Interventi infrastrutturali e recenti scoperte di edilizia pubblica augustea lungo la via Flaminia nell’area medioadriatica

The great building fervor that marked the Augustan Principate is still notably testified along the ancient consular road Flaminia. Several infrastructural remains, probably ascribable to the direct intervention of Augustus, are preserved especially in the Middle Adriatic region, between the east side of the Apennines and the Adriatic shore. In this area we can note that the well-known Roman towns of Pisaurum, Fanum Fortunae and Forum Sempronii, strictly tied to the Via Flaminia, show numerous archaeological evidences related to public structures of Augustan period. The research focused on three main topics: the landscape survey and the analyses of the infrastructural evidences along the Via Flaminia; the bibliographic investigation of Augustan architectonic complexes of Pisaurum and Fanum Fortunae; the study of the Forum area of Forum Sempronii. In this last site two Templar buildings have been discovered in the past two years and are still unpublished. A research chapter has been dedicated to the comparison between archaeological evidences and the Vitruvian norm, since that the illustrious architect worked in this area from the late-republican age to the beginning of the Augustan period. It has been noted that the Augustan intervention in the Middle Adriatic area has been very intense and characterized by the urban reorganization of the above mentioned Roman municipia. We can also add that in this towns the existence of buildings related to the celebration of Augustus and the imperial family is proved. This study, in the end, means to demonstrate how, in consequence of the previous support given by this region to M. Antonius, the Augustan activity in the Middle Adriatic area has been vigorous, in order to remark the authority of the Princeps.

Il grande fervore edilizio che ha contrassegnato il principato di Augusto è ancora oggi notevolmente testimoniato lungo il tracciato dell’antica via consolare Flaminia. Specialmente il contesto medioadriatico lungo il quale avanza l’asse viario, compreso tra il versante orientale della dorsale appenninica e la costa adriatica, conserva tutt’oggi numerose testimonianze archeologiche infrastrutturali riconducibili alla diretta azione di Augusto. In questa regione si è notato come le città romane di Pisarum, Fanum Fortunae e Forum Sempronii, archeologicamente ben documentate e strettamente legate alla via Flaminia, presentino molteplici emergenze architettoniche, pertinenti a strutture di pubblica utilità, rapportabili a programmi edilizi di impronta augustea. La ricerca si è concentrata sulla ricognizione territoriale e sull’analisi delle emergenze infrastrutturali della via Flaminia, sull’indagine di carattere bibliografico dei complessi architettonici pesaresi e fanesi noti e riconducibili ad epoca augustea, sullo studio dell’inedita area forense e sulla coppia di edifici templari ad esso pertinenti dell’antica Fossombrone, riportati alla luce nell’ultimo biennio. Una sezione è stata dedicata al confronto tra i dati archeologici emersi e la prassi vitruviana, vista la documentata attività dell’architetto in questo territorio tra periodo tardo-repubblicano ed inizio del principato. Si è notato come l’intervento augusteo in area medioadriatica sia stato particolarmente incisivo, caratterizzato dalla riorganizzazione urbanistica delle città oggetto di indagine, alla quale si associa anche la documentata esistenza, in ognuno dei centri abitati, di strutture atte alla celebrazione della figura dell’imperatore. Il lavoro mira a dimostrare come l’azione augustea in area medioadriatica, a causa dell’antico sostegno fornito da questo territorio ad Antonio, sia stata tanto energica al fine di rimarcare, attraverso l’uso di stilemi architetturali in uso sotto il suo principato, l’autorità di Augusto.