This research aims at analyzing the tools that have been developed in order to defend the interests of the weaker party in contracts between two economic operators. The study starts with an examination of the concept of private autonomy and its historical evolution, shaped mostly by the growing integration between EU rules and national rules. Then it proceeds with an examination of legal doctrine theories that have attempted framing new legal categories (B2b contract; unequal bargaining power contract) in order to unify the fragmented rules that try to modify contractual laws, but end up raising more doubts and questions in interpreters who must apply them, especially in the presence of conflicts or lacks of rules. In this framework, the research tries to account for the main cultural repercussions issuing from these problems: thus the theme of the balance of contract or that of contractual justice, which are some times feared and other times evoked as reference points, become entangled with the tools that try to introduce them in the contract field, such as principles and general clauses, as well as with certain notions that have long been debated by experts in civil law, such as that of abuse of freedom of contract, without losing sight of the living law, i.e. the way law becomes an actual rule as the result of judges work. After close examination of the new rules introduced by sectors acts on corporate contracts, within the framework of the hopeful protection offered to the weaker side, this study tries to assess the common ground among different specific rules and to isolate a trend in the development of juridical thought that might guide the interpreter along the ever-changing, endless and difficult path towards solving interest conflicts. A trend that has to be as much as possible well suited to a system which is not absolute but ever-changing along with history.

Finalità della ricerca è l’analisi degli strumenti posti a presidio degli interessi della parte contrattuale “debole” nei rapporti tra operatori economici del mercato. Lo sviluppo dello studio parte da una preliminare riflessione sulla nozione di autonomia privata e sulla evoluzione storica dei suoi contorni, anche e soprattutto come effetto della progressiva crescente integrazione tra ordinamento interno e ordinamento comunitario. Il percorso prosegue con l’esame degli esiti di talune ricostruzioni dottrinali volte a configurare nuove categorie giuridiche (il terzo contratto; il contratto con asimmetria di potere contrattuale) allo scopo di ricondurre a un ordine sistematico i settoriali dati normativi che, irrompendo all’interno del diritto dei contratti in maniera frammentaria e disorganica, lasciano all’interprete interrogativi pressanti quanto all’utilizzo applicativo delle nuove disposizioni, specie in presenza di lacune o di conflitti. In questo quadro si tenta di dar conto anche delle principali eco culturali connesse alle suddette problematiche: così il tema dell’equilibrio o quello della giustizia, concetti per certi versi paventati, per altri versi evocati come bussola di riferimento, si incrociano con gli strumenti che danno loro ingresso nel campo del contratto, come i principi, le clausole generali, e anche con nozioni che da anni animano il dibattito tra i civilisti, come quella di abuso dell’autonomia contrattuale, senza mai perdere di vista il diritto vivente, cioè il modo in cui il diritto si fa regola concreta nell’interpretazione giurisprudenziale. Dopo un puntuale vaglio delle novità introdotte dalla legislazione speciale nella contrattazione d’impresa, nella prospettiva (ipotizzata) della finalità di tutela del contraente debole, lo studio si sforza di vagliare i punti di convergenza tra le varie normative, e di individuare una linea di sviluppo del pensiero giuridico che possa guidare l’interprete lungo l’impervio cammino, che mai ha fine, perché continuamente si modifica, della ricerca della soluzione dei conflitti di interessi maggiormente conforme al sistema, anch’esso inteso non in modo ipostatico ma storicizzato.

La tutela dell'impresa debole nel diritto dei contratti / Pesarini, Claudia. - (2014 Mar 24).

La tutela dell'impresa debole nel diritto dei contratti

PESARINI, CLAUDIA
2014-03-24

Abstract

This research aims at analyzing the tools that have been developed in order to defend the interests of the weaker party in contracts between two economic operators. The study starts with an examination of the concept of private autonomy and its historical evolution, shaped mostly by the growing integration between EU rules and national rules. Then it proceeds with an examination of legal doctrine theories that have attempted framing new legal categories (B2b contract; unequal bargaining power contract) in order to unify the fragmented rules that try to modify contractual laws, but end up raising more doubts and questions in interpreters who must apply them, especially in the presence of conflicts or lacks of rules. In this framework, the research tries to account for the main cultural repercussions issuing from these problems: thus the theme of the balance of contract or that of contractual justice, which are some times feared and other times evoked as reference points, become entangled with the tools that try to introduce them in the contract field, such as principles and general clauses, as well as with certain notions that have long been debated by experts in civil law, such as that of abuse of freedom of contract, without losing sight of the living law, i.e. the way law becomes an actual rule as the result of judges work. After close examination of the new rules introduced by sectors acts on corporate contracts, within the framework of the hopeful protection offered to the weaker side, this study tries to assess the common ground among different specific rules and to isolate a trend in the development of juridical thought that might guide the interpreter along the ever-changing, endless and difficult path towards solving interest conflicts. A trend that has to be as much as possible well suited to a system which is not absolute but ever-changing along with history.
24-mar-2014
Finalità della ricerca è l’analisi degli strumenti posti a presidio degli interessi della parte contrattuale “debole” nei rapporti tra operatori economici del mercato. Lo sviluppo dello studio parte da una preliminare riflessione sulla nozione di autonomia privata e sulla evoluzione storica dei suoi contorni, anche e soprattutto come effetto della progressiva crescente integrazione tra ordinamento interno e ordinamento comunitario. Il percorso prosegue con l’esame degli esiti di talune ricostruzioni dottrinali volte a configurare nuove categorie giuridiche (il terzo contratto; il contratto con asimmetria di potere contrattuale) allo scopo di ricondurre a un ordine sistematico i settoriali dati normativi che, irrompendo all’interno del diritto dei contratti in maniera frammentaria e disorganica, lasciano all’interprete interrogativi pressanti quanto all’utilizzo applicativo delle nuove disposizioni, specie in presenza di lacune o di conflitti. In questo quadro si tenta di dar conto anche delle principali eco culturali connesse alle suddette problematiche: così il tema dell’equilibrio o quello della giustizia, concetti per certi versi paventati, per altri versi evocati come bussola di riferimento, si incrociano con gli strumenti che danno loro ingresso nel campo del contratto, come i principi, le clausole generali, e anche con nozioni che da anni animano il dibattito tra i civilisti, come quella di abuso dell’autonomia contrattuale, senza mai perdere di vista il diritto vivente, cioè il modo in cui il diritto si fa regola concreta nell’interpretazione giurisprudenziale. Dopo un puntuale vaglio delle novità introdotte dalla legislazione speciale nella contrattazione d’impresa, nella prospettiva (ipotizzata) della finalità di tutela del contraente debole, lo studio si sforza di vagliare i punti di convergenza tra le varie normative, e di individuare una linea di sviluppo del pensiero giuridico che possa guidare l’interprete lungo l’impervio cammino, che mai ha fine, perché continuamente si modifica, della ricerca della soluzione dei conflitti di interessi maggiormente conforme al sistema, anch’esso inteso non in modo ipostatico ma storicizzato.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/242884
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