in the ideal position to give recommendations on best strategies for including disability needs into disaster preparedness and response. Building a dialogue on the inclusion of people with disabilities in emergency preparedness is crucial to define and share best practices to raise public awareness on the issue of self-protective behaviors, to create strategies along with the civil protection professionals, medical staff, social workers, aimed to enhance the residual skills of persons with disabilities. All these actions would be decisive for a shift from the medical model to the human-rights based approach to disability. Therefore, those involved in disaster management should involve persons with disabilities in the leadership and in decision-making processes.
1-mar-2016
Il presente lavoro è stato incentrato sull’analisi delle procedure di inclusione delle persone con disabilità nella pianificazione dell’emergenza in alcuni Comuni della Regione Marche e in alcune Strutture Socio-Sanitarie Assistenziali e Istituti di Riabilitazione della Regione Marche e dello Stato del New Jersey (USA). L’affermarsi, a livello mondiale, dei principi sui diritti umani anche nell’ambito della disabilità, hanno portato ad una graduale sostituzione del modello paternalistico e caritatevole, con quello basato sul riconoscimento e il rispetto della diversità dei singoli in un’ottica di inclusione sociale. Con riferimento al contesto delle emergenze, il processo di inclusione sociale consiste nel coinvolgimento delle persone con disabilità nei programmi di pianificazione e gestione dell’emergenza promossi dai governi locali, dalle aziende private e dalle associazioni di volontariato». I risultati conseguiti dal diritto internazionale in materia di disabilità sono stati consolidati nella Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata in Italia con la Legge 3 marzo 2009, n.18. In base all’articolo 1 di tale convenzione, le persone con disabilità sono «coloro che presentano deficienze fisiche, mentali, intellettive o sensoriali di lungo periodo che, in interazione con varie barriere, possono impedire il loro pieno sviluppo ed effettiva partecipazione alla vita della comunità». La questione della disabilità, dunque, non deve essere più vista come un problema da risolvere, ma piuttosto come caratteristica propria dell’individuo e quindi meritevole di rispetto, inclusione e pari opportunità.nLo studio ha messo in evidenza la necessità di una più solida collaborazione tra le amministrazioni comunali, le varie associazioni che si occupano di problematiche legate alla disabilità nonché le strutture di tipo socio-sanitario dislocate sul territorio. Questo studio ha inoltre confermato e rafforzato l’importanza di costruire un dialogo sull’inclusione delle persone con disabilità nella pianificazione dell’emergenza. Un tale impegno rappresenterebbe l’espressione di una concreta volontà di tutela dei diritti umani e permetterebbe un confronto costruttivo tra i responsabili della gestione dell’emergenza, i rappresentanti delle associazioni che si occupano di problematiche legate alla disabilità ed i disabili stessi.
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