Habitat loss, habitat fragmentation and habitat degradation represent three processes that caused the change of landscape and the loss of biological diversity. Urbanization, roads, intensive agriculture and railways, may limit many species movement because they create a “barrier effect” which can affect the behavior and dispersal patterns of some. Small mammals are good indicators of connected habitat and fragmentation. In this study, we tried to measure the level of environmental quality in some rural areas of the Marche region (Italy) with different level of naturalness through the analysis of the small mammals composition. These areas are mainly characterized of agro-ecosystems with different level of artificiality. Moreover, habitat fragmentation is caused by the absence of habitat and ecological corridors, consisting of natural and semi-natural vegetation, would allow the gene exchange between populations living in the environmental mosaic of patches considered; we tested the level of habitat fragmentation with the genetic variability of “umbrella” population of two similar species of rodents: wood mouse (Apodemus sylvaticus) and the yellow-necked mouse (Apodemus flavicollis). These objectives were pursued using different types of sampling: i) the collection of barn owl’s pellets (Tyto alba) to define the composition of the small mammals community in an area and to get samples of wood mouse (bone remains consist of skull, jaw and teeth); ii) the use of traps to obtain samples of the yellow-necked mouse (fresh tissue). The use of barn owl’s pellets has many advantages, is a simple sampling and it is possible to notice an high number of small mammals species. From this comparison, threshold values were obtained to evaluate the environmental quality and the tolerance point of the fragmentation of rural areas with the highest level of artificiality.

La frammentazione degli ambienti naturali è attualmente considerata una tra le principali minacce di origine antropica alla biodiversità. La struttura e l’artificializzazione del paesaggio, la distanza dai patches vicini e la connettività tra essi, può condizionare i movimenti e pertanto le dimensioni e le caratteristiche demografiche delle popolazioni di molti piccoli mammiferi che risultano essere dei buoni indicatori del disturbo antropico e della conseguente frammentazione. In questo studio si è misurato il livello della qualità ambientale in differenti aree rurali marchigiane con diverso grado di naturalità (agroecosistemi cioè sottoposti a diverso grado di artificializzazione), correlandolo con l’analisi della composizione faunistica dei micromammiferi terragnoli. Ci siamo quindi occupati di sperimentare il grado di frammentazione ambientale di un territorio (intesa come mancanza o carenza di habitat e di corridoi ecologici, costituiti da vegetazione naturale e semi-naturale, che possano permettere lo scambio genico tra popolazioni stabilmente presenti nei nodi e nelle patches del mosaico ambientale considerato) ci si è avvalsi dell’analisi della variabilità genetica di due specie “ombrello”, il topo selvatico (Apodemus sylvaticus) ed il topo selvatico dal collo giallo (Apodemus flavicollis). Questi obiettivi sono stati perseguiti utilizzando differenti tipologie di campionamento: la raccolta delle borre per ricostruire la composizione della microfauna terragnola e per l’ottenimento di campioni di topo selvatico (resti ossei costituiti da cranio, mandibole e denti) ed il trappolaggio a vivo per ottenere i campioni del topo selvatico a collo giallo (tessuto fresco). Da questo confronto si sono ottenuti valori di riferimento per valutare la qualità ambientale ed il grado di tollerabilità della frammentazione delle aree rurali a più elevato grado di artificializzazione.

I micromammiferi (Soricomorpha, Rodentia) come strumento per l’analisi della frammentazione degli habitat rurali nelle Marche (Italia centrale) / Fava, Fabrizia. - (2014 Mar 03).

I micromammiferi (Soricomorpha, Rodentia) come strumento per l’analisi della frammentazione degli habitat rurali nelle Marche (Italia centrale)

FAVA, FABRIZIA
2014-03-03

Abstract

Habitat loss, habitat fragmentation and habitat degradation represent three processes that caused the change of landscape and the loss of biological diversity. Urbanization, roads, intensive agriculture and railways, may limit many species movement because they create a “barrier effect” which can affect the behavior and dispersal patterns of some. Small mammals are good indicators of connected habitat and fragmentation. In this study, we tried to measure the level of environmental quality in some rural areas of the Marche region (Italy) with different level of naturalness through the analysis of the small mammals composition. These areas are mainly characterized of agro-ecosystems with different level of artificiality. Moreover, habitat fragmentation is caused by the absence of habitat and ecological corridors, consisting of natural and semi-natural vegetation, would allow the gene exchange between populations living in the environmental mosaic of patches considered; we tested the level of habitat fragmentation with the genetic variability of “umbrella” population of two similar species of rodents: wood mouse (Apodemus sylvaticus) and the yellow-necked mouse (Apodemus flavicollis). These objectives were pursued using different types of sampling: i) the collection of barn owl’s pellets (Tyto alba) to define the composition of the small mammals community in an area and to get samples of wood mouse (bone remains consist of skull, jaw and teeth); ii) the use of traps to obtain samples of the yellow-necked mouse (fresh tissue). The use of barn owl’s pellets has many advantages, is a simple sampling and it is possible to notice an high number of small mammals species. From this comparison, threshold values were obtained to evaluate the environmental quality and the tolerance point of the fragmentation of rural areas with the highest level of artificiality.
3-mar-2014
La frammentazione degli ambienti naturali è attualmente considerata una tra le principali minacce di origine antropica alla biodiversità. La struttura e l’artificializzazione del paesaggio, la distanza dai patches vicini e la connettività tra essi, può condizionare i movimenti e pertanto le dimensioni e le caratteristiche demografiche delle popolazioni di molti piccoli mammiferi che risultano essere dei buoni indicatori del disturbo antropico e della conseguente frammentazione. In questo studio si è misurato il livello della qualità ambientale in differenti aree rurali marchigiane con diverso grado di naturalità (agroecosistemi cioè sottoposti a diverso grado di artificializzazione), correlandolo con l’analisi della composizione faunistica dei micromammiferi terragnoli. Ci siamo quindi occupati di sperimentare il grado di frammentazione ambientale di un territorio (intesa come mancanza o carenza di habitat e di corridoi ecologici, costituiti da vegetazione naturale e semi-naturale, che possano permettere lo scambio genico tra popolazioni stabilmente presenti nei nodi e nelle patches del mosaico ambientale considerato) ci si è avvalsi dell’analisi della variabilità genetica di due specie “ombrello”, il topo selvatico (Apodemus sylvaticus) ed il topo selvatico dal collo giallo (Apodemus flavicollis). Questi obiettivi sono stati perseguiti utilizzando differenti tipologie di campionamento: la raccolta delle borre per ricostruire la composizione della microfauna terragnola e per l’ottenimento di campioni di topo selvatico (resti ossei costituiti da cranio, mandibole e denti) ed il trappolaggio a vivo per ottenere i campioni del topo selvatico a collo giallo (tessuto fresco). Da questo confronto si sono ottenuti valori di riferimento per valutare la qualità ambientale ed il grado di tollerabilità della frammentazione delle aree rurali a più elevato grado di artificializzazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11566/242828
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